L'argomento "infortuni dei lanciatori" è senza dubbio il più dibattuto tra gli addetti ai lavori. Liquidare con "ai miei tempi non si contavano i lanci" è troppo semplicistico. Tutti dovrebbero informarsi sull'argomento e ancor di più gli interessati siano essi i lanciatori che i loro genitori in caso di giovani. Pubblichiamo oggi il contributo dell'ottimo coach Cristiano Meschini
Non è un segreto che il numero di infortuni giovanili nel baseball sia impressionante. Anche con l’introduzione del conteggio dei lanci il numero di infortuni non solo è in crescita ma rappresenta anche la maggior parte degli infortuni che poi l’atleta subirà nel proseguo della sua carriera. Moltissimo è stato scritto sull’uso esagerato dei lanciatori in età giovanile come causa principale di infortuni. Tuttavia credo che ci siano diversi altri fattori contribuenti che spesso vengono tralasciati.
Qui sotto una lista delle 9 principali fonti di infortuni.
1. infortunio precedente
Cominciamo con quella che ritengo la causa N1. La conoscenza dell’ambiente ci dice che il primo indicatore per predire un infortunio è un infortunio precedente. Un buon esempio è un lanciatore che ha avuto un problema continuo al gomito l’anno precedente o gli anni precedenti e spera che restando fermo nella off season la situazione riesca a risolversi. Di solito questa non è una soluzione per infortuni dovuti ad un uso eccessivo. Una volta che si ricomincia a lanciare il problema rinasce e voila! Un’altra stagione in panchina. Questa è anche una delle motivazioni principali per cui molti degli infortuni accadono all’inizio della stagione.
2. Povera meccanica di lancio
La domanda è: ‘stiamo davvero risolvendo il problema oppure soltanto alleviando i sintomi?’
Vi suona familiare questo scenario?
- il braccio fa male
- Il lanciatore va dal fisioterapista
- Il fisioterapista gli da 6 settimane di stop
- Il dolore smette
- Il lanciatore ricomincia a tirare
- Il braccio fa di nuovo male
Ovviamente se smettiamo di lanciare il dolore se ne va e se ricomincia una volta che si riprende a “tirare” è un chiaro segnale che c’è qualcosa di storto dal punto di vista della meccanica.
Per esempio problemi conseguenti alla parte inferiore del corpo possono causare un uso sproporzionato da parte alta dell’atleta del proprio braccio per generare più velocità. Questo può causare dolore nella spalla anteriore o il medio gomito.
Dando a questo atleta correzioni specifiche di lancio aiutandolo ad incorporare anche la parte inferiore del corpo e insegnandogli ad avere una rotazione più forte a livello di fianchi lo si può aiutare ad avere più forza atterrando dal monte.
Il risultato di questa operazione sarà un maggior utilizzo della parte inferiore durante il lancio togliendo così stress dalla spalla e dal gomito diminuendone l’utilizzo.
3. Forza inadeguata
Se il lavoro in sala pesi di qualità che è necessario per mantenere forza, mobilità e stabilità viene a mancare, verrà a mancare anche la potenza sul monte.
I lanciatori tirano più forte ad una giovane età e tanti hanno delle aspettative che non possono poi concretizzare a causa di una mancanza di forza.
Anche con bassi conteggi alcuni lanciatori non riescono a fare 40 lanci, figuriamoci 60 o 70. Questo rende il lanciatore vulnerabile ad un calo di velocità e controllo, che va peggiorando con il proseguimento della stagione. Quando un lanciatore raggiunge una certa età l’allenamento alla forza non deve essere un’opzione ne tantomeno una cosa che si pensa possa essere fatta solo durante la off season.
4. Uso esagerato quando si è giovani
Questo è probabilmente il problema più diffuso e anche quello che credo ci conduca di più negli altri motivi di infortunio che andremo ad analizzare.
