Basta poco!

Nella foto Stephen Strasburg (Wikipedia)

di Allegra Giuffredi

Per dare vita al nostro movimento sportivo, basta davvero poco. Qualche tempo fa, infatti, è stata data particolare enfasi ad una presa sì spettacolare, ma che francamente nel baseball, per chi lo pratica e lo tifa, si vede più frequentemente di quanto si possa credere. Mi riferisco alla presa effettuata da Denzel Clarke, esterno degli Athletics, all’Angel Stadium di Anaheim, in California; Clarke ha scalato la recinzione ed ha letteralmente risucchiato una palla che stava dando il fuoricampo al prima base degli Angels, Nolan Schanuel.

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Il dono della Bazooka Bat

(foto di Eddie Kelly / ProLook Photos)

 di Michele Dodde

Durante una serata conviviale inerente la presentazione del libro “De Lecce simu e ne…presciamu” quale antologia di fatti e personaggi di una Lecce aristocratica e quasi del tutto sparita e dunque destinata a restare come indelebile ricordo della cultura salentina, ecco che lo scrittore Edoardo Micati, arguto novantenne pronto a misurarsi con la modernità, ha colto il destro per un evento fuori programma che è diventato un atto d’amore e di lungimiranza. Ovvero ha donato a chi sta scrivendo la mitica ”Bazooka” confezionata dalla Louisville Slugger, 80-2110-4, Model 400SB, che Elvis Presley usava nel box di battuta durante le gare organizzate nell’ambito dell’Esercito Statunitense nelle basi dislocate in Europa.  Come è noto Elvis fu arruolato il 24 marzo del 1958 presso il distaccamento militare di Fort Chaffee ed assegnato alla “Scuola di addestramento carristi” nel Texas e da lì trasferito a Friedberg in Germania. Da valide e comprovate testimonianze egli rifiutò tutti gli eventuali benefici che sarebbero derivati dal suo status di emergente celebrità nel mondo della musica accettando invece di buon grado quel nuovo stile di vita che era il servizio militare. 

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Un'altro anno di Sport e Avventure con il patrocinio di Baseball On The Road

Foto da Wikipedia

di Redazione

Anche quest'anno Baseball On The Road su richiesta del Godo Baseball offre con piacere il patrocinio attraverso l'utilizzo del Logo in questa bella iniziativa. Il Godo Baseball aveva lanciato la manifestazione nell'estate 2024. Ecco il comunicato e il Programma dell'edizione 2025. 

A grande richiesta dei partecipanti al Baseball on the road 2024 nel Veneto, Lunedì 28 luglio si riparte, faremo " Baseball on the road Marche " con 15 ragazzi nati nel 2010-11 Ecco il Programma

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Ennio Sari interviene sull'argomento"curva si, curva no"

nella foto gli azzurrini 2025 (foto da FIBS)

di Paolo Castagnini

Argomento che suscita molta attenzione da parte degli addetti ai lavori e dei genitori, ne stiamo discutendo qui su Baseball On The Road e sui social. La curva nei giovani lanciatori fa male? Dopo l'articolo intervista di Alessandro Rosa Colombo e il successivo intervento di Rolando Cretis, ecco un altro stimato e sempre aggiornato pitching coach che pone grande attenzione nell'istruzione ai giovani: Ennio Sari che richiama ad un articolo di Ron Wolforth più volte in Italia per il suo The Prolific Thrower 

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Un interessante articolo sul "Foglio" di sabato 19 luglio 2025

(foto di Eddie Kelly / ProLook Photos)

di redazione

Sul "IL FOGLIO" di ieri sabato 19 luglio 2025 è apparso un bellissimo articolo sul baseball. Essendo cosa non molto consueta, abbiamo pensato di condividere la notizia con i nostri lettori. Il giornale cartaceo si può acquistare anche oggi domenica 20 luglio. L'articolo a tutta pagina a firma del giornalista Marco Baldacci si intitola WHITE SOX, LA SQUADRA DEL PAPA

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La “Bazooka” di Elvis Presley

(foto di Eddie Kelly / ProLook Photos)

 di Michele Dodde

 

Grazie a Rosa Mariano, attenta lettrice di fatti, aneddoti e storia ho avuto il piacere di conoscere Edoardo Micati, già rappresentante di abbigliamento e confezioni in Puglia e Basilicata dagli anni settanta in su ma profondamente portato, per via del suo cuore a forma di penna, a scrivere per non dimenticare storie di cui veniva a conoscenza divagando così nel tempo ed esaltando con maestria la sublime “leccesità”, ovvero quella  rara filosofia che eleva lo spirito ad ampie vedute e che inorgoglisce il Salento intero.

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Il baseball nell'Antologia dei Fumetti n° 2

 

(foto di Eddie Kelly / ProLook Photos)

 

di Michele Dodde

2^ parte

Vedi la 1^ parte

Va tuttavia precisato che durante il periodo aureo del mondo cartaceo sui vari quotidiani statunitensi erano in giro anche le strisce di Mort Walker dal 1950, con il suo inimitabile “Beetle Bailey”, poi quelle di Johnny Hart dal 1958, con l’incredibile mondo di “B.C”, infine quelle di Hanna Barbera dal 1959, con i suoi irresistibili quanto frastornati “Flintstone” per non citare infine le molte apparizioni dei vari personaggi realizzati dalle matite della Walt Disney. 

