Leggendo l’articolo di presentazione sull’intervento di Claudio Mantovani alla recente Coach Convention, confesso che l’inciso iniziale riportato mi aveva suscitato qualche perplessità data, almeno per me , l’ovvietà dell’affermazione: "L'istruttore deve insegnare la Tecnica, ma egli è un insegnate particolare, perché non è che deve insegnare qualcosa di teorico, ma deve "far fare" qualcosa al suo allievo. Sembra un concetto banale, ma non lo è. Il suo allievo infatti non basta che abbia compreso; non è sufficiente che abbia capito come si lancia, deve lanciare!
Mi rimane difficile pensare che un tecnico passi il tempo dell’allenamento a dare solo spiegazione teoriche, se questo è il senso dell’affermazione, almeno così io l’ho interpretata.
Nei molti corsi che ho tenuto ho sempre osservato le reazioni dei partecipanti e sono giunto ai seguenti convincimenti:
- Generalmente quando si ascolta una lezione, il partecipante tende a dimenticare ciò che viene detto.
- Se la lezione è condita anche con filmati o foto, chi partecipa ricorda almeno una parte della lezione
- L’unica maniera per comprendere un gesto sportivo è eseguire quel gesto.
Mi pare che la presentazione verta essenzialmente sul ruolo del tecnico, e credo di aver capito che Claudio si ponesse la domanda come mai, a fronte di alcune spiegazioni teoriche date ad un gruppo di cadetti, alcuni eseguivano bene ciò che gli era stato insegnato ed altri no.
E’ una domanda che credo abbia assillato ogni tecnico nella propria esperienza. Io credo che dipenda sia dalle abilità fisiche di ognuno e sia soprattutto dalle capacità di coinvolgimento dell’allenatore.
Mi spiego con un esempio: penso al cervello di una persona normale come ad una tavoletta di cera; se questa tavoletta è fredda sarà difficile scriverci sopra, ma se la stessa viene riscaldata la cera si ammorbidisce e sarà facile scriverci qualsiasi cosa in modo che una volta raffreddata quella informazione rimane incisa per sempre.
Ecco il ruolo dell’allenatore. Deve non solo essere preparato tecnicamente ma saper suscitare nei giocatori un entusiasmo vivo, partecipato per quello che insegna tanto da rendere utilizzabile la famosa tavoletta di cera.
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FRANCO lUDOVISI (martedì, 04 febbraio 2014 12:18)
LA TAVOLETTA DI CERA.
PERFETTO.