Qui iniziamo a vedere quello che questi lanciatori si sono causati da soli una decina di anni fa. Conteggi di lanci eccessivi in categorie giovanili e nel baseball di high school stanno iniziando a mostrare il loro lato negativo. Siamo tutti d’accordo che il baseball debba essere parte della vita di un ragazzo, ma i nostri legamenti hanno una durata !
Quando si comincia a lanciare ad una giovane età (7-11) si vengono a creare cambiamenti strutturali permanenti nelle cartilagini del braccio, della spalla e del gomito che cambiano la cinematica dell’articolazione.
Questo processo è chiamato retroversione omerale. Mentre questo aumento in rotazione esterna permette una migliore distensione, aumenta anche il rischio di infortuni dovuti al ‘gomito della little league’ come:
- Epicondilite e frattura della cartilagine durante la sua crescita
- Cambi ossei nella testa omerale
- Calcificazione del legamento ulnare laterale e acromion (parte della scapola)
Moltissimi atleti si fanno del male da soli da ragazzi e neanche se ne accorgono. Per questo fare diversi sport e tenere sempre d’occhio il numero di lanci è fondamentale in giovane età.
5. Riposo inadeguato tra una partita e l’altra
“La stanchezza è il nemico dell’apprendimento motorio” (Nick Winkelman)
Dopo ogni performance sul monte ci può essere una perdita fino a 10 gradi di rotazione interna gleno-omerale, perdita in mobilità a livello di anche e stabilità alle caviglie, solo per citarne alcuni.
È inutile dirlo che se non si ha una buona manutenzione e un riposo adeguato tra una partita e l’altra si rischia una perdita nella totale mobilità. Questo non solo compromette i movimenti ma aumenta anche il rischio di infortunio.
Nota: spesso non c’è un sintomo scatenante ma se si sa dove guardare, la fatica può presentarsi in diverse forme come problemi meccanici sul monte (passo più corto, poca flessione del tronco o rilascio della palla alta e dal lato del braccio). Qui sotto c’è una tabella fantastica per capire a che punto siete voi.
6. Mancanza di mobilità/stabilità
Noi dobbiamo aiutare il corpo ad avere posizioni più atletiche durante il caricamento attraverso esercizi di mobilità.
La mobilità è ‘l’abilità di muoversi liberamente e di assumere una determinata posizione’ e può essere qualcosa che si perde piuttosto velocemente. Infatti molti atleti non si rendono conto di aver perso mobilità finché non si infortunano. Se metti insieme una perdita di mobilità a livello di spalla e di anche insieme alla violenza del movimento del lancio hai la ricetta per un disastro.
D’altro canto non tutti gli atleti hanno bisogno di lavoro di mobilità estensivo.
Quelli con raggio di movimento articolare eccessivo necessitano di più stabilità per raggiungere posizioni più atletiche.
Per questi atleti del foam rolling, lavoro per la stabilità della scapola e un po’ di forza è quello che serve.
7. Periodo di pausa insufficiente
Voglio spendere un po' di tempo in più su questo punto perché è vicino a me.
Ci sono molte ragioni per cui una pausa di 10-12 settimane è necessaria, scrivo qui alcune delle maggiori:
- Date una pausa alla distensione: i lanciatori dovrebbero intenzionalmente perdere qualche grado di rotazione esterna ogni off-season, gli permette di migliorare la propria stabilità nella parte anteriore della spalla e riguadagnare un po’ di rotazione interna che è necessaria.
- Permette di avere tempo per esercizi di resistenza alle cuffie di rotazione. Esercizi di resistenza manuali sono la cosa migliore per migliorare la forza delle cuffie di rotazione. Noi li includiamo quando possibile durante gli allenamenti di tutto l’anno. Questo permette di enfatizzare la forza eccentrica. Le bande elastiche sono okay, ma non si avvicinano in quanto a potenza. Lavoro sulla forza delle cuffie e della stabilità scapolare insieme alla mobilità devono essere inclusi in tutti i programmi di lavoro nella off-season. Lanciare tutto l’anno senza pausa è controproducente rispetto a tutte quelle qualità che abbiamo speso tanto tempo a migliorare. Questo è problematico specialmente in età giovanile essendo più deboli e non sviluppati a livello scheletrico.