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Il manager della Nazionale U12 Stefano Burato ci racconta l'Europeo

nella foto gli azzurrini 2025 (foto da FIBS)
nella foto gli azzurrini 2025 (foto da FIBS)

nella foto gli azzurrini 2025 (foto da FIBS)

di Paolo Castagnini

Si è concluso da pochi giorni l'Europeo U12 dove la Nazionale italiana guidata da Stefano Burato ha conquistato una prestigiosa medaglia d'argento perdendo la sola partita di finale con la Repubbloca Ceca. La categoria U12 negli ultimi anni a livello europeo è stata praticamente appannaggio di Rep. Ceca, Germania, Olanda e Italia. Nel 2021 l'Italia conquistò la medaglia d'oro, poi quarta nel 2022, bronzo nel 2023, ancora quarta del 2024 e argento quest'anno. Le altre nazioni citate in particolare la Repubblica Ceca si sono divise gli altri podi. Il 7 luglio abbiamo pubblicato un'intervista a caldo al Pitching Coach Alessandro Rosa Colombo, oggi passato qualche giorno, abbiamo voluto sentire il parere del Manager Stefano Burato soffermandoci soprattutto sulla battuta e sul futuro dell'attività giovanile di vertice in Italia.

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Intervento di Rolando Cretis sull'articolo "curva si, curva no"

Nella foto Davide Gennari miglior media PGL (punti guadagnati sul lanciatore) dell'Europeo

di Paolo Castagnini - Ricevo e pubblico volentieri un commento di Rolando Cretis all'articolo/intervista a Alessandro Colombo del 7 luglio.

Di Rolando Cretis

Mi riallaccio al pensiero di Alessandro, che condivido, aggiungendo che uno dei problemi principali è proprio innanzitutto di chi insegna a lanciare la curva, di quali conoscenze abbia e soprattutto di quale metodologia usi, se la usa….

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Lezioni di baseball da un padre del Bronx

Foto di Zach Lewis su Unsplash
Foto di Zach Lewis su Unsplash

(foto di Eddie Kelly / ProLook Photos)

di Michele Dodde

A sfogliare le diverse pagine che intreressano il baseball ecco che improvvisamente emergono delle testimonianze frutto di amore e meditazione inerente i rapporti tra padri e figli. Così credo sia interessante andare a leggere quella di Angie Mangino, eccellente giornalista freelance, che ha voluto delineare anche con garbata ironia quel legame “padre–figlio” sul diamante di baseball, legame che di fatto è praticamente una istituzione americana.

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Europeo U12 - Curva sì, curva no?

Nella foto Davide Gennari miglior media PGL (punti guadagnati sul lanciatore)  dell'Europeo
Nella foto Davide Gennari miglior media PGL (punti guadagnati sul lanciatore) dell'Europeo

Nella foto Davide Gennari miglior media PGL (punti guadagnati sul lanciatore) dell'Europeo

di Paolo Castagnini

Curva sì, curva no? L’utilizzo degli effetti nel baseball giovanile U12: intervista al pitching coach Alessandro Rosa Colombo”

(Foto di Tom Svoboda tratte dal sito ufficiale WBSC dell'Europeo appena concluso)

 

Si è appena concluso con un ottimo secondo posto per l’Italia il Campionato Europeo Under 12. Abbiamo assistito a partite di altissimo livello tecnico, dove uno degli aspetti più evidenti — per chi era presente allo stadio di Hluboká o ha seguito le dirette streaming — è stato il largo utilizzo di lanci off-speed da parte dei lanciatori avversari: cambi di velocità, curve e persino slider.

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Il baseball nell'Antologia dei Fumetti

(foto di Eddie Kelly / ProLook Photos)

di Michele Dodde

1^ parte

Nel mese di aprile 2015, con un numero speciale ed un’accattivante copertina dai mille personaggi, la rivista di fumetti “Linus”, e molto altro di più, è andata a festeggiare i suoi primi cinquanta anni. Fondata e realizzata nello spirito da Giovanni Gandini nel 1965, la rivista accompagnò di pari passo, con la filosofia distaccata virtualmente dalla realtà, le richieste e le vicissitudini di quell’onda lunga liquidata ora superficialmente con un compassato acronimo: “il sessantotto”. In verità i suoi personaggi, che dalle pagine aprivano sempre orizzonti diversi e variegati ma ancor più ad evidenziare la libertà di pensiero che continuamente li privilegiava, hanno fatto sognare e meditare più di qualche lettore. Tra i vari fumi di china, per dare un tocco di classe, basterà citare la mitica “Valentina” di Guido Crepax ed il sempre imitato nell’anima “Corto Maltese” di Ugo Pratt, oltre ai raffinati scritti di autorevoli giornalisti e scrittori tra cui Michele Serra, Stefano Benni ed Alessandro Baricco.

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Baseball e fumetti

(foto di Eddie Kelly / ProLook Photos)

di Michele Dodde

John Doe è un intrigante personaggio che vive e si muove in un mondo del tutto reale tuttavia gestito, o meglio condizionato, da una serie di particolari personaggi che eternamente sono sempre al di fuori del tempo e dello spazio. Ideato da Roberto Recchioni e Lorenzo Bartoli, John Doe prende vita grazie alle matite di diversi cartoonist che ne delineano spessore e fascino. John Doe è l’enigmatico direttore di una stranissima agenzia, la “Trapassati Inc.”, il cui compito specifico è quello di occuparsi della gestione della morte e di altri casi inconsueti inerenti vari personaggi modificandone a volte le cause o gli effetti.

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Torna il GROUND FORCE ELITE CAMP

(foto di Eddie Kelly / ProLook Photos)

di Redazione

Torna il GROUND FORCE ELITE CAMP 

Il camp lanciatori-ricevitori che si svolge da 6 anni a Rovigo dall'11 al 14 agosto. Per iscriversi basta utilizzare questo 

link ---------->>>>>>

Altre info nel documento allegato sotto.

