di Redazione
Alle prossime elezioni per il rinnovo della carica di Presidente Federale e per il Consiglio Federale anche la sezione BXC (Associazione Italiana Baseball Giocato da Ciechi, sta cercando di inserire un suo rappresentante nel Consiglio Federale a sostituire la Consigliera dimissionaria Barbara Menoni che in questi ultimi quattro anni ha dato un grande contributo per lo sviluppo di questa disciplina. A tal proposito il Candidato Consigliere Federale Danilo Musarella chiede il voto a tutti i Rappresentati delle Società italiane. Ecco la sua lettera:
Come ogni anno Tom Ricketts, Proprietario dei Chicago Cubs, alla fine di una stagione tra le più “insipide” dei Cubbies, almeno per me, degli ultimi anni, ha visto bene di scrivere ai fans e supporters dei Chicago Cubs, tra i quali ci sono anch’io dall’Italia, così come tantissimi altri nel mondo. Ogni anno, infatti, alla fine della Stagione o della Post Season, quando va bene, il Presidente ci scrive, firmandosi amichevolmente “Tom” per analizzare quel che è stato fatto e quello che si farà. Quest’anno la lettera è stata particolarmente asciutta e onesta, perché nessuno si aspettava di non arrivare almeno ad una Wild Card. Nonostante tutte le speranze e gli sforzi, ottobre, il mese più importante da giocare per una squadra di baseball americana, è andato perduto.
Storia della Italian Umpires Association - di Michele Dodde
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Nel 1975 dal 22 febbraio al 2 marzo una Commissione federale composta dal Vice Presidente della Fibs Aldo Notari, dal Segretario Generale della Fibs Massimo Ceccotti e dall’UdG Carmelo Pettener visitò la Specialized Umpire Course di St. Petersburg (Florida) per esaminare la possibilità di un concreto appoggio tecnico didattico alla cosiddetta scuola statunitense ma la complessiva valutazione fu molto negativa tanto che furono riavviati rapporti di collaborazione con la scuola cubana che permise in seguito ulteriori esperienze a gruppi di umpire che andranno a perfezionarsi sempre più a Cuba ad iniziare dal 1981.
Da anni la Gazzetta Dello Sport organizza un grande evento nella Città di Trento. In questi 4 giorni dal 10 al 13 ottobre puoi incontrare qualsiasi personaggio dello sport mondiale come Leclerc, Velasco, Lewis, Pogacar, Weah, Domenicali, ma l'edizione di quest'anno ha qualcosa in più per noi: La presenza di un particolare giocatore della Major League Baseball, si ormai lo conoscete tutti è il nostro Samuel Aldegheri che ci ha travolti tutti, noi del nostro baseball italico con la "salita" sul monte della MLB. Ma Samuel non sarà solo, a fargli da spalla due ospiti d'eccezione: Mike Piazza grandissimo catcher della MLB per tanti anni ed ora Manager della Nazionale Italiana e il grande Faso bassista del gruppo Elio e Le Storie Tese, anche lui giocatore di baseball oltre che musicista e intrattenitore ormai conosciutissimo. E non è finita qui perché a moderare il dibattito ci sarà il nostro amatissimo Mario Salvini giornalista della Gazzetta che racconta il baseball sui social tramite il suo Blog "Che Palle"
Tratto dal sito baseball excellence e efastball.com
Sempre caro mi fu quest’erme colle… recitava Leopardi nel suo canto L’infinito. Con tutto il rispetto verso il sommo poeta e con il suo implicito permesso, ho voluto usare le sue parole per introdurre l’argomento di oggi che mi sta molto a cuore, l’impugnatura della mazza da baseball. Per quanto osservato sui vari campi in molti anni, ho avuto l’impressione che questo è un aspetto di cui non si dedica la giusta importanza in particolare nelle giovanili. Una corretta impugnatura è essenziale in quanto ha lo scopo di mantenere in equilibrio il busto, aiuta a generare la massima velocità dello swing con il minimo sforzo, permette di avere il pieno controllo dello swing stesso e facilita l’estensione delle braccia dopo il contatto. Tenuto conto che l’impugnatura è semplicemente tecnica e ha nulla a che fare con la forza, essa deve essere insegnata sin dall’inizio, anche in principio quando si utilizza il tee. E qui mi fermo poiché non voglio anticipare oltre quanto riportato nell’articolo originale.
