A tutti i livelli di baseball/softball, sia l’attitudine di squadra che quella individuale hanno un ruolo importante nel raggiungere il successo; contegno, temperamento e attitudine sono elementi fondamentali. La prima cosa a cui presta attenzione uno scout professionista è il comportamento del giocatore. Che tipo è? Che ha talento già lo sa, vuole sapere se val la pena investire in quel giocatore, se ha un buon carattere, come reagisce in situazioni di stress, se ha voglia di imparare, se è intelligente, e soprattutto, se è allenabile. Quando osserviamo giocatori di major league che giocano costantemente bene anno dopo anno, bisogna capire che non dipende solo dal loro talento. Con tutte le organizzazioni per cui hanno giocato, ciò che viene maggiormente osservato sono le loro migliori attitudini, a 360 gradi. I giocatori pongono la massima fiducia nei loro istruttori fino ad arrivare ai massimi livelli. Se un giocatore non si adegua alla loro filosofia non avrà vita lunga, presto dovrà cambiare casacca. Il talento da solo non è sufficiente per una lunga stagione come quella del baseball.
TUTTO INIZIA DAL COACH – la sua filosofia e l’approccio al gioco.
Insegna nel modo giusto. Il coach deve fungere da esempio per la sua squadra. E’ lui che s’impegna molto prima di chiedere lo stesso ai suoi giocatori. Un buon coach affronta la gara con serietà. Conosce il modo corretto di giocare e lo trasmette ai suoi giocatori. Dalla parte visiva, un coach dà l’esempio:
- Indossando sempre la divisa sul campo e indossandola correttamente.
- Non mostrando le sue debolezze alla squadra (bere, fumare, ecc).
- Lavorando duro, non esistono buoni coach pigri.
- E’ sempre il primo ad arrivare sia in allenamento sia per le partite.
Si assicura che i giocatori siano sempre in buona forma. Condizionamento di potenza, esercizi di agilità, la corsa sono tutti componenti di un buon condizionamento. Essere in forma significa giocare al meglio sin dal primo inning fino all’ultimo.
Aiuta a tenere la squadra unita. Insegna ai giocatori di rispettarsi tra loro. Non devono necessariamente volersi bene, ma devono rispettarsi. Essi devono formare un gruppo, si curano del campo, fanno lo stretching e corrono insieme, viaggiano insieme e possono anche studiare insieme.
Insegna e conduce allenamenti di buon livello. E’ stato sempre detto che un buon coach è un buon insegnante. Deve sapere che se vuole ottenere il massimo dai suoi giocatori deve insegnare ogni segreto del gioco. Deve pretendere il massimo impegno durante gli allenamenti. L’impegno deve essere lo stesso, sia in allenamento che in gara. Le partite si vincono in allenamento (ved. ns/ articolo del 17/12 scorso, ndt). Anche il modo di vestire deve essere adeguato, anche in allenamento; maglia dentro i pantaloni, indossare il cappello e calzettoni in sintonia.
Parla con i giocatori dopo ogni allenamento e dopo ogni gara. Generalmente questo avviene sull’erba all’esterno lungo una linea di foul. E’ il momento migliore per analizzare cosa è andata bene e cosa no, si correggono gli errori e bisogna terminare sempre con una nota positiva. E’ anche il momento migliore per insegnare.
I coach non contestano gli arbitri dal dugout. Esistono modi migliori per discutere con l’arbitro.
FALLIMENTI
Ai giocatori va insegnato come confrontarsi e capire i fallimenti.
- A loro va detto che il gioco è basato sugli errori. Un esempio: Rod Carew è stato eliminato 7 volte su 10 eppure è nella Hall Of Fame.
- Un lanciatore può tirare il suo migliore lancio che comunque può finire oltre la recensione. Egli deve capire che a volte si può fallire anche facendo il proprio dovere .
- Far capire che esistono alcuni tipi di errore che sono inaccettabili, e sono quelli mentali. Errori fisici fanno parte del gioco ma gli errori mentali non sono tollerabili. La mancanza di impegno, la paura di competere appartengono alla stessa categoria.
Come imparare dagli errori
Insegna ai giocatori che dopo ogni fallimento si può migliorare.
- Si gioca sempre a testa alta e con concentrazione.