Il Camp è limitato a 20 iscritti.

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Il Collezionista…

(foto di Eddie Kelly / ProLook Photos)

di Michele Dodde

L’enciclopedia Treccani indica la parola Collezionismo come “la tendenza a ricercare, raccogliere, ordinare e catalogare gli oggetti più disparati del passato e del presente. A tale tendenza la civiltà va debitrice delle cose che le sono pervenute…”. Dunque molte qualità lodevoli meritano i collezionisti che possono essere anche chiamati "raccoglitori", "catalogatori", "amatori", "esperti" o "intenditori".  Ora è palese che i più noti collezionisti sono quelli delle monete ed in particolare dei francobolli tanto che anche la Fibs attraverso gli appassionati, a partire da Cesare Ravaldi dal lontano 1980 ed ora proseguita da Vladimiro Capecchi, cura questa branca con accertata perizia evidenziando eventi locali ed internazionali ma è fuor di dubbio che sono gli autsider a destare interesse e curiosità per aver scelto di collezionare insoliti oggetti che però nella loro completezza delineano una particolare storia adombrata di vitalità ed ingegno figurativo.

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Il baseball che non mi piace e quello green

Nella foto Stephen Strasburg (Wikipedia)

di Allegra Giuffredi

Leggo su una newsletter che a Rimini in località Miramare si propongono “Vacanze antistress con la mazza in mano”, poiché c’è un albergo che propone pacchetti turistici alquanto particolari.  Dal Carlino si legge che: << “Da metà giugno a metà settembre, le quattordici camere dello Stupido Hotel si trasformeranno in ‘no stress room’: si potrà rompere tutto a scopo terapeutico. 

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Quella sera del 4 giugno 2025 al Fenway Park - Racconto di fantasia

Foto da FIBS

di Paolo Castagnini

Sono le 3 del pomeriggio quando il bullpenn coach mi dice: “tocca a te, scaldati”. Ho un attimo di mancamento, ma faccio un respiro profondo e sono pronto. Dopo l'esperienza dello scorso anno a fine stagione, gli Angels mi hanno richiamato tre giorni fa. E' stata una gioia incontenibile. Non sapevo se prima o dopo fosse successo o se mi avrebbero lasciato in minor per molto tempo, magari per sempre ed invece sono qui. Mentre inizio a muovere le braccia guardo verso l'alto. La folla del Fenway Park è li sopra di me. Sono nel tempio del baseball, con il Green Monster ancora più temibile visto da avversario. Sono pronto, il coach mi sorride, "vai! inizia a tirare, fatti valere". La palla esce dalle dita senza fatica, mi sento bene. Ho voglia di dimostrare il mio valore. Sento l'ansia benefica che mi da una forza quasi violenta. Fastball, fastball, changeup, breacking ball. Sto comandando agevolmente il mio lancio. So che questo è ciò che so fare, so che lo posso fare.

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Allenare i giovani: una lezione di vita 2^ parte

Foto da Wikipedia
Foto da Wikipedia

di Frankie Russo

libera traduzione da:

Baseball Excellence

Una lezione di vita

2^ parte -

Leggi la 1^ parte

Il genitore troppo affettuoso

Troppo spesso assistiamo a una situazione che può inibire la crescita e la maturità di un giovane atleta. È il genitore che non riesce a vedere le carenze tecniche e caratteriali del proprio figlio. Dopo aver allenato per 41 anni e aver visto migliaia di genitori, ora capisco le parole di mio padre quando mi diceva “lo sport giovanile non costruisce il carattere, lo rivela”. 

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Allenare i giovani: una lezione di vita- 1^ parte

foto di Tom Hagerty
foto di Tom Hagerty

Foto da FIBSdi Frankie Russo

libera traduzione da: Baseball Excellence

Una lezione di vita

Adattamento, Carattere, Competitività, Compostezza, Coraggio, Correzione, Decisione, Determinazione, Dignità, Disciplina, Etica, Fiducia, Gestione del tempo, Integrità, Lavoro di squadra, Leadership, Lealtà, Obbedienza, Obiettivo, Onore, Passione, Pazienza, Resistenza (mentale & fisica), Responsabilità, Risolutezza, Self control, Sportività, Umiltà, Umorismo. Queste sono tutte parole e frasi imponenti, ma quale genitore non vorrebbe avere un figlio con tutte queste caratteristiche? 

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A Padova il Tournament Showcase & Draft dal 29 al 31 Luglio

Foto da FIBS

di Paolo Castagnini

Ecco una nuova iniziativa sempre con lo scopo di migliorare la tecnica di gioco unendo il piacere di stare assieme. Il Padova Baseball in collaborazione con la FIBS organizza questo evento sempre nello stile Draft e pertanto raggruppando ragazzi e ragazze U13 provenienti da ogni parte d'Italia e formando squadre che si incontreranno poi nel Torneo. La formula vincente già sperimentata lo scorso anno prevede uno showcase e alcuni momenti tecnici per concludere poi con diverse partite, sempre sotto gli occhi di coach molto qualificati.