Il successo del baseball sembrerebbe quindi legato alla maggiore capacità di evidenziare ed esaltare il ruolo della prestazione individuale; del resto una simile impostazione sarebbe coerente con il frame culturale in cui il baseball si è affermato, poiché la Democrazia americana posta sotto la lente di ingrandimento da Tocqueville ha fra i suoi valori fondanti proprio quello dell’individualismo. Ma allora ancora maggiore popolarità avrebbero dovuto avere, nel panorama sportivo americano, discipline completamente individuali come il tennis, l’atletica o il nuoto.
Si è concluso nelle scorse settimane sul campo di Rivabella il secondo “HAVE FUN TOURNAMENT Showcase & Draft” di questa stagione. Con Stefano Burato, che insieme a Simona Conti ha dato vita a questo innovativo format e facciamo un bilancio delle due settimane. Dopo l'intervista a Simona Conti, e una mia relazione essendo stato presente a Rivabella, ecco oggi un'altra intervista molto interessante a Stefano Burato. Buona lettura.
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Nel 1973 gli umpire italiani si trovarono dinnanzi ad una sorpresa che stupì non poco. Nella richiesta di ammodernamento della divisa, causata dal miglioramento del materiale protettivo e per una voglia di copia conforme con i colleghi statunitensi, il Presidente Federale sancì una divisa ben appariscente in diamante ed apparentemente elegante: il chief umpire avrebbe diretto la gara indossando una comoda giacca di colore rosso rubino da indossare sopra la pettorina di protezione ed a completamento un paio di pantaloni neri, il base umpire invece avrebbe indossato, sempre sui pantaloni neri, una tee schirt a righe bianche e rosse verticali. In quel periodo era famoso anche un dentifricio similare per cui ironicamente quella divisa fu soprannominata “all’esaclorofene”.
Quando La Gazzetta Sportiva dell’1 settembre, numero domenicale de La Gazzetta dello Sport, ha liquidato due eventi di particolare interesse inerente una disciplina sportiva quale il debutto nella massima lega statunitense del baseball professionistico con le seguenti parole: “ intanto anche se sconfitto con i suoi Los Angeles Angels opposti a Seattle 9-5, Samuel Aldegheri ha destato una buona impressione venerdì per il debutto in MLB”, e poi con più parole ha dato notizia della conquista dello scudetto dopo 14 anni da parte del Parma sul San Marino in tal guisa “il Parma conquista lo scudetto atteso da 14 anni. E’ l’11° tricolore della storia e gli emiliani lo concretizzano chiudendo a San Marino la serie finale al meglio di 7 per 4-1 ( 2-4, 7-9, 0-2, 7-5, 0-6). Il sigillo lo mette Alex Liddi (mvp) col fuoricampo da 2 punti al 7°, mentre 2 punti al 2° e 2 al 6° avevano creato le basi per questo trionfo dei parmigiani di Saccardi.
Qualche tempo fa ho avuto modo di andare a vedere una partita di baseball in quel di Reggio nell’Emilia, dove ho trovato, insieme ad un gran fermento organizzativo e di tifo per la squadra locale, la A.S.D. Reggio Rays, anche un volantino con una bimba disegnata alla maniera dei fumetti giapponesi che invita a scoprire il softball con lo slogan “amicizie ed emozioni che fanno grandi”. La squadra è la “ASD Reggio Dream Team baseball e softball” e leggendo l’assai considerevole volantino ho letto tante informazioni sul gioco del softball, tra un po’ di storia, i ruoli dei giocatori ed in poche righe, pure la descrizione del gioco: un mezzo miracolo data la nota complessità. Ad un certo punto, poco sopra la lettura della possibilità di provare a giocare a softball gratuitamente per un mese, che non è poco, per “conoscere uno sport diverso!” mi imbatto in un nome ed in un numero telefonico, così lo metto in memoria su Whatsapp e dopo qualche giorno, scrivo un messaggio.
