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Battere in campo opposto

di Frankie Russo

da Baseball Excellence

Spesso sentiamo parlare di battere in campo opposto e questo è perché si tratta di una tecnica molto importante. Per essere completo, un battitore  deve essere in grado eseguire  questa tecnica. Sin dal primo giorno ai lanciatori s’insegna a lanciare una fastball bassa, all’altezza delle ginocchia e sul filo esterno. Questo perché è la zona dello strike più lontana dagli occhi del battitore. E’ il lancio più difficile da battere in linea e con potenza e quindi è un lancio che si usa spesso per andare in vantaggio nel conteggio e per eliminare i battitori.    

E’ un lancio su cui spesso si sventola a vuoto, o si batte un pop o una debole rotolante all’interbasse, quando non si tramuta persino in un doppio gioco.  Pertanto, se ai lanciatori s’insegna questa tattica, perché i coach non dedicano più tempo all’insegnamento per battere questo tipo di lancio? Forse lo faranno pure, ma è un esercizio a cui non si assiste spesso sui campi durante il batting practice. Battere in campo opposto è un esercizio che va praticato tutti i giorni, non perché rappresenta una debolezza, ma al contrario deve diventare un punto di forza.

 

Lavorare con il tee è un ottimo attrezzo per imparare a battere a tutto campo, come lo sono il soft toss e battere nella gabbia, ma battere dal vivo sul campo è il metodo migliore. Questo offre al battitore una precisa prospettiva di dove è battuta la palla e di misurare la distanza ad ogni contatto.

 

Esercizio

Riteniamo che il seguente esercizio sia ottimo per imparare a battere in campo opposto. Ma prima è opportuno seguire le varie fasi; tee, toss laterale, short toss e dal vivo. (Alla recente coach convention un istruttore USA ha fatto presente di non favorire il toss laterale poiché influisce negativamente sulla meccanica. Quindi è facoltà di ogni coach se utilizzarlo o meno, ndt).

 

Per il battitore destro: Posizionare uno schermo di fronte a casa base ad una distanza di 3/4 metri con un coach e un secchio di palle. Un altro schermo viene posizionato sul lato destro del campo a circa 6 metri da casa base e distanziato 3/4 metri dalla linea di foul. Dietro a questo schermo si posiziona l’hitting coach da dove avra' una ottima visualità. Non deve preoccuparsi di essere colpito (sperando che gli schemi siano sicuri!, ndt) in modo da poter concentrarsi sul battitore. L’obiettivo è di colpire il secondo schermo con violenza significando che la palla è stata indirizzata in campo opposto.

 

Il coach di fronte a casa base effettua il toss frontale avendo come bersaglio il bordo esterno del piatto. Il toss deve essere effettuato con fluidità e precisione mentre il battitore provvede alla potenza. In seguito, al toss si potrà imprimere una rotazione simulando uno slider o una curva. Ogni battitore avrà a disposizione 10-15 sventolate con l’intento di colpire lo schermo a destra, successivamente si può utilizzare come esercizio per la  competizione.

I più giovani troveranno non poca difficoltà all’inizio, batteranno al centro, batteranno pop e sventoleranno a vuoto. L’esercizio richiede molta concentrazione e pratica, non è un esercizio dove il battitore entra nel box per il solo fatto di farlo. L’hitting coach deve costantemente dare istruzioni e incoraggiare il battitore. All’inizio sarà difficile trovare la necessaria concentrazione ed impegnarsi ma poi diventerà tutto naturale ed è per questo che il coach deve pretendere il massimo sforzo.

 

La Tecnica

Fate posizionare il battitore sempre nella stessa posizione con il piede anteriore allineato a metà piatto. Non importa dove è tirata la palla, interna esterna o in mezzo al piatto, l’approccio è sempre lo stesso, dalla postura, al passo alla posizione. E’ il punto in cui la mazza fa  contatto con la palla che fa la differenza. Il lancio esterno dovrebbe essere colpito più profondo nella zona, quasi in corrispondenza dell’angolo posteriore del piatto.  Per battere in campo opposto è necessario stare “all’interno” della palla (giro corto, cioè gomito posteriore vicino al corpo, ndt) e battere in ritardo. In gergo si dice “gira quando la palla ti è quasi passata”.