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Tony Abbatine torna in Italia a Verona dal 21 al 25 luglio

Foto da FIBS

di Paolo Castagnini

Era l'ormai lontano 2005 quando a Verona per opera di un gruppo di coach: Giovanna Armani (Presidente), Gianfranco Vinco, Nicoletta Bonaconza, Andrea Sartori e Paolo Castagnini, aprimmo la prima Accademia privata in Italia grazie a una collaborazione con uno dei più grandi organizzatori di Centri di addestramento mondiali, Tony Abbatine. Sembra ieri ed invece sono passati 20 anni da quella data in cui all'interno della Facoltà di Scienze Motorie di Verona venne aperta la Frozen Ropes accademia rivolta ai giovani. All'inaugurazione assieme ai tecnici dello staff c'erano Roberto Cabalisti per il baseball, Sun Yue Fen per il softball, ma arrivarono poi Claudio Liverziani e Eva Trevisan. In quegli anni organizzammo anche dei Camp estivi. E quest'anno dopo vent'anni Tony Abbatine torna a Verona per un attesissimo Camp rivolto agli U14 nell'ambito del Progetto di Sviluppo promosso dalla FIBS Next Generation e la collaborazione della Società Verona Baseball. Sotto la locandina con tutte le informazioni. Più sotto ancora un articolo di Tony Abbatine pubblicato dalla prestigiosa rivista Baseball America.

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Perché Bologna è una regola …

Nella foto Stephen Strasburg (Wikipedia)

di Allegra Giuffredi

C’è una bella canzone di Luca Carboni, noto cantante bolognese, che dice una gran verità, ossia che “forse Bologna è una regola”: una formula ed è proprio così, senza forse e senza ma. Eh sì, perché mercoledì 14 maggio 2025 è una data che resterà per sempre nella storia sportiva della nostra città, poiché dopo ben cinquantuno anni il Bologna F.C. ha vinto la Coppa Italia contro il Milan A.C.. Bologna vs Milano: una sfida infinita. 

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Il baseball nella letteratura - 4

(foto di Eddie Kelly / ProLook Photos)

di Michele Dodde

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Una particolare postilla meritano due libri catalogati “Science Fiction” che involontariamente hanno anticipato i tempi odierni. Si tratta di “Stay Loose” scritto nel 1959 da Bud Nye e dato alle stampe da Doubleday and Co. dove si focalizza l’attenzione sulla versatilità del computer che un giorno avrebbe potuto, come in effetti sta facendo, influenzare i risultati delle partite. Si avverte una scandalosa battaglia intellettuale tra Heart vs Univac che fa ridere e meditare rimandando ad altri tempi la diatriba su chi può vincere tra l’amore per il baseball, che si avverte con il cuore, e la nominalistica freddezza di un baseball che risulta gradito solo alla  tecnologia. 

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Papa Leone e il baseball

Nella foto Stephen Strasburg (Wikipedia)

di Allegra Giuffredi

“Bob!!” è il tweet di un vaticanista americano, anzi statunitense che quando è stato eletto il nuovo papa, Papa Leone XIV ha così deciso di esternare la sua gioia per un’elezione quanto mai imprevista, anche se un Papa americano, americano del nord sembrava essere nell’aria. Non tanto per quelli che un tempo si chiamavano fotomontaggi con la foto di Trump vestito da Papa e in posa ieraticamente benedicente e blasfema, ma, perché dagli USA arrivano spesso cambiamenti epocali e questo è quello che un po’ ci aspettiamo, perché abbiamo bisogno di cambiare l’inerzia bellica che ci sta sulla testa e non ci piace per niente. Papa Leo quattordicesimo, al secolo Robert Francis Prévost Martinez è nato a Chicago nel 1955 e quindi ha quasi settant’anni e provenendo dagli USA è uno sportivo che pratica il tennis ed è naturalmente amante del baseball.

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Il baseball nella letteratura - 3

(foto di Eddie Kelly / ProLook Photos)

di Michele Dodde

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Molto seguiti e letti sono stati poi i testi ispirati dalla coraggiosa vicenda che interessò Jackie Robinson e la problematica razziale. E diversi film sono stati prodotti, tra cui l’eccellente ultimo “42” diretto da Brian Helgeland con interpreti Harrison Ford e Chadwich Boseman sullo schermo nel 2013, a dimostrare come solo attraverso il baseball fosse possibile abbattere il muro razziale in una disciplina sportiva che prima del 1947 viaggiava su binari paralleli: la Major League e la Negro League. Tra i tanti che hanno delineato a più riprese la vicenda, è preciso e scorrevole il testo scritto dal giornalista Scott Simon nel 2002 “Jackie Robinson and the Integration of Baseball” molto ben tradotto in italiano da Marco Bertoli “Il mio nome è Jackie Robinson” ed edito in Italia nel 2011 grazie all’iniziativa della benemerita casa editrice 66th and 2nd che ha scelto anche libri sul baseball come argomento da divulgare. 

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A cena con Joe DiMaggio

(foto di Eddie Kelly / ProLook Photos)

di Michele Dodde

Quando dopo due mesi dalla sua dipartita avvenuta ad Hollywood l’8 marzo del 1999 le librerie statunitensi misero in vendita il libro “Joe DiMaggio: the Hero’s Life”  biografia non autorizzata scritta dal giornalista scrittore premio Pulitzer Richard Ben Cramer ai più sembrò che fosse compiuta l’enorme mole di volumi e saggi scritti sul grande Joe DiMaggio quand’ecco che a chiuderla, con i tipi dell’editore di New York Simon & Schuster, nel 2017 apparve un curioso e particolare volume “A Dinner with Joe DiMaggio” scritto a quattro mani dai fratelli Positano, Rock e John, con la prestigiosa prefazione di Francis Ford Coppola.

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Est! Est!! Est!!! Tournament Showcase & Draft

Foto da FIBS

di Paolo Castagnini

Quando nell'articolo del 16 aprile raccontavo delle iniziative che stanno nascendo in Italia, ecco questa che vi illustro oggi è una di quelle. Montefiascone che è una stupenda città del baseball organizza uno di quei Tornei nella categoria "Draft" che per chi ancora non conosce i dettagli è un modo diverso di praticare il nostro sport. Non sono le squadre a partecipare, ma i singoli atleti. Un gruppo di qualificati Coach, tra i quali Stefano Burato e Simona Conti, seguiranno il gruppo dando a loro le stesse possibilità di giocare e imparare. Basta solo la voglia e il piacere di giocare a baseball.