Oltre che eccezionali per aver adottato discipline sportive assolutamente peculiari, comunemente battezzate “sport americani”, gli Stati Uniti lo sono anche per il modo in cui hanno messo i loro sport (in particolare il baseball) al centro della propria vita culturale. Non sono molti i contesti in cui uno sport ha assunto una funzione così importante: a partire dagli anni ’60 dell’ottocento il baseball è stato un fenomeno sociale e culturale fondamentale per la storia d’America. Specialmente dopo l’avvento del professionismo, con cui la competizione divenne più intensa e il sistema di partite più regolato, il baseball svolse una funzione cruciale nell’appagare quel bisogno di appartenenza e quel senso di identità che negli Americani ardevano in modo particolarmente intenso.
C'è un gruppo in Facebook che si chiama Il Bar dei Tecnici del Baseball. Il gruppo è stato aperto all'inizio del 2023 con l'ambizione di riunire le persone ma amcor di più le idee sul "che cosa fare" per far crescere l'attività giovanile. Il Gruppo iniziale è stato formato dalla capostipite Simona Conti, sempre pronta alle innovazioni e tutto il gruppo che a quel tempo era lo staff delle Nazionali U12 quindi Stefano Burato, Alessandro Rosacolombo, ecc, Anch'io entrai immediatamente in questo Bar sicuro che sarebbe stato propositivo e non mi sbagliavo. Tra le tante proposte e discussioni che scaturirono in questa sede ci fu l'iniziativa del Torneo Draft, nato come mi confessò Simona da una mia dichiarazione in cui sostenevo che "i ragazzi che vogliono giocare devono poter giocare." Detta così la frase dice tutto e niente. Quando mai qualcuno è contrario. Simona però assieme a Stefano Burato e al resto del gruppo prese questo spunto e ci costruì il 1° Torneo Draft che si svolse il 5-6-7 settembre 2023 (Chi vuole approfondire può andare alla presentazione qui e al resoconto finale qui)
Ed eccoci qui a raccontare l'esordio del primo lanciatore italiano in Major Leage Baseball. Il 30 agosto 2024 (31 agosto in Italia) Samuel Aldegheri si presenta sul monte davanti al pubblico di casa dei Los Angeles Angeles incuriosito da questo giovane che appare sullo schermo gigante con un tricolore sullo sfondo. E' da ieri saputa la notizia che gli appassionati italiani sono tutti in fermento per questo evento. Gli avversari sono i Seattle Mariners guarda caso le stesse due squadre però invertite quando un altro italiano, Alex Liddi aveva fatto il suo esordio, ma non dal monte di lancio. Era il 7 settembre 2011 e Alex giocò in terza base. Anche allora fu una grande soddisfazione per il baseball italiano. Alex giocò 61 partite in MLB tra il 2011 e il 2013. Oggi è il momento di Samuel e lui è pronto e il suo primo battitore è J.P Crawford da 8 anni in Major oltre 2700 turni alla battuta. A chiunque tremerebbero la gambe.
Di recente abbiamo vissuto i giochi olimpici che hanno visto l’Italia eguagliare il numero di medaglie conseguito a Tokyo, incrementando le medaglie d’oro, anche se quest’anno a differenza dell’edizione nipponica non c’era il baseball, a pro di Break Dance e Skateboard e forse, perché le Majors mal digeriscono questo impegno sportivo nel pieno della Regular Season … Ad ogni modo il calcio c’era, anche se noi italiani, molto amaramente, non eravamo rappresentati in nessun modo, né dalla squadra maschile, né da quella femminile ed in finale, per l’oro del Torneo femminile, indovinate invece chi c’era? La rappresentativa femminile statunitense, che ha battuto la compagine brasiliana. E sapete chi ha segnato l’unico goal della partita? Mallory Diane Pugh, coniugata Swanson (1998) e sapete chi è Mr. Swanson? James Dansby Swanson (1994), interbase dei Chicago Cubs, città dove gioca anche Mallory, solo che lei gioca a soccer per i Chicago Red Stars.
Storia della Italian Umpires Association -di Michele Dodde
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L’Umpire dunque in virtù di questa iniziativa, lasciava il proprio cortile di interesse venendo motivato a divenire un ideale perfezionista. Questo principio, o esigenza richiesta anche dalle Società, superava tutte le primitive puntualizzazioni dando l’avvio alla completa formazione del Giudice di Gara che nulla ha a che vedere con la figura dell’arbitro.
