Traduzione di un articolo dal sitoThe Season dal titolo: The hitting zone
Poniamoci una domanda importante: “Qual è la zona dello strike nella Little League?”
La risposta? Mi dispiace, hai sbagliato, prova ancora. Prossima risposta? Mi dispiace, hai sbagliato ancora.
Su tutti i campi della Little League di tutto il mondo, la risposta esatta è: “La zona dello strike è dove viene chiamata dall’arbitro.” Se la palla rimbalza prima di arrivare al piatto, e l’arbitro chiama STRIKE!, indovina, sul tabellone sarà segnato uno strike. Se la palla è diritta in mezzo al piatto, e l’arbitro chiama BALL!, indovina, sul tabellone sarà segnato un ball.
Con tutto il rispetto per i giovani arbitri, che spesso si offrono volontari per far giocare i nostri ragazzi, sappiamo bene quanto inconsistente possa essere il loro giudizio sulla zona dello strike nel corso della partita. E non solo, anche in un mondo perfetto, 10 differenti arbitri potrebbero avere 10 diversi giudizi su cosa chiamare strike e cosa chiamare ball.
Ciò detto, i giocatori giovani si preparano a fare fiasco quando credono di girare la mazza basandosi su ciò che "loro pensano quello che l’arbitro pensa" di un determinato lancio. Quando acquisiscono questa mentalità, i giovani sono assillati dall’indecisione perché stanno cercando di leggere nel pensiero dell’arbitro. Dal momento che non conosciamo cosa chiamerà l’arbitro, non credete sia sciocco prendere una importante decisione come “quando devo girare” basandosi su cosa noi pensiamo che qualchedun'altro pensi?
Perciò, la domanda SBAGLIATA che un giovane deve porsi quando arriva il lancio è: “SARA’ UNO STRIKE?” La domanda corretta deve essere: “RIUSCIRO’ A BATTERE QUESTA PALLA CON FORZA?” E se la risposta è “SI”, allora è sempre giusto girare la mazza.
Almeno a questi livelli, mettiamo da parte il concetto della zona dello strike e cominciamo a pensare alla zona di battuta. Non ho mai visto un giocatore battere un doppio su una palla molto lontano dalla “zona dello strike” dell’arbitro, o un arbitro negare una valida a un giocatore che ha battuto una palla che lui avrebbe chiamato ball.
Questo assolutamente non significa che bisogna girare su ogni lancio o a quelli sopra la testa. Ma bisogna insegnare a girare ad ogni lancio che si pensa può essere battuto con forza. Questo offre al battitore il massimo controllo nel suo turno alla battuta e toglie il giudizio all’arbitro. Quando i giovani giocatori cominceranno a porsi la giusta domanda su cosa sventolare, e noi li incoraggeremo a girare su qualsiasi lancio loro pensano possano fare duro contatto, indipendentemente dal risultato, li stiamo preparando per avere successo, stiamo creando confidenza e a non avere paura al piatto.
Qualsiasi altro processo mentale è una ricetta per indecisione, delusione e approccio passivo.
Frankie Russo
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