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Cubs, quel pazzo, pazzo ottavo inning

Nella foto Stephen Strasburg (Wikipedia)

di Allegra Giuffredi

Questa volta voglio intrattenermi sui miei amati Chicago Cubs, perché in questo periodo si stanno rendendo protagonisti di una serie di record e particolarità davvero interessanti. Lo sapevate, per esempio e tanto per scaldare i motori, che Matthew Boyd, rilievo dei Cubs è discendente di Dolley Payne Todd Madison (1768 – 1849), moglie del quarto presidente degli Stati Uniti, James Madison? L’odierno e famosissimo Donald Trump, tanto per capirci, è il quarantasettesimo. 

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L'attività giovanile ha cambiato pelle

Foto da FIBS
Foto da FIBS

Foto da FIBS

di Paolo Castagnini

Per chi come me ha passato decadi sui campi da baseball, non può essere passato inosservato il cambiamento nella gestione dell'attività giovanile nel baseball. Per il softball è iniziato anche prima più per necessità che per opportunità. Io che ho iniziato ad occuparmi di giovani dagli anni 70 del secolo scorso, cosa che faccio tutt'ora, posso sostenere che fino ai primi anni 2000 in realtà non ho visto grandi cambiamenti, ma dopo alcune modifiche dei regolamenti federali ci sono state scelte e azioni che hanno profondamente cambiato questo settore, quello appunto giovanile e lo hanno portato ai giorni nostri completamente rivoluzionato per alcuni migliorato per altri peggiorato e di questo ognuno di noi ha la propria opinione.

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Il baseball nella letteratura - 2

Charles Emmet Van Loan
Charles Emmet Van Loan

(foto di Eddie Kelly / ProLook Photos)

di Michele Dodde

Leggi la numero 1

Con il crescente gradimento del pubblico che incominciava a far lievitare la presenza dei tifosi sulle tribune dei vari diamanti ed a far sviluppare gli utili del nascente business, la casa editrice Maynard and Co. di Boston nel 1911 pubblicò l’idea vincente del giornalista Charles Emmet Van Loan nel confezionare “The Big League”, un volume contenente nove storie inerenti gare e aneddoti dei giocatori più acclamati in quel periodo. Fu un successo editoriale e qui anche la semantica dei numeri, che coinvolge il diamante, incominciò a fare breccia nella curiosità speculativa. Lo stesso Van Loan, questa volta con i caratteri dell’editore George H. Doran Co., licenziò successivamente  nel 1919 con “Score By Innings” una ulteriore raccolta di 10 storie tutte incentrate sullo svolgimento di alcune particolari gare.

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Una piccola guida alle statistiche del lancio

Alessandro Ercolani e Samuel Aldegheri (Foto tratta dal sito FIBS)
Alessandro Ercolani e Samuel Aldegheri (Foto tratta dal sito FIBS)

(foto di Eddie Kelly / ProLook Photos)

di Frankie Russo

Tratto da blessyouboys.com

ERA? FIP? WHIP?

Quest'anno abbiamo due giovani lanciatori prospetti italiani: Samuel Aldegheri e Alessandro Ercolani in MILB. Seguiamoli attraverso le statistiche. Ecco una guida per capire come leggerle.

Lanciare è un processo complicato. Lanciatori possono avere a disposizione 5/6 differenti tipi di lanci con diverse rotazioni, indirizzate in varie locazioni con una variabilità di risultati. La conseguenza è che esistono una miriade di statistiche che spesso possono confondere il tifoso occasionale. Al fine di rendere il tutto di più facile interpretazione, per il momento ci limiteremo ad analizzare solo quelle basilari. Come per le statistiche di battuta, mostreremo un box score di una gara delle majors. 

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Il baseball nella letteratura - 1

(foto di Eddie Kelly / ProLook Photos)

di Michele Dodde

Nel 1973 nel licenziare alle stampe il suo geniale capolavoro “The Great American Novel”, Philip Roth ebbe a scrivere un saggio dal titolo “My Baseball Years” in cui precisava come fosse stato importante per lui, come lettura della sua fanciullezza, aver potuto leggere libri sulla tradizione, le leggende e le diverse personalità del mondo del baseball. Essi avevano soddisfatto del tutto il suo “appetito letterario” sino ai diciotto anni quando poi fu interessato dal romanzo “Lord Jim” di Joseph Conrad che lo condusse ad ulteriori considerazioni della vita. Coinvolto così tra due mondi, il gioco e la realtà della vita, Philip ha avuto un’arguta vitalità nello scrivere il suo romanzo capolavoro come ricreazione satirica dell’ontologica tradizione del baseball consapevole che la continua evoluzione della mitologia del gioco antico appaga il gusto ricercato della mente sull’angoscia triste delle introverse caratterizzazioni dell’anima. 

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Il Corriere della Sera dedica un articolo al Fenway Park

(foto di Eddie Kelly / ProLook Photos)

di Paolo Castagnini

Il Corriera della Sera nella sezione online "Corriere Life" attraverso la penna del bravissimo Filippo Fantasia dedica un lungo articolo al mitico Fenway Park il più antico stadio del baseball della MLB dove giocano i Boston Red Sox. L'articolo dal titolo 

Fenway Park, viaggio nel tempio del baseball: qui dove batte il cuore di Boston è leggibile cliccando il link. L'amico Filippo come sempre appassionato del nostro sport mi ha raccontato che altri ne seguiranno. Pertanto condividiamo il più possibile l'articolo perché anche con queste cose aiuteremo il nostro baseball e softball.