Dopo il grande successo dell'edizione 2023 non solo si ripete ma si duplica. Quest'anno infatti oltre alla categoria U11 ci sarà anche la U13. L'evento unico in Italia è sempre organizzato dai Falcons di Torre Pedrera e dal gruppo Tecnici ben consolidato che fa capo a Simona Conti e Stefano Burato. Ed allora eccovi l'intervista a Simona sull'edizione 2024.
Proviamo per un momento ad assumere i panni indossati da Spalding in quella primavera-estate del 1905: egli ha cercato per anni di far attecchire l’idea dell’origine “interamente americana” del baseball, formulando a tale scopo anche un’astrusa teoria secondo cui il gioco si sarebbe evoluto a partire dal primitivo one-old cat a tre partecipanti, con la progressiva aggiunta di giocatori fino ad arrivare ai nove d’ordinanza. Incapace di sradicare la ben più convincente tesi del rounders, da pochi mesi il magnate ha giocato la carta della commissione d’inchiesta, subito formatasi in stretta osservanza delle direttive da lui stesso impartite. Improvvisamente gli arriva tra le mani la testimonianza chiave, tanto attesa quanto insperata: Sullivan gli inoltra una lettera di tale Abner Graves, vecchio ingegnere minerario, che indica in Abner Doubleday l’uomo che ad un certo punto diede la forma moderna ed attuale al baseball.
Finite da pochissimo le Olimpiadi di Parigi gli appassionati del baseball si stanno chiedendo se alle prossime che si giocheranno a Los Angeles, visto che il baseball e il softball sono stati riammessi per il 2028, potranno vedere i campioni della MLB ai giochi olimpici. La risposta purtroppo probabilmente è no, almeno per ora. Il commissario Rob Manfred il mese scorso ha detto di essere aperto alla possibilità che i giocatori della Major League vi partecipino, ma la storia ci dice che ci sono molti ostacoli. Il baseball è stato abbandonato dopo i Giochi del 2008, è tornato nel 2021 in Giappone, poi è stato escluso quest'anno a Parigi. Lo sport tornerà per i Giochi di Los Angeles tra quattro anni. (foto di copertina tratta da Los Angeles Time)
In una delle tante Birmingham che ci sono negli Stati Uniti, vi è uno degli stadi di baseball più antichi e affascinanti di sempre: il Rickwood Field. E molti, ma molti anni fa, nella Birmingham che si trova in Alabama, vi giocavano due squadre che afferivano a due leghe diverse, per non condivisibili questioni razziali: i Birmingham Barons formata da soli giocatori bianchi e i Birmingham Black Barons. I Birmingham Barons sono nati nel 1885, giocano in doppio A, sono affiliati ai Chicago White Socks e fino al 1987 hanno giocato nel Rickwood Field. E in quello stadio ci hanno giocato anche i Birmigham Black Barons, squadra di Negro League, nella quale hanno militato anche Satchel Paige (1906 – 1982) e Willie Mays (1931 - 2024), ricordato per essere stato un grandissimo esterno dei New York Giants, prima del loro esodo sulla West Coast.