 

Battere è una questione di tempismo e non vi è verità più evidente se non quando cominci ad insegnare questo esercizio.  Non è un concetto facile da comprendere e non è facile da applicare, perciò è un esercizio da eseguire ogni giorno. Se avete dei giocatori che hanno il difetto di aprirsi troppo con il piede anteriore (comunemente detto passo nel secchio), con questo esercizio sarà reso ancora più evidente, e conseguentemente l’esercizio serve a correggere anche questo difetto.

 

Colpire la palla dalla parte interna.

Considerato che la palla arriva molto lentamente è più facile vedere dove colpire la palla. La palla va colpita dalla parte interna e non girare la mazza intorno ad essa (giro largo, ndt). Man mano che il battitore diventa più bravo, può cominciare a cercare di colpire nella parte più centrale in modo da battere con più regolarità linee e rotolanti con più potenza  in campo opposto.

 

La mazza va girata forte senza cercare di spingere la palla in campo opposto (sarà l’angolazione della mazza ad indirizzare la palla e per questo è necessario allenare la forza dell’impugnatura, dei polsi e degli avambracci al momento del contatto, un aspetto che spesso viene sottovalutato. Polsi deboli, torsione e rotazione degli avambracci avrà come conseguenza di battere in foul anche una palla in mezzo al piatto, ndt). All’inizio sarà scoraggiante, si sbaglierà molto, vi saranno molte battute deboli e sventolate a vuoto.

 

Molti accuseranno problemi di meccanica ed altri avranno difficoltà a trovare il timing, ma bisogna insistere e allenarsi ogni giorno  Questa è una tecnica che riguarda in particolare i battitori di potenza, gli RBI men, che proseguendo nella carriera troveranno lanciatori sempre più bravi. (Tony Gwynn usava posizionare un coach dietro al piatto per effettuare i toss spostandosi in continuazione in modo da far pervenire la palla da diverse angolazioni, ma l’obiettivo era sempre di battere in campo opposto, ndt).

 

Nelle giovanili (13-16 anni) i battitori potranno incrementare di molto i loro risultati una volta che impareranno a battere in campo opposto. Bisogna insegnare loro di battere dove la palla è lanciata e di usare l’intero campo. Qualsiasi giocatore che è arrivato nelle majors ha dovuto imparare questa tecnica da giovane.  

 

La prossima volta che andate a vedere una partita di alto livello, cercate di arrivare in tempo per assistere al batting practice e noterete che i giocatori batteranno in campo opposto più che cercare di tirare la palla, e adesso sapete anche il perché.

 

Qui sotto un video di Derek Jeter

Questo è un aspetto della battuta al quale molti istruttori, anche a livello di major league,  prestano particolare attenzione quando uno dei loro giocatori va in crisi (slump).  Quando poi ritornano in forma, il più delle volte questi giocatori sostengono di essere stati più pazienti al piatto, di aver aspettato di più la palla e di aver battuto in campo opposto (un altro suggerimento per aiutare un battitore a uscire da una crisi di giornata è forzarlo a girare chiamando un batti&corri, ndt).

 

Suggerimenti:

  • Eseguite questo esercizio prima del normale batting practice.
  • Mettete tutti i battitori mancini nello stesso gruppo.
  • Posizionate due secchi all’esterno.
  • Considerata la difficoltà dell’esercizio, è necessario che il coach incoraggi sempre i propri giocatori.
  • Prestate particolare attenzione che il battitore non spinga la palla in campo opposto e che non giri in anticipo. Devono tenere la stessa meccanica eseguendo sempre lo stesso passo, cioè verso il lanciatore.
  • Non suggerite di “sventolare verso l’esterno”. Semplicemente ricordate loro che niente della sventolata o del passo cambia eccetto QUANDO la palla è colpita e l’angolazione della mazza al momento del contatto.
  • Quando eseguendo questo esercizio, può succedere che il toss sia al centro del piatto. Dite al battitore di non sventolare poiché aiuta a incrementare la disciplina al piatto.
  • Una volta che l’esercizio viene eseguita con regolarità, si può togliere lo schermo a destra in modo da poter valutare la distanza della battuta.

Il segreto consiste nel “far viaggiare la palla” il più possibile nella zona dello strike.

 

Lavorare quotidianamente sulla battuta in campo opposto è uno dei più importanti esercizi che potete fare per i vostri giocatori, per il presente e per il prosieguo della loro carriera.

 

Frankie Russo

 

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