 

Paolo Castagnini

 

 

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Le mazze siluro salveranno il baseball o lo affosseranno?

(foto di Eddie Kelly / ProLook Photos)

di Paolo Castagnini

Molti appassionati italiani avranno notato la nuova mazza denominata "Torpedo bat" appunto la mazza siluro. La mazza utilizzata dai New York Yankees è stata, progettata da un professore laureato al MIT ( Massachusetts Institute of Technology) una delle più prestigiose università americane. Nel fine settimana contro gli sventurati Milwaukee Brewers gli Yankees hanno totalizzato nove fuoricampo in una partita, quindici  in tre partite e trentasei punti totali segnati. Da quel momento tra gli appassionati di baseball americani non si parla d'altro. E ha senso, perché prima di questo weekend, una cosa del genere non si era mai vista  nemmeno ai tempi di Babe Ruth, Lou Gehrig e Mickey Mantle,  

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La miglior partita mai lanciata

Nella foto Kerry Wood (Wikipedia)
Nella foto Kerry Wood (Wikipedia)

(foto di Eddie Kelly / ProLook Photos)

di Frankie Russo

Articolo tratto da ESPN.

Era il 5 maggio 1998 e Kerry Wood aveva appena eliminato 20 avversari al piatto, aveva appena 20 anni, era la sua quinta apparizione per i Chicago Cubs e aveva appena sconfitto gli Houston Astros, una delle migliori squadre in battuta di quell’anno. Qualcuno attribuì il successo al fatto che era una giornata nuvolosa e gli Astros non riuscivano a vedere bene la palla, ma lo stesso si potrebbe dire per i Cubs. 

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Battitore colpito ......... ghiaccio!!!

(foto di Eddie Kelly / ProLook Photos)

di Paolo Castagnini

Quante volte abbiamo visto nelle nostre squadre battitori colpiti dal lanciatore, una rotolante che prende lo stinco del difensore, un arrivo incerto sulla base e conseguente caviglia dolorante. La prima cosa che succede, ancora prima che chi ha subito il trauma si lamenti, è una voce che da qualche parte si alza: "GHIACCIO!". E a questo punto dalla panchina sfreccia un giocatore che non ha mai corso così veloce nemmeno quando deve correre casa-prima, o il dirigente accompagnatore con la bomboletta di ghiaccio spray in mano e subito parte lo spruzzo miracoloso sulla parte dolorante.

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Stephen Strassburg, Tony Gwynn e Snus

Nella foto Stephen Strasburg (Wikipedia)
Nella foto Stephen Strasburg (Wikipedia)

Nella foto Stephen Strasburg (Wikipedia)

di Allegra Giuffredi

È di qualche giorno fa la notizia che alcune ragazzine ferraresi, di tredici anni, si sono sentite male dopo aver assunto del tabacco da masticare, contenente un’alta concentrazione di nicotina, vietata agli Under 18; questa pratica - assolutamente insana e illegale in Italia - è nota come “Snus” e consiste nell’assumere tabacco macinato, essiccato, umidificato a vapore ed infine raccolto in bustine piccole, simili a quelle del the. A parte il fatto che non si capisce come i bimbi e i ragazzi di oggi, un po’ come quelli di ieri per la verità, “una ne pensano e cento ne fanno” e che se faccio considerazioni di questo genere sono una boomer preoccupata, devo dire che anche nel nostro amato gioco, sia in Italia che negli USA e altrove, ci si tratta veramente male, magari inconsapevolmente, magari per ragioni anche culturali, come vedremo, ma con possibili gravi ripercussioni salutari. 

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Il gioco perfetto

L'Apoteosi di George Washington 1865 Cupola nel Campidoglio (Pittore italiano Costantino Brumidi)
L'Apoteosi di George Washington 1865 Cupola nel Campidoglio (Pittore italiano Costantino Brumidi)

L'Apoteosi di George Washington 1865 Cupola nel Campidoglio (Pittore italiano Costantino Brumidi)

di Michele Dodde

Se Dan Brown, il noto autore di best sellers quali Angeli e Demoni e Il Codice Da Vinci, dopo aver ammirato la visione dell’apoteosi di George Washington, dipinta dal michelangiolesco italo-americano Costantino Brumidi, ed individuato da par suo, nel terzo libro in cui appare Robert Langdon, il ricercato “Simbolo Perduto” unitamente alla parola smarrita che è Laus Deo, ovvero Lode a Dio, avesse poi avuto l’ardire di scivolare più in là da Washington Square sino all’incrocio tra la 47th e la 27th strada di Manhattan, avrebbe permesso al suo geniale professore di simbologia di delineare e concretizzare, sicuramente all’ombra di uno strike, anche il senso compiuto della parola ritrovata: e pluribus unum (da molti, uno), oltre agli indizi e le linee di un campo dove si era giocato a baseball già a partire dal 1845.

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Nettuno a "Villa Borghese"  e a Firenze i "Ragazzi di Campo di Marte"

Una bella immagine del Campo di Villa Borghese detta "Fossa dei leoni" (Foto da "Il baseball, la sua storia e Nettuno")
Una bella immagine del Campo di Villa Borghese detta "Fossa dei leoni" (Foto da "Il baseball, la sua storia e Nettuno")

Nella foto Francesca Zini (Dynos Verona Softball)

di Franco Ludovisi

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NETTUNO

Nello stesso periodo 1959 a Nettuno si giocava nell’impianto costruito all’interno della villa del Presidente Federale Steno Borghese, impianto quasi a norma ed accettabilissimo per quei tempi anche se distante anni luce dall’odierno impianto. Ricordo la scarsa distanza della casa base dal back stop per come si sentivano vicine le voci del pubblico quando eri alla battuta.  