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In quel periodo, tra i tanti che frequentarono i corsi per divenire Ufficiali di Gara, ricevettero in consegna il contastrike a Macerata l’universitario e studioso Gianni Franceschetti con il sognatore radicale Paolo Gentilozzi, a Torino Domenico Latanza, Enrico Mattioli, Carlo Canonico e Matteo Lo Turco che da ex ricevitore di rango andò a cambiare in meglio il suo ruolo a casa base, a Genova il preciso ed innovativo Andrea Parentini con Enrico Carlini ed Enrico Parodi, entrambi questi ultimi amanti della filosofia dei principi, a Trieste, provenienti dall’alta scuola di Carmelo Pettener, Antonio Valberghi, Roberto Medelin e Aldo Stefanich unitamente allo studioso
Nella Spalding Baseball Commission figuravano i sei personaggi di spicco indicati da Spalding, fra cui ben due Senatori degli Stati Uniti, a testimonianza della rilevanza politica del baseball e di quanto fosse sentita la volontà di farne un qualcosa di “interamente” americano. Ne fece parte anche quello stesso A.G. Mills che aveva arringato la folla da Delmonico’s, mentre segretario fu eletto James E. Sullivan, che all’epoca ricopriva anche il ruolo di Presidente dell’Amateur Athletic Union e che, giova ricordarlo, era un dipendente di Spalding. Il magnate americano invece non vi figurò formalmente in alcun modo, ma solo perché aveva una tale influenza sulla commissione da potersi tranquillamente permettere di non farne parte. Fu Sullivan a fare la maggior parte del lavoro: per più di due anni, tra il 1905 e il 1907, egli si preoccupò di raccogliere testimonianze, reperti, lettere e ogni altra possibile fonte in grado di dirimere la controversia. Gli altri membri della commissione venivano informati dalle relazioni inviate loro da Mills. E fu lo stesso Mills ad asserire, nel rapporto finale della Special Baseball Commission uscito il 30 dicembre 1907, che il baseball era un gioco interamente americano, che era stato inventato nel 1839 e che il suo creatore era niente di meno che Abner Doubleday, il generale americano eroe vittorioso della Civil War.
Negli ultimi due decenni, il baseball ha subito un cambiamento epocale guidato dai progressi della tecnologia e dalla proliferazione di nuove statistiche. Le organizzazioni della Major League Baseball o dovremmo dire l'intero mondo del baseball hanno abbracciato questa rivoluzione dei dati, trasformando il gioco con metriche che offrono approfondimenti senza precedenti sulle prestazioni dei giocatori. Tuttavia, questa adozione dell'analisi non è avvenuta senza conseguenze. Mentre le strategie basate sui dati hanno rivoluzionato il modo in cui comprendiamo e giochiamo a baseball, hanno anche inavvertitamente contribuito a un preoccupante aumento degli infortuni dei lanciatori.
La complessità del corpo umano: oltre le leggi di Newton
Nello sport, c'è una credenza comune che il successo possa essere raggiunto applicando le leggi del moto di Newton al corpo umano. Questo approccio, tuttavia, è carente quando si ha a che fare con la natura complessa e adattabile della biomeccanica umana. A differenza delle macchine, i corpi umani sono intrinsecamente unici e complessi, e richiedono approcci personalizzati per ottimizzare le prestazioni e la salute.
Scritto con un linguaggio decisamente giovanile ma pieno di contenuti ontologici rari in un concreto affabulatore quale compagno di viaggio, Pietro Striano, licenziando alla stampa il secondo volume di “Battitori Brutti”, ha completato la sua personale ed interessante ricerca di personaggi del baseball statunitense che per la loro singolarità “fatti foste per vivere come brutti” mai hanno avuto positivi bagliori di vita e notorietà ma al contrario dei tanti che hanno raggiunto lo zenit in apprezzata notorietà non disgiunta da una gradevole consistenza economica, loro hanno toccato nell’esistenza solo marginali opportunità sino all’oscuro nadir. Ed ecco allora che il lettore avrà la simpatia di completare l’album di figurine con personaggi apparentemente normali ma sviati nel loro modo di giocare e di esistere che però destavano allegria essendo la sintesi di geni e sregolatezze.
di Redazione
Baseball On The Road su richiesta del Godo Baseball offre con piacere il patrocinio attraverso l'utilizzo del Logo in questa bella iniziativa.
"Godo Baseball On The Road."
Ecco il comunicato stampa.
Il Godo Baseball, una piccola società proveniente dall'Emilia Romagna e sotto la provincia di Ravenna, ha deciso di fare tappa nel pittoresco Veneto per una settimana di partite, esplorazioni e divertimento. I giovani giocatori si sono preparati per sfidare le squadre locali e avranno l'opportunità di scoprire alcune delle gemme nascoste della regione.
