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Correre sulle basi

Sviluppare l'aggressività sulle basi nei giovani giocatori.

di Paolo Castagnini

 

Ecco un argomento che vi posso assicurare è largamente trascurato nel baseball Italiano e al contrario, importantissimo e molto considerato negli USA, America Latina e Asia. Come ogni fondamentale o strategia di gioco, anche la corsa sulle basi deve necessariamente essere allenata.

Ora basta recarsi sui nostri campi da gioco ed è facile notare che questa qualità è largamente trascurata.

Già di per sé partiamo svantaggiati rispetto altri sport in quanto, chi viene a giocare a baseball/softball, è convinto che si corra poco e che si faccia poca fatica; se aggiungiamo che molti allenatori delle giovanili hanno il terrore che i propri ragazzi siano eliminati sulle basi, ecco il risultato finale. Chi ha provato a giocare con squadre di High School o College Americano anche di passaggio qui in Italia, non può non aver notato con quanta aggressività questi ragazzi affrontino la corsa sulle basi.

 

Quanto più una squadra è aggressiva sulle basi e mette pressione, tanto più la difesa avversaria sarà soggetta all'errore. Un corridore che prosegue la sua corsa oltre la base conquistata costringerà un difensore al tiro e di conseguenza a un possibile errore.

 

A qualcuno forse sarà sfuggita una intervista a Mike Hartley, il nuovo Manager del Grosseto.

In un passaggio parlando di IBL Mike dichiara: "Il livello tecnico è quello che troviamo nelle Leghe Indipendenti negli USA, con giocatori di esperienza che possono dire ancora la loro anche se non sono più nei loro anni migliori e giovani interessanti. Ci sono buoni battitori e buoni lanciatori, mentre noto che il gioco è basato meno sulla corsa sulle basi”.

Qui stiamo parlando di IBL, il massimo campionato di baseball Italiano e non sono sorpreso che il Manager Americano abbia colto questo aspetto.

 

E' inoltre scontato che le peggior abitudini sono quelle che più attraggono i nostri giovani. Dai giocatori più bravi un giovane impara la corsetta lenta, il tiro di sottobraccio nel giro di diamante, le movenze lente da grande giocatore, ma purtroppo non impara a reagire come un grande giocatore quando il gioco si fa difficile.

Detto questo, che fare? La risposta è allenare! allenare questo aspetto simulando il più possibile la partita.

 

Iniziamo dai giovanissimi. Fin dalla categoria Ragazzi deve essere incentivata la corsa, ma non quella che "tanto non riescono ad eliminarli e quindi li faccio sempre correre" ma abituarli ad essere aggressivi. Ogni lancio a casa base il corridore deve essere pronto a scattare alla successiva ad ogni incertezza della difesa. C'è una battuta da una base? cercare di prenderne due e così via.

 

Passando alle categorie successive, Allievi e Cadetti questo è il momento migliore anche se il più difficile. Abbiamo a che fare con ragazzi di 13-16 anni e tutti noi allenatori sappiamo quanto è difficile convincere i ragazzi di questa età alla fatica e correre è fatica. C'è però da dire che questa è un'età di grande competizione e quindi ecco la chiave: Competizione

 

Si possono organizzare partite amichevoli anche tra la stessa società con stimoli premianti. Ad esempio con i nostri giovani, nelle partite amichevoli tra di noi, se un atleta guadagna una base in più, la squadra totalizza un punto in più nel conteggio finale. Il beneficio di questo lavoro si otterrà nella partita vera, perché avremo giocatori aggressivi. L'importante però è accettare il rischio dell'out. Sarò eliminato? So che il mio allenatore non mi sgriderà, ma anzi mi dirà: Bravo! Qualche eliminato in più oggi vale bene un giocatore aggressivo di domani.

 

Per concludere allenamenti sempre con pantaloni della divisa e pronti a scivolare ricordandosi che la corsa sulle basi senza stimoli, ci serve appena per insegnare come si gira, come si stacca o come si tocca, ma non serve assolutamente a nulla per insegnare veramente a correre in modo aggressivo. Questa dote non si insegna, ma si impara allenandosi con la propria esperienza in ogni momento.

 

Buona corsa a tutti

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Commenti: 6
  • #1

    franco ludovisi (martedì, 05 giugno 2012 13:14)

    Sono pienamente d'accordo con te, Paolo, ed avevo notato anch'io la frase Mike Hartley che individuava il modo statico con cui si gioca anche in IBL.
    Mi conosci e sai che punto sempre ad essere pratico: allora, tanto per fare un esempio, proposi ad una squadra che giocava in amichevole contro la mia di effettuare sempre la rubata quando un corridore arrivava in prima base: se il corridore arrivava salvo rimaneva in seconda; se veniva eliminato ritornava in prima punto e a capo.
    Questo permetteva ai lanciatori di esercitarsi nei pick off, ai corridori di provare i distacchi e le corse con scivolata finale ed ai ricevitori di provare le proprie capacità divensive.
    Non ti dico la risposta che mi venne data del tipo: "ma questo non è baseball".
    Ed allora teniamo i giocatori fermi sulle basi aspettando la grande legnata che possa iniziare il big inning che ci darà sicuramente la vittoria, se verrà.

  • #2

    Paolo (martedì, 05 giugno 2012 14:27)

    Caro Franco, vedi come siamo in sintonia!

  • #3

    domenico (martedì, 05 giugno 2012 22:45)

    baseball on the road è uno di quei siti che visito con maggiore frequenza e trovo che gli articoli siano molto belli e interessanti.
    grazie

  • #4

    Flavia (mercoledì, 06 giugno 2012 13:13)

    Ottimo....Finalmente si parla di corsa sulle basi il nostro terzo sport come amo spiegare ai nuovi ragazzi...la battuta ...la difesa e...l'abilità della corsa sulle basi dove si deve fare tutto quello che necessita x raggiungere l'obbiettivo ...segnare il punto.
    Ho potuto notare come presentando la corsa come una abilità ...una tattica a sè ..sfruttando le abilità dei compagni in battuta, e stimolando la difesa con un comportamento aggressivo e sempre attento si possano ottenere veramente corridori aggressivi.
    Grande Paolo!!

  • #5

    baseballroad (giovedì, 07 giugno 2012 09:05)

    Grande intersse! nuovo contributo di Franco Ludovisi. Prossimamente un altro di Pino.
    Grazie a tutti!

  • #6

    archeoimages (martedì, 12 giugno 2012 22:34)

    Ho sempre considerato la corsa sulle basi un tassello fondamentale della squadra in attacco.
    Un singolo può diventare un doppio e un doppio può diventare un triplo, ho allenato softball per 15 anni(tempo addietro).
    Complimenti per il sito
    Marcello