
Storia della Italian Umpires Association
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Il ritorno in ambito del CNA da parte di Enrico Carlini, ex umpire in esilio volontario a seguito della nota querelle del 1978, coincise con l’incarico di responsabile della Commissione Softball. Con le sue nuove iniziative, questa ebbe una ulteriore spinta professionale realizzando uno stage di perfezionamento per diciotto Ufficiali di Gara presso la prestigiosa scuola del softball canadese a Toronto dall’8 al 14 agosto del 1986.
Gli istruttori Bev Graham, Nick Ianiero, Jim Bradford, Don Hughes, Paul Carr, Bruce Bierman e Sam Lipari, dopo proficue lezioni teoriche pratiche esaminarono e valutarono gli umpire italiani, (come da foto sotto), Alberto Bertoldo, Stefano Sini, Francesco Battilana, Lorenzo Boaretto, Irma Nalin, Oliviero Venturini, Alfonso Olivieri, Pino Tempesta, Enrico Carlini (Capo Delegazione), Michele Dodde; acc. Benito Artese, Carlo Canonico, Loretta Mammini, Giuseppe Cianni, Antonella Garofalo, Enrico Mattioli, Angela Pretolani, Franco Borgia, Rocco Di Miceli, durante la direzione di gara di alcune partite della Major Senior League, campionato di softball maschile dell’Ontario.

Furono raggiunti pregevoli risultati tanto che lo stage fu menzionato ed evidenziato con foto anche sul nr. 2, vol. 11° di “Grand Slam”, periodico ufficiale della Canadian Amateur Softball Association.
L’aspetto professionistico acquisito globalmente dagli umpire italiani elevati al rango di internazionali permise loro di essere chiamati a dirigere gare a livello europeo e mondiale con efficacia e lodevoli giudizi.
Tuttavia ad inizio per il softball ci fu una particolare vicenda: dopo ben 13 anni, ovvero da quando Alfio D’Aprile diresse le gare dell’ ISF World Championschip nel 1974 a Stratford, USA, fu Michele Dodde ad essere designato nel 1987 all’ISF World Championschip in Oklahoma City, USA, nel torneo celebrativo del centenario della nascita del Softball che si vuole sia stato inventato o regolarizzato da George Hancock in quel di Chicago nel lontano 1887.

Già diventato in Europa un punto di riferimento nei tornei e coppe europee, Dodde fu sdoganato in ambito ISF direttamente da Merle O. Butler, supervisor of ISF Umpire, dopo averlo visionato durante la direzione di gara tra le due squadre professioniste americane presenti alla carismatica manifestazione della Settimana di Harleem, le Hi Ho Brakettes e le Orlando Rebels.
Al termine del campionato mondiale Butler in una lettera indirizzata alla Fibs scrisse di lui che “la sua posizione e la meccanica sono state sempre rispondenti ed io sono rimasto particolarmente soddisfatto del suo operato a casa base. In sintesi ha svolto un eccellente lavoro”.
Di fatto segnò un apprezzato riconoscimento verso la scuola italiana e la prima apertura della ISF nei confronti degli umpire italiani di softball che poi furono incisivi a partire dal 1990 con Laudani, nel 1991 con Olivieri per confermarsi definitivamente con i vari Antonella Garofalo, Gianluca Magnani, Andrea Marcon, Mauro Fiorini, Diego Vitale e Sabrina Fabrizi.
Allo zoccolo duro del baseball intanto si erano aggiunti Cerri, Zanella, Balboni, Boidi, Manciocchi, Bettocchi e Bentivoglio da cui in seguito prenderà vita il periodo affermativo che lancerà in orbita i vari Alessandro Cappuccini, Andrea Caser, Silvano Filippi, Sandro Sina, Fabrizio Fabrizi, il poliedrico Marco Screti e Pierfranco Leone.

Nel 1988 il XXX° Campionato del Mondo fece ritornare il baseball sulla stampa, da dove negli anni precedenti via via era quasi passato tra le notizie brevi, con un corposo articolo ed un titolo su ben 8 colonne. E questo grazie ancora una volta, nel bene e nel male, ad un umpire che permise all’inviato della “Gazzetta dello Sport” Stefano Arcobelli, noto commentatore che la mattina mangia briosce e baseball, di poter redarre un articolo con la dirompente notizia: “Beffati gli USA! Un arbitro consegna a Cuba il diciannovesimo titolo”. Il famoso “salvo” chiamato da Andrea Parentini in prima base divenne così l’unico argomento vincente di una gara che come tale avrebbe dovuto sempre essere vista nella sua totalità fino al fatidico “mai dire mai nonostante tutto”.
Ma indiscutibilmente, appena non si hanno argomenti convincenti e nonostante si spergiuri sempre sulla loro necessità, tutti sono pronti ad inveire contro gli umpire e lo testimonia una poesia ironica pubblicata dal “Washington Critic” già a partire del 1886:
Mother, may I slug the umpire, Mamma, posso schiaffeggiare l’umpire,
May I slug him right away, Posso schiaffeggiarlo proprio ora
So he cannot be here, mother, Così egli non sarà qui, madre,
When the clubs begin to play? Quando avrà inizio la partita?
Let me clasp his throat, dear mother Lasciami stringere la sua gola, mamma cara
In a dear, delightful grip, In modo dolce e piacevole,
With one hand, and with the other Con una sola mano, poiché con l'altra
Bat him several in the lip. Lo picchierò a sangue sulle labbra.
Let me climb his frame, dear mother Lasciamelo stringere forte, mamma cara
While the happy people shout; Mentre tutti esultano con grida;
I’ll not kill him, dearest mother, Io non lo ucciderò, carissima madre,
I will only knock him out. Voglio solo metterlo kappao.
(traduzione a cura di Frankie Russo)