Come ho già avuto modo di scrivere in altre occasioni, non credo sia un bene che lo sport s’intrecci con la politica e se lo fa, deve unire, più che dividere. So bene, peraltro, che dal pugno guantato di nero sollevato nelle Olimpiadi del 1968 a Città del Messico in poi, tra boicottaggi e altre esclusioni coatte del “nemico” di turno, anche lo sport è rimasto contaminato dal lato più triste della politica, realizzato, magari anche a fin di bene, per far riflettere, questa o quella popolazione sul fatto di quanto sia brutto, restare esclusi dalle competizioni sportive, come conseguenza di determinate azioni, ma tant’è. Da quando poi la Russia ha indubitabilmente aggredito ed invaso l’Ucraina, bisogna sempre iniziare con una premessa chiara che è già insita nelle parole iniziali di quanto sto scrivendo, ma una cosa me la sono comunque chiesta: possibile che in Russia non ci siano squadre di baseball?
“L’EQUILIBRIO” nello swing
L'equilibrio è fondamentale in uno swing di baseball. Come abbiamo discusso in un post precedente sul lancio, puoi usare di più la parte inferiore del corpo (fianchi) per iniziare il movimento (Trigger) o fare più affidamento sulla parte superiore del corpo (spalle), a seconda che tu abbia a che fare con un punto mobile alto o basso! - Quando si parla di
equilibrio, si dice spesso che il peso del corpo dovrebbe essere perfettamente centrato al centro dei piedi, ma non è sempre così semplice.
Storia della Italian Umpires Association - di Michele Dodde
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Nel frattempo, nel 1964 dal 3 al 7 febbraio presso la base aerea statunitense a Rhein Main, una delegazione italiana composta da giocatori e Giudici di Gara frequentò la Usafe Base Training School. Gli umpire furono Walter Zuffi, Adolfo Barbuti, Gianni Di Giusto e Carmelo Pettener e la significativa prima lezione che divulgò l’umpire dell’America League Louis J. Dimuro fu “Filosofia, Mentalità, Attitudine ed Approccio al Baseball” che ancora oggi e sempre dovrebbe evidenziare l’incipit di qualsiasi corso o stage. Durante il quadriennio del presidente Giuseppe Ghillini, succeduto al principe Borghese, il baseball ed il softball incominciarono ad assumere una propria personalità e vitalità con la presenza costante sui mass media locali e nazionali. Anzi nel 1967 nelle edicole fu diffuso il settimanale sportivo “Sport Olimpici” che cercò di richiamare l’attenzione degli sportivi finalmente fuori dalle regole del calcio.
da Redazione
Inizia tra poco il GROUND FORCE ELITE CAMP quinta edizione!
Si tratta di un camp molto specifico e aperto a chi realmente vuole migliorare i propri fondamentali individuali riservato SOLO a LANCIATORI (14/16 POSTI) E RICEVITORI (4/6 POSTI).
La novità 2024 è rappresentata dall’analisi e lavoro di sviluppo in battuta. Le età degli atleti vanno preferibilmente dai 14 ai 18 anni.
E' stato preparato un programma personalizzato in modo tale da aiutare gli atleti a migliorare in modo concreto le proprie abilità personali per provare a diventare un giocatore di alto livello. Il camp è patrocinato da BASEBALL WITHOUT FRONTIERS nell’ambito di un circuito di alta formazione rivolto a giovani giocatori di baseball italiani
Tratto dal New York Times
Il professore Duane Knudson, docente di kinesiologia (studio del movimento) alla California State University, afferma che lo stretching che troppo spesso osserva sui campi, nei vari sport, causa più danni che benefici. Come ogni comune mortale, sin da quando abbiamo iniziato a fare sport, siamo stati abituati a praticare il riscaldamento in una certa maniera e l’abbiamo ripetuto per anni. Ma la scienza ha fatto progressi. I ricercatori ora sono convinti che alcuni dei più trincerati elementi del riscaldamento degli atleti non solo è una perdita di tempo, ma anche dannoso. La vecchia teoria di stendere i muscoli per 20/30 secondi, conosciuto come stretching statico, è completamente sbagliata. Recenti studi effettuati all’University of Nevada, sono arrivati alla conclusione che gli atleti generano meno forza nelle gambe dopo lo stretching statico che se non l’avessero mai fatto. Altri studi hanno dimostrato che questa forma di stretching diminuisce la forza muscolare di circa il 30%. Inoltre, fare lo stretching con una gamba sola può ridurre la forza dell'altra gamba considerato che i movimenti sono in contrasto con il sistema nervoso centrale.