- La frase “Buon tentativo” non va bene, non è sufficiente tentare. Bisogna inculcare la mentalità che lo PUOI fare. E’ un misera consolazione accettare un “Buon tentativo”. Accontentarsi di questa giustificazione condurrà alla mediocrità. Specialmente nelle giovanili i coach e i genitori ne sono responsabili e pertanto è preferibile tacere.
- Bisogna mantenere un atteggiamento positivo anche dopo un errore, non lamentatevi e non abbassate la testa. La bellezza nel baseball è che ci sarà sempre un’altra volta.
"Non importa quante volte cadi, ma quante volte cadi e ti rialzi".- Vince Lombardi (uno degli allenatori di football americano più vincenti della storia, ndt)
"È un
errore presumere che gli uomini abbiano successo con il successo; molto più spesso essi ottengono il successo tramite gli insuccessi. Precetti, studi, consigli ed esempi non potrebbero mai
insegnare loro così bene come riesce a fare il fallimento.“ – Samuel Smile
(scrittore, giornalista e politico scozzese, ndt)
COMPORTAMENTO SUL CAMPO
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E’ importante non cadere nella trappola di parlare con chi usa solo criticare, ciò ci fa
perdere
la concentrazione. La migliore risposta è il silenzio, - Correre sempre in campo sia in allenamento che in gara.
- Non contestate platealmente l’arbitro. Stabilite la regola che i giocatori non devono nemmeno guardare l’arbitro dopo una chiamata. Nessun arbitro cambierà decisione se contestato dal dugout dai giocatori o dal coach. Contestare ball e strike deve essere considerato elemosinare. Il dovere del giocatore è di giocare, quello dell’arbitro è di giudicare.
- Insegnate ai giocatori a non lasciarsi andare a gesti insani dopo uno strike out, la mazza o l’elmetto non vanno buttati a terra.
- Non esaltatevi quando un avversario commette un errore. Il modo migliore di vincere la gara è con la mazza. Tutti possono commettere un errore, quindi non vi esaltate se lo commette un avversario.
- Insegnate ai genitori come comportarsi sugli spalti. Molto di quanto insegnate ai giocatori dovrebbe essere insegnato anche ai genitori.
- Infondete ai vostri giocatori un tocco di classe, insegnate loro di stare sopra le parti. Aiuta loro a capire che il baseball è una lezione di vita.
AUTODISCIPLINA E FIDUCIA NELLE VOSTRE CAPACITA’
Abbiate fiducia nelle vostre capacità, lasciate alle spalle le negatività. Eliminate frasi come “non posso – non lo farò mai – non sconfiggeremo mai quella squadra” sono frasi che limiteranno le vostre prestazioni. Pensate invece positivamente, “io posso – lo farò”, queste parole vi libereranno delle negatività e sinceramente ne vale la pena.
- Concentratevi sulle cose che volete cambiare.
- Annotate in modo semplice le frasi positive che dovranno sostituire quelle negative.
- Usate le frasi al presente: “Sono un lanciatore vincente”, “Posso battere la palla al centro”, “Posso battere in campo opposto”.
- Memorizzate questi pensieri e poi ripeteteli a voce alta. Non vergognatevi se qualcuno vi ascolta. Ci vorrà del tempo prima di ottenere dei risultati, le cose non cambiano dalla mattina alla sera. Non lasciatevi prendere dai dubbi e non arrendetevi.
I nostri dubbi sono traditori e ci fanno perdere il bene che potremmo ottenere perché abbiamo paura di tentare – William Shakespeare
Ricordate che siete ciò che pensate di essere e ciò che credete di essere.
Il baseball si gioca un lancio alla volta. Non una eliminazione o una ripresa alla volta bensì un lancio alla volta. C’è molto da insegnare. Buoni istruttori aiutano i loro giocatori a migliorare nel baseball così come nella vita.
Frankie Russo
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Domenico (giovedì, 08 marzo 2018 20:12)
Altra perla si saggezza! che ce ne fossero di coach così, i nostri figli, i nostri ragazzi ed anche quelli ormai già svezzati, avrebbero molto bisogno di tali insegnamenti, oltre che per la loro carriera sportiva, per la loro vita.
Da genitore di un ragazzo che gioca a baseball, spero che il baseball non sia come già sappiamo tutti "un'opportunità per fare denaro", bensì un'opportunità per imparare quei valori umani citati dall'amico Frankie.