Tratto dal sito baseball excellence e efastball.com
Sempre caro mi fu quest’erme colle… recitava Leopardi nel suo canto L’infinito. Con tutto il rispetto verso il sommo poeta e con il suo implicito permesso, ho voluto usare le sue parole per introdurre l’argomento di oggi che mi sta molto a cuore, l’impugnatura della mazza da baseball. Per quanto osservato sui vari campi in molti anni, ho avuto l’impressione che questo è un aspetto di cui non si dedica la giusta importanza in particolare nelle giovanili. Una corretta impugnatura è essenziale in quanto ha lo scopo di mantenere in equilibrio il busto, aiuta a generare la massima velocità dello swing con il minimo sforzo, permette di avere il pieno controllo dello swing stesso e facilita l’estensione delle braccia dopo il contatto. Tenuto conto che l’impugnatura è semplicemente tecnica e ha nulla a che fare con la forza, essa deve essere insegnata sin dall’inizio, anche in principio quando si utilizza il tee. E qui mi fermo poiché non voglio anticipare oltre quanto riportato nell’articolo originale.
Molto si è detto relativamente al fatto che bisogna tenere allineate le nocche medie, ma questo non è sufficiente se non se ne spiega il motivo. Inizialmente questa impugnatura può risultare scomoda per i più giovani considerato le piccole dimensioni delle mani, ma ciononostante deve essere enfatizzata da subito. Prima di entrare nel dettaglio è il caso di specificare che si farà riferimento alle nocche della mano, grandi e medie. Per medie intendiamo quelle che si usano per bussare alla porta, per grandi intendiamo quelle…beh per tirare un pugno!
Come per tutte le tecniche del baseball, le teorie anche qui sono varie. La gran parte degli istruttori insegna a tenere le nocche medie allineate, ma osservando attentamente molti giocatori delle majors, questo non avviene. Infatti le nocche medie della mano superiore possono anche essere posizionate tra le nocche grandi e medie della mano inferiore.
Un esercizio consigliato da Mike Epstein per insegnare questa impugnatura è di posizionare il barile della mazza tra i piedi e appoggiare il corpo sul pomo (piegarsi toccando il pomolo con lo stomaco). Da questa posizione, quando si prende la mazza le nocche andranno da sé nella impugnatura sopra descritta. Un altro metodo d’insegnamento potrebbe essere quello di immaginare di impugnare un’accetta.
Ad ogni modo, qualsiasi allineamento delle nocche si voglia adottare, l’elemento fondamentale è che la mazza venga impugnata nel punto in cui le dita si congiungono con la mano che comporta una maggiore flessibilità dei polsi.
La prima immagine evidenzia una posizione assolutamente da evitare, nella centrale si nota ancora un'impugnatura nei palmi e quindi errata. La terza e' quella corretta.
Di pari importanza è la pressione con cui si tiene la mazza. Essa va impugnata con scioltezza durante l’attesa, durante il caricamento e all’atto del passo per poi essere stretta al momento del contatto, anzi va tenuta molto stretta ed è qui che subentra la forza degli avambracci, dei polsi e delle dita.
Quando si stringe la mazza troppo presto o profonda nei palmi, il battitore sarà costretto a rallentare lo swing per poter controllare la mazza una volta che si trova nella zona dello strike, l’opposto invece di ciò che dovrebbe succedere.
Al momento del contatto le mani dovranno trovarsi nella posizione palmo su/palmo giù questo significa che il palmo della mano inferiore deve essere rivolto verso il basso e il palmo della mano superiore verso l’alto. Solo dopo il contatto si avrà l’estensione della braccia e la rotazione dei polsi.
E’ possibile controllare la corretta impugnatura pur stando nel dugout con il solo osservare i polsi. Durante l’attesa e il caricamento, la mazza dovrebbe essere leggermente in movimento, non importa la direzione. Questo è molto importante poiché aiuta a stare rilassati.
Un altro elemento che induce i giovani ad una impugnatura sbagliata è la pressione di dover battere una valida ad ogni costo invece di essere incoraggiati a battere forte. Spesso s’insegna ai ragazzi solo a mettere la palla in gioco, la giusta filosofia è di colpire forte.
Un altro problema con i giovani, e con i genitori, si verifica durante il periodo in cui si utilizza la mazza di alluminio. Essi credono che solo perché riescono a girare velocemente battendo forte non hanno bisogno di correggere l’impugnatura. E qui i genitori ci mettono il carico da novanta consigliando di non apportare le necessarie correzioni poiché già battono molto bene. Sfortunatamente per questi ragazzi, quando a 15 anni saliranno di categoria, essi dovranno usare una mazza di legno e affrontare lanciatori che tirano più forte e con molta più esperienza di loro.
Se non impugnano la mazza correttamente, questi fattori li porteranno a fallire. Inoltre a quell’età diventa difficile intervenire poiché il ragazzo non vorrà fare un passo indietro per poi farne due/tre in avanti per migliorare. Per lui, in quel momento, il rischio di non giocare è troppo alto.
Domanda: Deve un coach intervenire a correggere l’impugnatura con un ragazzino di 8 anni anche se è il migliore battitore del suo gruppo?
Risposta: ASSOLUTAMENTE SI!
E’ un dovere improrogabile per un coach intervenire per migliorare le prestazioni dei suoi ragazzi non solo per l’immediato, ma anche per gli anni a venire.
Noi consigliamo che sin dall’inizio si debba enfatizzare sulla corretta impugnatura della mazza, non importa come innaturale possa sembrare in principio. Il risultato non deve essere visto nell’immediato indipendentemente se si lavora con il tee, con il soft toss o in batting practice. Si trarrà vantaggio anche nella coordinazione occhio/mani. E’ possibile insegnare la velocità dello swing solo se il coach lascerà libero il giocatore di sbagliare durante la fase d’insegnamento.
Un esercizio per verificare la corretta impugnatura consiste nel far sventolare a vuoto da casa base e lasciar andare la mazza. Se l’impugnatura è corretta la mazza andrà in direzione del monte, se invece e' impugnata nei palmi la mazza generalmente andrà verso la terza. L’esercizio è utile anche per chi apre troppo con il passo (step in the bucket).
Un suggerimento inerente i guantini di battuta. Probabilmente è ‘old school’ ma noi riteniamo che I guantini non dovrebbero essere usati, o se si usano, vanno utilizzati solo in partita. Senza guantini si ha un migliore e più naturale tatto con la mazza. Un giocatore che veramente vuole migliorare, farà crescere i calli alle mani. Per coloro che comunque li vogliono utilizzare, bisogna sincerarsi che vadano utilizzati nel modo corretto, devono essere stretti in modo da avere una maggiore sensibilità con la mazza. I guantini sono fatti di cuoio molto fine e quando bagnati si ristringono. Quando ciò si verifica la mazza tende a spostarsi nel palmo della mano anziché restare nelle giunture delle dita. E’ arrivato il momento di cambiare i guantini.
Come si è potuto notare sono molte le cose che possono essere insegnate per quanto concerne l’impugnatura. Quindi deve essere una priorità quando si tratta di insegnare la battuta.
Frankie Russo
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