Mentre stavo vedendo al Gianni Falchi di Bologna la partita tra la Fortitudo baseball e la squadra di Macerata, conclusasi alla decima ripresa con la vittoria della Effe, mi è stato fatto notare un cognome particolare. Tra le fila maceratesi, infatti, giocava il prima base Juremi Gregorius Profar (1996) che ha un cognome particolare per due ragioni. La prima è che Profar ricorda l’omonima ditta parafarmaceutica, mentre la seconda, ben più importante è che l’ottimo Juremi, oltre ad aver battuto un homer, è fratello di Jurickson Bartholomeus Profar (1993), esterno dei San Diego Padres. (nella foto Juremi Gregorius Profar in minor league) - Sotto il fratello Jurickson Bartholomeus Profar)
Cooperstown, 1939: mentre il mondo è sull’orlo della guerra, il baseball festeggia il suo falso centenario, e lo fa nel più sfarzoso dei modi. Viene inaugurata la Hall of Fame, la più antica di tutto lo sport mondiale, che da lì in poi assumerà la funzione di conservare la memoria storica del gioco e dei suoi protagonisti; viene allestita una parata celebrativa che ripercorre i momenti salienti dell’evoluzione del baseball; va in scena una sfida tra due selezioni di all-star composte dai più grandi di sempre. Persino il governo degli Stati Uniti non si lascia sfuggire l’occasione, e benedice laicamente l’evento con l’emissione di un apposito francobollo commemorativo.
La sua firma nel 2021 era costata 125.000 dollari. Per carità son soldi, ma ben poco a confronto ad esempio di Harry Davis stesso ruolo (catcher) prima scelta dei Pirates pagato ben 6.5 Milioni di dollari e che quest'anno ha una media battuta di .153 con 1 fuoricampo. Ben Rice è stato scelto dagli Yankees al 12mo round (363ma scelta) Ben però dopo aver fatto la sua esperienza nelle minor, quest'anno in doppio e triplo A, è stato chiamato per sostituire in prima base l'infortunato Anthony Rizzo. Ebbene, il suo esordio il 18 giugno contro gli Orioles dove batte un singolo in campo destro. Quel singolo è stato di buon auspicio visto che cosa è poi successo il 6 luglio allo Yankee Stadium.
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Le disposizioni del Vademecum comunque non furono di facile attuazione in quanto l’approccio mentale degli umpire italiani non fu tra i più semplici: fermi restando i principi etici insiti in ogni arbitro di qualsiasi disciplina, il loro operato sui campi necessitava di una convinta preparazione a volte purtroppo anche fuorviata da indicazioni, oggi valutate maldestre, quali ad esempio quelle riportate a pag. 40 sul libro “Baseball” di Oriani – Lattarulo edito da Sperling & Kupfer: (1959).
“Se un solo arbitro viene assegnato alla partita, i suoi compiti e la sua autorità si estendono su tutti i punti del campo di gioco e a tutte le regole contemplate dal R.T. ed egli potrà occupare qualsiasi posizione sul campo di gioco che, a suo giudizio, gli permetta di meglio disimpegnare i suoi compiti (…) e (…) l’arbitro di campo inoltre prende quella posizione sul campo di gioco che, a suo giudizio, si addice per meglio rendere le imminenti decisioni sulle basi (…)”
Libera traduzione dal sito The Season
La versatilità è una caratteristica singolare nel baseball che può essere un requisito molto utile, ma nello stesso tempo una maledizione, sia per il giocatore che per il coach. La situazione ideale per un giocatore versatile è quando si trova a suo agio giocando in due o più posizioni, e il coach non ha riserva alcuna a schierarlo in nessun di quei ruoli. Ma non è un’abilità comune a tutti i giocatori. Infatti Paul Gibson, coach alla Bell High School Baseball in Texas, ha una sua teoria: “A volte incorriamo in un ragazzo che non riusciamo ad individuare subito se è meglio utilizzarlo come esterno, interno o anche ricevitore. In questi casi facciamo lavorare il giocatore in tutte e tre posizioni durante la fase di sviluppo dei fondamentali e cerchiamo di capire dove si adatta meglio.”