Quanto segue è uno scenario che si verifica molto spesso nel baseball e softball giovanile. Corridore in terza e il ricevitore non blocca la palla che rotola fino alla rete. Il corridore è lì che aspetta istruzioni dal coach per poi correre verso casa dove viene eliminato per una frazione di secondo. Il pubblico contesta e noi come coach ce la prendiamo con l’arbitro o con il corridore che è stato troppo lento. Ma il vero responsabile chi è? Ovviamente noi stessi perché non abbiamo insegnato ai nostri giocatori come correre sulle basi. Il tempo intercorso per aspettare il segnale e la partenza della corsa si è trasformato in un out.
Dobbiamo insegnare ai nostri corridori come “leggere le palle che rimbalzano a terra”. Essi devono imparare a seguire la palla da quando esce dalla mano del lanciatore e reagire immediatamente se tocca terra. E la cosa più importante è che non dobbiamo dare nessun segnale! Sarà difficile abituarsi, ma se il corridore vuole avere più probabilità di segnare, deve essere lui a decidere se andare o non andare.
Aspettare il segnale vocale del coach potrebbe essere, e spesso lo è, troppo tardi. Bisogna insegnare loro che la responsabilità è del corridore e non del coach. Non esiste nessun segnale, né verbale o altro per un corridore di avanzare alla base successiva su palla mancata o lancio pazzo. Per avere successo deve essere il corridore a prendere la decisione.
Il coach deve sapere che ogni occasione è buona per insegnare, anche quando si è suggeritore. Ed è importante che i giovani coach facciano esperienza sia come suggeritori di prima che di terza. Nel box di suggeritore le occasioni che si presentano per insegnare sono molte, e ai ragazzi bisogna dare anche la libertà di sbagliare. All'inizio faranno degli sbagli, ma non per questo devono essere rimproverati. Dovete essere consapevoli che state costruendo una squadra intelligente con corridori aggressivi. Quando saliranno di categoria è importante che essi sappiano come prendere il vantaggio nel modo giusto.
Quando il corridore arriva in terza, il coach deve elargire consigli, come prendere vantaggio, vedere bene la distanza tra casa base e la retrostante rete e che è sua responsabilità correre se si presenta l’occasione. Il corridore in terza deve fare tre passi passeggiando quando il lanciatore è in posizione fissa, cinque se parte dalla posizione di caricamento. Dopo il vantaggio primario, i passi lo porteranno a circa 8 metri dalla base. Da questa posizione il corridore è in grado di leggere bene una palla a terra o tornare velocemente in base.
Bisogna evitare di usare parole che possono creare confusione come “Vai” o Stai”. Essere un attento osservatore aiuterà il coach a notare cose molto importanti, tipo se il ricevitore è lento a muoversi o se il lanciatore corre a coprire casa base. Queste sono cose che devono essere riferite al corridore. Avere più informazioni possibili a disposizione, e la capacità di prendere il giusto vantaggio, farà di lui un ottimo base-runner.
Frankie Russo
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