Nel periodo 1898 – 1910 i film interessanti con il baseball furono 12 tra cui il celebre “His last Game” (1909), girato con una sola bobina da 10 minuti circa con la regia di Harry Solter e prodotto dalla Independent Moving Picture Co. Questo breve corto, per intensità e trama, è stato inserito nel 2007 dalla Kiko International in una antologia del Baseball in DVD dal titolo “Reel Baseball - Baseball Films from the Silent Era”. E’ questo un film importante per due temi già allora scottanti: il serpeggiante razzismo contro i nativi e le scommesse clandestine. Infatti le drammatiche sequenze evidenziano la specchiata onestà di quello che è il miglior giocatore di una squadra composta esclusivamente da pellerossa. Egli rifiuta la tangente propostagli da una cosca di giocatori d’azzardo bianchi ed anzi nel momento cruciale della gara va a battere con cipiglio il fuoricampo vincente per la sua squadra ben sapendo di fatto che sarebbe stata quella la sua ultima gara. Com’è intuibile già all’alba della sua vita il cinema saldamente andava a porre le basi della sua filosofia etica.
Indiscutibilmente il periodo più proficuo fu quello tra il 1911 ed il 1920 quando furono programmati ben 45 film. Tra questi una copiosa produzione del già citato “Casey at the bat”, poi piace ricordare: “Her first game” (1917), tra i primi film della Metro Pictures Corp., per le comiche disavventure di una donna alle prese con la sua prima partita di baseball; “Home Run Baker’s Double” (1914) scritto e diretto da Kenean Buel con interprete lo stesso Frank Baker, giocatore a quel tempo famosissimo per via di una striscia record relativa a ben nove battute su quindici turni consecutivi collezionando sei singoli, un doppio, un triplo ed un home run;
“Breaking into the Big League” (1913) fu una serie di due film prodotti dalla Kalem con particolarità del tutto eccezionali: con Harry Millarde e Marguerite Courtot, sia il talentuoso lanciatore Christy Mathewson ed il manager John McGraw sia tutti i giocatori dei New York Giants ne furono i protagonisti;
“The Pinch Hitter” (foto in home) film interpretato da Charles Ray nel ruolo di Joel Parker e diretto da Victor Schertzinger nel 1917. Prodotto dalla New York Motion Picture su 5 bobine per una durata di 51 minuti il film narra la storia di un timido ragazzo di campagna che riuscirà, malgrado le tante avversità nella famiglia ed a scuola, a fortificare il proprio carattere proprio con il baseball con un finale che verrà ripreso e ripetuto più volte nei film di questa disciplina, ovvero il brutto anatroccolo che diventa un cigno di primaria bellezza poiché la sua battuta finale al nono inning farà vincere la propria squadra. Data la qualità e la bellezza del film, la Tri-Stone Pictures ne rileva i diritti dalla casa distributrice e nel 1923 lo ripropone con successo in visione nelle sale cinematografiche. Nel 1925 con migliori mezzi di ripresa viene rifatto sotto la regia di Joseph Henabery.
Infine “Somewhere in Georgia” (1917) la cui storia è basata su un racconto del giornalista sportivo Grantland Rice. Diretto da George Ridgwel per la durata di 30 minuti, il film viene interpretato dal grande Ty Cobb nella parte di se stesso.
In chiusura di questo periodo segnalo anche il primo cortometraggio-film inerente una categoria a me cara: “The Baseball Umpire” (1913) di cui purtroppo si conosce solo la casa produttrice: la Majestic Motion Picture.
Michele Dodde
Articolo pubblicato il 28 gennaio 2015
Scrivi commento