GROSSETO

Sempre in quel periodo a Grosseto non c’era l’attuale splendido impianto, ma si giocava in un campo da calcio situato sotto le mura della città: lo ricordo perché il mio esterno destro si lamentava perché dall’alto delle mura alcuni bambini gli buttavano della terra e non tanto per colpirlo, ma per distrarlo dalla gara. 

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L'arte di lanciare il BP

(foto di Eddie Kelly / ProLook Photos)

di Paolo Castagnini

C'è un nostro lettore che appena pubblico un articolo riguardante i lanciatori o un articolo in cui al suo interno si parla di un pitcher della MLB, con grande attenzione scruta parola per parola e se intravvede una frase tipo "il lanciatore Xyz ha tirato un cambio" nel giro di pochi minuti arriva il commento con su scritto: "Caro Paolo ti ricordo che i lanciatori "lanciano" e non "tirano" e come dargli torto? Ogni volta che ripasso un pezzo mio o di uno dei miei bravi scrittori, cerco al laser se trovo il verbo "tirare" anziché "lanciare" e faccio l'opportuna correzione. Devo dire che a volte mi farebbe comodo per evitare ripetizioni del tipo "il lanciatore ha lanciato una curva" scrivere "il lanciatore ha tirato una curva", ma niente, l'attento lettore mi "tira" le orecchie.

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La "buca" di Lodi e gli altri vecchi campi

Nella foto Aurelio Sarti in battuta al campo delle Fiamme d'Oro di Bologna
Nella foto Aurelio Sarti in battuta al campo delle Fiamme d'Oro di Bologna

Nella foto Francesca Zini (Dynos Verona Softball)

di Franco Ludovisi

E’ sufficiente un accenno ad un argomento del passato che subito vecchi amici mi telefonano per rinvigorire un ricordo e nuovi lettori ti mandano mail di incredulità  su quanto hai scritto. Mi dispiace che gli uni e gli altri non usino i commenti agli articoli favorendo il coinvolgimento di tutti i lettori. L’argomento preso  in considerazione questa volta è la dimensione o meglio l’idoneità al gioco dei campi da baseball del passato ed accennavo, ad esempio, in un recente scritto, ai campi “Pirelli” di Milano e di Via della Grazia o dell’”Oca” a Bologna: “Ti ricordi che ci sembravano campi formidabili rispetto a quelli che il calcio ci prestava in quasi tutte le città?

 

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Amelia e le Bloomer Girls

Nella foto Francesca Zini (Dynos Verona Softball)
Nella foto Francesca Zini (Dynos Verona Softball)

Nella foto Francesca Zini (Dynos Verona Softball)

di Michele Dodde

In occasione dell’8 marzo, data evidenziata come “Giornata Internazionale della Donna”, Baseball on the Road è lieto di ricordare la figura di Amelia Jenks Bloomer (Homer, 27 maggio 1818 – Council Bluffs, 30 dicembre 1894) e le cosiddette “Bloomer Girls”. La prima, donna di primo piano oltre che fervente attivista, si cita perchè oltre a rivendicare la parità delle donne e la loro capacità di svolgere professioni allora riservate solo agli uomini, con incisivi articoli sul proprio giornale “The Lily” non solo si impegnò a rivendicare i “Diritti delle Donne” ma anche a favorire un diverso look femminile ben distante dall’allora moda tradizionale, ovvero a favorire che le donne potessero indossare ampi pantaloni sbuffanti coperti in parte da una gonna.

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Prying problems e Franco Ludovisi

Il rarissimo libro Knotty Problems of baseball si trova a 180 dollari, usato naturalmente
Il rarissimo libro Knotty Problems of baseball si trova a 180 dollari, usato naturalmente

Samuel Aldegheri tra i ragazzi del Verona

di Michele Dodde

Sulla scrivania di un appassionato di baseball tre sono i tomi che non devono mai mancare. Primo:  il Regolamento Tecnico di Gioco, secondo: il  “Make the Right Call” edito dalla Major League Baseball e terzo: il ricercato “Knotty Problems” che raccoglie il meglio dei problemi scabrosi successi durante lo svolgimento di una gara e la giusta interpretazione da dare in base al citato Regolamento. In realtà una prima edizione dei problemi scabrosi o casi insoliti verificatesi durante le gare di baseball fu curata dall’allora Federazione Italiana Palla Base nel 1957, stampata dalla tipografia Risorgimento in Roma con corpo 8, e che racchiudeva in 190 pagine ben 18 capitoli: dal balk all’interferanza, dall’infield fly al giuoco d’appello e via cosi. Una seconda edizione fu curata dal Comitato Nazionale Arbitri della ormai rinnovata Federazione Italiana Baseball Softball nel 1980 e qui i capitoli erano 17 spalmati su 73 pagine e stampata sempre in corpo 8 dalla litografia Alpha Beta di Bologna. Entrambe le edizioni si integrano e la loro lettura diventa un piacevole diversivo in contrapposizione alla severa e rigida interpretazione del Regolamento Tecnico del Gioco.

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Il "modaiolo" Francisco Lindor

Francisco Lindor (Wikipedia)
Francisco Lindor (Wikipedia)

Samuel Aldegheri tra i ragazzi del Verona

di Allegra Giuffredi

Credo non sia la prima volta che racconto di Lindor, perché ha questo cognome così “cioccolatoso” e poi naturalmente, perché è l’interbase dei Mets di New York, squadra che anche per la prossima stagione si sta dando molto da fare, dimostrando grande ambizione. Di recente poi Francisco Miguel Lindor, classe 1993, ha partecipato alla settimana della moda francese in quel di Parigi, manifestando anche il suo essere molto, ma molto “modaiolo”. Lindor, infatti, ci tiene moltissimo e ogni giorno cura il suo outfit, ossia ciò che indosserà, con grande cura, assemblando i vari pezzi con un gusto tutto suo, che però fa tendenza.