Per questo parliamo di una pausa di 10-12 settimane. Sicuramente sarete più ‘arrugginiti’ all’inizio ma poi ‘capirete’ quando il programma si fa più intenso.
8. Insufficiente intensificazione durante la pre-season
A Volte fare troppo poco di una cosa utile può diventare pericoloso. Molti giocatori più vecchi e con più esperienza -specialmente quelli che hanno firmato con scuole cercano di risparmiarsi e ricominciano a lanciare più in là e intensificano più lentamente. I giocatori passano da una off-season tranquilla a una intensa sessione di lancio in troppo poco tempo. Nel nordest (degli Stati Uniti) questo ti punisce spesso dato che la stagione inizia con 40°F (4°C). È un lavoraccio. Se sei un lanciatore e non conosci la Legge di Davis, dovresti sapere invece che:
“I legamenti come tutti i tessuti morbidi quando sottoposti anche ad uno stress moderato, se quello stress è continuativo si allungheranno; al contrario quando i legamenti sono per un buon tempo rilassati si accorceranno gradualmente fino a raggiungere la stessa relazione con l’osso al quale sono uniti che avevano all’inizio.
In sostanza, intensificate con cura.
9. Programmi di forza creati male
Anche questa è vicina a me.
La maggior parte dei programmi di forza nel baseball includono:
- Nessun sollevamento peso pesante oppure
- Lo stesso tipo di allenamento della squadra di football che è eccessivo dall’altra parte
Ho letto una bellissima citazione di Eric Cressey che dice “i giocatori di baseball dovrebbero essere spinti al massimo delle proprie possibilità finché l’esercizio è pertinente” sono d’accordo al 100%.
Avere un compito fatto con cura è essenziale per avere programmi individuali tanto quanto insegnare ai giocatori a muoversi bene perché l’ultima cosa che vogliamo è che diventino "molto bravi a muoversi molto male".
In aggiunta, i programmi dovrebbero corrispondere al periodo della stagione che si sta affrontando ed evitare sollevamenti olimpici (pesanti sulle spalle e polsi). Non “caricare” le spalle instabili aiuterà a lungo andare e ridurrà fatica e dolore ai legamenti quando si è in palestra.
Infortuni continuano ad aumentare nonostante la grande attenzione che ci viene messa nel cercare di evitarli. Per questo ho creato questa lista che chiamo la dottrina del lanciatore:
- Evitare uso eccessivo in giovane età (7-14)
- Migliorare la forza totale
- Migliorare mobilità/stabilità durante tutto l’anno
- Mantenere un ottimale livello di peso
- Identificare e correggere meccaniche di lancio scorrette
- Dormire sufficientemente
- Avere minimo 10 settimane di stop durante la off season
- Avere un programma curato in pre-season
- Evitare di giocare tutto l’anno
- Avere una dieta curata
Cristiano Meschini
Questo articolo è stato tratto da insidePitch e scritto da Nunzio Signore, responsabile e operatore di Rockland Pitching Performance, autore del libro Pitchers Arm Care e Co-Director of the Pitching Lab. Ha parlato in clinic come Be the Best e Inside Baseball, oltre a laurearsi in discipline scientifiche presso scuole come Springfield College, Cortland University e Montclair State. Nunzio è anche uno specialista di miglioramento delle prestazioni certificato attraverso la National Academy of Sports Medicine, è certificato nella schermata del movimento funzionale e ha lavorato con Cressey Sports Performance e Mike Boyle (Olympic Hockey su ghiaccio maschile, Boston Red Sox).
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