Ieri, Domenica, un bravo tecnico con cui ho collaborato per un progetto, ha detto una frase molto bella e che mi ha fatto riflettere. "Ai miei collaboratori ho raccomandato di non insegnare nulla sulla battuta a questo ragazzo. Che nessuno lo tocchi"
Il tecnico in questione coordina un gruppo di lavoro di una delle migliori società in campo giovanile. Il ragazzo è un anno 2000 ed è un grande talento. Dopo averlo visto girare la mazza ho capito il perché di questa frase.
Il concetto che vorrei esporre è il seguente. Quando è il caso di insegnare agli atleti e quando è il caso di imparare da loro? Vi siete posti qualche volta questa domanda? E ancora: Per merito di chi la tecnica di uno sport si evolve?
E' forse perché un coach scopre delle soluzioni per migliorare il gesto tecnico?
Non è forse più probabile che un tecnico impari guardano cosa fa un giocatore che ottiene ottimi risultati e poi lo applica agli altri?
Io credo che un bravo coach dovrebbe saper fare entrambe le cose. Insegnare agli atleti ed imparare dagli atleti. Modificare un bravo giovane potrebbe significare un danno enorme per il suo futuro. Un buon tecnico prima di tutto osserva l'atleta e poi accompagna la sua crescita. Studia il suo movimento e cerca di capire le sue difficoltà passando alle correzioni, ma quando si trova davanti al talento non deve far altro che imparare e dare tutto il supporto affinché lui possa raggiungere il più grande risultato.
Tutti avranno visto dei filmati di MLB di 30 anni fa. Provate ad osservare quante cose sono cambiate da allora. Eppure a quel tempo erano dei grandi talenti quanto quelli di adesso, ma si muovevano in modo diverso. Chi ha cambiato la tecnica? gli Allenatori?
Certamente gli allenatori insegnano la tecnica attuale, ma i veri precursori sono gli atleti.
Sono loro che attraverso il talento ci fanno capire che è il momento di cambiare.
Paolo Castagnini
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Giovanni (lunedì, 26 marzo 2012 15:16)
un punto di vista davvero interessante...uno dei detti più famosi è proprio "l'allievo ha superato il maestro" anche se a volte nessuno dei due ne è consapevole...