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Pete Rose e Ruggero Bagialemani: due icone in cerca d’autore

A sx Pete Rose (Wikipedia) a dx Ruggero Bagialemani (Il museo del baseball)
A sx Pete Rose (Wikipedia) a dx Ruggero Bagialemani (Il museo del baseball)

A sx Pete Rose (Wikipedia) a dx Ruggero Bagialemani (Il museo del baseball)

di Michele Dodde 

Era il 30 settembre del 2024 quando la ferale notizia della scomparsa di Peter Edward Rose, poi Pete Rose, giunse inaspettata ai tifosi dei Reds e con essa si inasprì la diatriba se ancora fosse no o sì idoneo alla sua induzione nella Hall of Fame del baseball statunitense. Nel dubbio comunque resta la sua straordinaria partecipazione al gioco del baseball che in lui ha avuto un eccellente precursore a partire dall’impareggiabile etica profusa nel portare innovazioni alla preparazione atletica sino alla leggendaria passione per il gioco stesso.  

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Lettera agli umpire

Foto da FIBS
Foto da FIBS

Foto da FIBS

di Michele Dodde 

Caro Blue,

l’inizio della primavera, unitamente ai glabri e negativi concetti più volte evidenziati verso il mondo degli Ufficiali di Gara ed enfatizzati più del dovuto dalla stampa, mi invitano a scriverti queste poche righe. Ancor più ora, come allora e come sarà sempre, essendo effervescente l’inizio dell’attività agonistica del nuovo anno, queste note permetteranno a me di risentire così, almeno attraverso te, quell’indimenticabile profumo di terra e di erba tagliata che tanto mi manca. E se del caso, poter rivivere, sempre attraverso te, l’ebbrezza della chiamata dello strike e la determinazione nella gestualità di un giudizio.

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Analizzando lanciatori e battitori

Partita di High School (Photo by Phil Roeder - Flickr)

di Frankie Russo

Tratto da qcbaseball.com

Per analisi dei battitori e lanciatori si intende un diverso modo di raccogliere informazioni per meglio valutarli. Si può analizzare un singolo turno alla battuta, una gara, una serie di partite o una intera stagione. L’analisi può essere intesa come un approfondimento del box score e in questo tipo di analisi non vanno prese in considerazione le statistiche più comuni, ma va prestata attenzione alle informazioni che possono aiutare a migliorare le prestazioni dei propri giocatori.

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Gli Indimenticabili - 15^ parte

Nella foto Bruce Bierman eletto nella Hall of Fame del softball canadese nel 2015
Nella foto Bruce Bierman eletto nella Hall of Fame del softball canadese nel 2015

 

Foto tratta dal Milano 1946

Storia della Italian Umpires Association

di Michele Dodde 

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 11^ 12^ 13^ 14^

Il ritorno in ambito del CNA da parte di Enrico Carlini, ex umpire in esilio volontario a seguito della nota querelle del 1978, coincise con l’incarico di responsabile della Commissione Softball. Con le sue nuove iniziative, questa  ebbe una ulteriore spinta professionale realizzando uno stage di perfezionamento per diciotto Ufficiali di Gara presso la prestigiosa scuola del softball canadese a Toronto dall’8 al 14 agosto del 1986. 

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Ragazzi, non sapete chi vi sta osservando

Partita di High School (Photo by Phil Roeder - Flickr)
Partita di High School (Photo by Phil Roeder - Flickr)

Partita di High School (Photo by Phil Roeder - Flickr)

di Frankie Russo

Da un coach di College (che stava osservando ragazzi da reclutare)

Lo scorso fine settimana ero ad una gara di torneo e ho potuto notare alcune cose che mi hanno fatto girare le spalle e andare via e che riguardavano i ragazzi che avevo sotto osservazione: Genitori dalle tribune che gridavano contro gli arbitri e contro i giocatori in campo, compresi i loro figli; Giocatori che durante la partita uscivano dal dugout per andare a parlare con i genitori circa le decisioni del coach, delle chiamate arbitrali o chiedendo qualcosa da mangiare. Per quanto possa sembrare strano, personalmente non voglio ragazzi che corrono dai genitori per criticare e ragazzi ai quali servono raccomandazioni durante la gara;

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L'esperienza non si può trasmettere

La Nazionale U18 2024 dopo la vittoria con la Spagna (Foto FIBS)
La Nazionale U18 2024 dopo la vittoria con la Spagna (Foto FIBS)

 

Altre considerazioni sull'articolo del 3 febbraio dal titolo: "Dai 16 ai 18 anni, i giovani dimenticati"

Il Prof. Walter Bragagnolo dell'ex ISEF di Verona in una lezione disse questa frase: "L'esperienza non si può trasmettere" alla quale ne scaturì un'animata discussione. La frase di cui a quel tempo non ero per nulla d'accordo a distanza di quarant'anni mi accompagna e non lascia la mia mente ogni qualvolta programmo un qualsiasi allenamento o seguo una partita. Per qualcuno questa frase dice poco o niente, ma a me fa un certo effetto. Per fare un esempio tu potrai dare a qualsiasi atleta tutte le istruzioni che vuoi, ma finché non proverà personalmente su di se, saranno solo informazioni, ma non potranno mai essere esperienza. 

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