Una presentazione di Giuseppe Bataloni
Dopo la Prima parte, presentiamo la seconda parte dei "consigli" di Giuseppe Bataloni nella speranza che siano utili ai nostri atleti/lettori e coach/lettori di Baseball On The Road.
Ogni "consiglio" di Pino termina con "Praticate questa tecnica nel lavoro che fate nel bullpen". Troppo spesso molti allenatori mandano i propri lanciatori nel bullpen con l'unica istruzione: "Fai 40/50/60 lanci".
Almeno il 50% di una partita è determinata dal buon rendimento dei lanciatori e a loro vanno pertanto almeno la metà delle attenzioni. I lanciatori dovrebbero avere almeno una persona dedicata per l'intero allenamento (pitching coach, bulpen coach) spesso questo non è possibile per mancanza di tecnici disponibili, ma un lavoro preparato per tempo con quello che c'è da fare nell'allenamento del giorno, questo si che è possibile.
Buona lettura e Buon lavoro.
10 – Pitching Tips: Il controllo: aspetti
Un concetto ottimale: andare in vantaggio con gli strikes, ottenere l’out su ball
Avere il controllo nell’area dello strike è un ottima cosa,ma avere il comando dei lanci nella zona appena fuori dell’area dello strike è molto importante.
Niente è più frustante,per un allenatore,quando il suo lanciatore concede una valida sul conteggio 0-2. Il lancio successivo a questo conteggio deve essere cosi vicino all’area dello strike tanto da tentare il battitore a girarlo ma evitando che abbia un buon contatto con la palla.
Praticate questa tecnica nel lavoro che fate nel bullpen
11 – Pitching Tips: Un battitore indisciplinato
Capita in quasi tutti i livelli di gioco di affrontare un battitore con swing poco ordinato, ecco in questi casi è necessario variare la velocità della palla e la location del lancio.
Questi giocatori tendono ad essere più indisciplinati nel box di battuta e sono suscettibili alla variazione della velocità della palla e agli spot all’interno dell’area dello strike.
Se il battitore gira un lancio alto agli inizi del conteggio,lanciare il lancio successivo appena più in alto, cosi facendo si mantiene più alto il livello degli occhi, poi una breaking ball bassa nell’area dello strike per farlo girare a vuoto.
12 – Pitching Tips: Un battitore di potenza
Generalmente il battitore di Potenza preferisce la palla veloce nella zona alta dell’area dello strike.
Se ci si trova ad affrontare questo tipo di battitore può essere utile usare la veloce alta interna all’altezza della mani o un lancio lento all’esterno dell’area dello strike.
Il concetto è il seguente scegliere lanci che aumentano la velocità della mazza alternandoli con quelli che la rallentano in modo da tenere sbilanciato il battitore.
Se si usa il cambio per questa strategia cercare di tenere il lancio nella parte bassa dell’area dello strike.
13 – Pitching Tips: Cambio o breaking ball?
Per esperienza tutti sappiamo che se lanciamo una buona breaking ball(curva,slider etc) il battitore gira la mazza o sopra o sotto questo lancio.
Ma quello che mette più in difficoltà il battitore è giudicare la velocità del lancio rispetto ai movimenti laterali della lancio
Si ottengono più “swing and miss” sul cambio che sulle breaking ball
Allenate e sviluppate il cambio nel lavoro che fate nel bullpen
14 – Pitching Tips: Alcuni tipi di Battitori
Nei vari breafing che si fanno sia in allenamento o nel prepartita viene sempre ricordato di osservare il comportamento degli avversari al fine di trarne un vantaggio personale e di squadra.
Ecco due tipologie di battitori sui quali il lanciatore deve saper trarre vantaggio.
Se il battitore tende ad aprire prematuramente la parte frontale del corpo,in questo caso lanciare basso esterno sia con la veloce che con le breaking balls
Nel caso del battitore che porta i fianchi in avanti prima che il tallone della gamba frontale tocchi terra, ecco in questo caso il battitore avrà difficoltà a portare il barrell della mazza su un lancio interno.
15 – Pitching Tips: Il passo o stride nel lanciatore
La lunghezza del passo nel lanciatore viene influenzata da tre fattori:
1- La qualità della postura del corpo nell’effettuare il passo
2- La quantità di “momentum” che si è in grado di produrre
3- La qualità del fattore tempo per esempio: quanto si riesce a star chiusi con la parte frontale del corpo e quanto si riesce a ritardare la rotazione del corpo
Se si sbaglia su uno di questi fattori o si cerca di allungare troppo il passo si atterra sul tallone con conseguenze non sempre favorevoli per il lanciatore
16 – Pitching Tips: Il fattore tempo nel rilascio della palla
Quando ci sono corridori sulle basi il fattore tempo nel rilasciare la palla è un aspetto cruciale.
Nei livelli di gioco più evoluti il tempo ottimale dalla posizione fissa è di 1.3 secondi e anche meno
Perché questo tempo?
Basta fare una semplice operazione matematica: un giocatore molto veloce impiega tra una base e l’altra 4 secondi e anche meno; il ricevitore al ricevimento della palla e tiro in 2B impiega 2 secondi.
La somma dei tempi del lanciatore e ricevitore (1.3+2=3.3) sottratta al tempo del corridore(4—3.3=0.7) rappresenta il margine di tempo,al netto degli errori,per coprire la seconda base.
Pertanto anche qualche decimo di secondo conta moltissimo.
17 – Pitching Tips: Il monitoraggio dei lanci
Un buon metodo per migliorare la velocità nel lancio è registrare i lanci effettuati
Ogni volta che si lancia registrare il numero dei lanci effettuati, la loro posizione.
Registrare i lanci efficaci e quelli che non hanno avuto un buon esito, si avrà cosi un quadro preciso di ciò che funziona e di ciò su cui bisogna lavorare di più.
Registrando i propri progressi si vedranno anche i miglioramenti.
Questo metodo serve,inoltre, anche a motivare il lavoro del lanciatore
Utilizzarlo nel lavoro di Bullpen
18 – Pitching Tips: Il Pick off aspetti tecnici
Nell’allenarsi a fare un pick off in prima base può aiutare di pensare al movimento che fa il ricevitore quando effettua il tiro sulle basi, pertanto concentrarsi su tre cose:
Movimento corto del braccio-precisione-bersaglio
Il pick off deve essere veloce quindi portare la palla dal guanto all’orecchio e rilasciarla più velocemente possibile. Il movimento corto del braccio significa che alla separazione delle mani una va verso l’alto in posizione di tiro e non verso il basso, perché il primo movimento è più veloce del secondo.
Poi effettuare un tiro preciso al bersaglio che è rappresentato da una finestra immaginaria all’altezza dei fianchi e sopra il sacchetto di prima base.
Impegnarsi a rendere semplice il lavoro del prima,ricordando che deve effettuare la presa e la toccata del corridore.
Lavorare costantemente nel migliorare la tecnica del pick off
Fine seconda parte
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