Al termine degli anni novanta, in chiusura di questo ciclo, si cercò di nobilitare una certa cultura della tolleranza organizzando di concerto con il CNT, che era alla sua quinta “Coach Convention” in atto in quel di Grado (UD), incontri e lezioni congiunte con Tecnici e Ufficiali di Gara ma al dunque gli iniziali sorrisi si trasformarono subito in fastidiosi ghigni per tutti e l’idea venne accantonata per far nascere poi definitivamente nel 2004 la prima “Umpire Convention” .
Essa consapevolmente da allora è diventata un preciso punto di riferimento ed una concreta responsabilità che non potrà mai essere derogata. Poi ebbe inizio l’irrefrenabile attuazione della fase affermativa, con alti e bassi, ma tutti tesi ad un perfezionismo di vertice.
Il resto ora può diventare lettura e ricordi…
Fine
Appendice
Come nelle didascalie dei migliori film, tutti confezionati da storie vere, i titoli di coda recitano: il quotato Riccardo Fraccari è diventato poi il Presidente della Federbaseball softball e con oculata e studiata politica è asceso anche alla Presidenza della Federazione Internazionale, Andreino Parentini, tra un Commissariamento e l’altro del CNA, è andato a rivestire il ruolo inamovibile per diversi anni di designatore Ufficiale delle massime serie, Roberto Marchi, Marco Mazzei, Antonella Garofalo, Santino De Franceschi (quest’ultimo l’unico longevo umpire posto in quiescenza per limiti di età) sono rimasti a giocarsi una loro ulteriore credibilità nei vari anni come Presidenti del CNA, Giacomo Lassandro ad occupare il ruolo di parsimonioso ed oculato gestore del materiale in uso al CNA, Francesco Neto, che era uscito dalla porta nel 1978 per ritirarsi sull’Aventino a favorire lo sviluppo della Pallamano, rientrò poi dalla finestra nella Fibs e si interessò per anni della COG delle serie minori, Michele Dodde ad ereditare da Attilio Meda la presidenza della Commissione Disciplina del CNA per poi approdare nella European Softball Federation quale membro della Commissione Tecnica ed ora a scrivere questa storia, e poi altri a cimentarsi in seguito da dirigenti quali Gianluca Magnani, Fabio Capitoni, Andrea Marcon che con il suo mai completato “Change Up” è riuscito ad occupare il ruolo di Presidente della Fibs sino a Pierfranco Leone e da ultimo a Marco Taurelli a dare iniziative ulteriori ad un Comitato Nazionale Arbitri la cui storia sicuramente resterà sempre imperfetta per qualche ”Indimenticabile” rimasto tra le pieghe cartacee dell’archivio.
Un prezioso ringraziamento comunque deve esprimere a quei pochissimi colleghi degli anni andati che gli hanno permesso gli aneddoti ed ancor più agli highlander del baseball italiano, Ezio Cardea e Franco Ludovisi, per la loro partecipazione e stima espressa nei confronti del settore dei Giudici di Gara.
Nota: per un affetto alla cultura della terminologia, non è stata usata mai la parola arbitro per quanto riguarda i direttori di gara del baseball e del softball poiché essi non sono né mai saranno arbitri del gioco bensì giudici dello stesso e la sfumatura è di notevole peso.
Michele Dodde
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Claudio (lunedì, 17 febbraio 2025 16:45)
Finalmente ho chiaro il significato vero di umpire! Non è questione di semantica , ma proprio di filosofia della parola ! Non arbitri, ma giudici… ci sarà pure un giudice a Berlino ! Grazie Michele, un altro vuoto di conoscenza colmato !
Anna (lunedì, 17 febbraio 2025 18:18)
I racconti di Michele Dodde hanno il potere di aprire dei varchi spazio temporali e farTi rivivere gli eventi descritti, esattamente come accaddero.
Rosa Mariano (lunedì, 17 febbraio 2025 19:26)
Grande Michele sei parte della storia di uno sport mitico che aiuti a comprendere anche ai profani e che racconti come un' appassionante saga dai risvolti profondamente umani .