Tratto da baseballexcellence
La scivolata è una tecnica che non sempre viene insegnata nel modo corretto e a livello giovanile spesso è limitata a un corri&fuggi. Non è una tecnica naturale e richiede molta pratica per l’apprendimento. E’ importante superarre la paura di scivolare. La paura di farsi male è uno dei motivi che rende un corridore timoroso e che finisce per causare l’infortunio anziché prevenirlo. Gli esercizi per la scivolata vanno eseguiti a velocità naturale, rallentare la corsa rende il giocatore più esposto a infortunio. Non si deve saltare, non si deve cadere e non si deve rallentare.
Scivolata a gamba piegata anche definita la “Figura del 4”.
In sostanza scivolare è una caduta controllata. Semplicemente bisogna correre e andare giù in seduta atterrando con una gamba piegata sotto l’altra. Scendere lateralmente sul polpaccio e sul tendine del ginocchio, non sulle natiche e andare diretti verso la base. Le mani vanno tenute in alto per evitare infortuni.
La gamba che guida (quella sopra) deve essere leggermente flessa e portata verso la base con la punta del piede verso l’alto. Questa è la gamba che fa contatto per prima con la base.
Le mani devono essere in alto e piegate all’indietro senza strisciare sul terreno.
Anche la testa deve essere sollevata con lo sguardo verso la base.
La gamba tesa (sopra) e quella piegata (a contatto con il terreno) devono formare la figura del 4.
Alcuni coach insegnano a scivolare indifferentemente su una gamba o l’altra, Baseball Excellence consiglia di scivolare con la gamba sinistra piegata (gamba dx stesa e corpo rivolto verso il campo interno, ndt). Questa tecnica permette al corridore di dirigersi più velocemente verso la base successiva in caso di scivolata “pop-up”.
Scivolare sulla gamba destra piegata (gamba sx estesa e corpo rivolto verso il campo esterno, ndt) costringe il corridore a dover saltare sopra la base in caso di pop-up per proseguire impiegando più tempo per avanzare. E' anche vero però che in questo ultimo caso (gamba destra piegata) il corpo e la testa sono rivolti verso il campo esterno permettendo al corridore di meglio seguire l’azione recuperando così quel lasso di tempo impiegato per superare la base.
Personalmente ritengo ci siano vantaggi in entrambi i casi, e in definitiva è il corridore che si deve sentire a suo agio scivolando su una gamba o sull’altra, ndt]
Succede spesso di vedere i giovani scivolare con le mani basse sui fianchi o con la testa piegata eccessivamente all’indietro. Queste tecniche sono l’anticamera degli infortuni specialmente salendo di categoria quando si incrementa la velocità e ogni tecnica sbagliata aumenta le possibilità di infortuni.
Scivolata Pop-Up.
E’ simile alla scivolata a gamba piegata, solo che il corridore scivola più tardi e più aggressivamente fermandosi improvvisamente piantando il piede della gamba superiore sul sacchetto e spingendo verso l'alto sul polpaccio della gamba piegata immediatamente dopo l'atterraggio. Tenendo la testa alta durante la corsa e in scivolata aiuta il corridore a meglio controllare l’azione e favorire il pop-up che può tornare utile in caso di proseguimento.
Scivolata testa in avanti.
Veramente la si dovrebbe definire “mani in avanti”. Si corre a tutta velocità, si inclina il busto in avanti e si effettua il tuffo atterrando sul palmo delle mani (palmi giù, dita su). I polsi e il petto sostengono il peso della caduta. La spinta per la scivolata può essere effettuata indifferentemente con qualsiasi piede. La spinta iniziale non deve essere verso l’alto ma orizzontale al terreno. Puntare le dita dei piedi nel terreno per frenare la scivolata.
Questa tecnica è più veloce rispetto al tecnica della gamba piegata poiché la spinta della parte superiore del corpo è già proiettata in avanti. Sconsigliamo vivamente questa tecnica quando si scivola a casa base o in seconda per interrompere un doppio gioco, le possibilità di infortuni sono all’ordine del giorno. Lo dovete assolutamente proibire ai vostri ragazzi.
Nella LL non è ammessa la scivolata testa in avanti eccetto per il rientro in base. Dall’età di 13 anni e su tuttavia, questa tecnica è permessa e va insegnata. Tornerà utile anche per la fase difensiva poiché i giovani imparano a tuffarsi per fermare rotolanti e prendere le volate.
Scivolata ad uncino.
E’ una tecnica che si usa toccando la base più tardi e di lato alla base superandola nel tentativo di evitare una toccata.
Si usa generalmente quando la palla arriva sulla base prima del corridore o in contemporanea. Il corridore aggancerà il sacchetto con la punta del piede mentre il corpo si allontana dalla toccata.
Si inizia come per la scivolata a gamba piegata e nell’approssimarsi al sacchetto la gamba tesa si alza permettendo al piede della gamba piegata di agganciare la base. Non rotolare la parte superiore del corpo che altrimenti vi farà andare oltre la base.
Backdoor Slide.
Questa è una scivolata che si usa quando la palla è già nel guanto del difensore. Si effettua una scivolata a gamba piegata lontana dalla base e si tenta di toccare il sacchetto con la mano.
Se il difensore commette l’errore di cercare di toccare la mano, ritiratela, ruotate il corpo e cercate di toccare la base con l’altra mano. Questo è un tentativo da ultima spiaggia.
Nel tentativo di interrompere un doppio gioco si scivola aggressivamente verso la base con la tecnica della gamba piegata. In queste situazioni non è permesso al corridore di scivolare lateralmente al sacchetto per evitare di interferire o scontrarsi con il difensore. Questa è una regola che vale anche a livello professionistico. Cercate di tenere la gamba tesa più bassa del ginocchio del difensore.
E’ possibile usare la tecnica testa in avanti nel tentativo di rubare la seconda o la terza.
Quando si scivola a casa base è consigliabile usare la tecnica a gamba piegata, scivolare tardi e aggressivo.
Considerato che stiamo insegnando ai giovani come vincere la paura, bisogna insegnare la giusta tecnica e fare in modo che l’allenamento sia reso il più facile possibile. Non è consigliabile esercitarsi sulla terra rossa. Aiutate a vincere la paura, non insegnate la paura!
Diversi e divertenti sono gli esercizi. Si può posizionare sul campo esterno un grosso cartone per attutire l’impatto creando un atterraggio ancora più soffice sul’erba. Oppure far scivolare su un telone di plastica che viene bagnato in continuazione.
Per i più grandi si può far scivolare direttamente sull’erba bagnata. L’importante è che in ogni caso i ragazzi non abbiano le scarpe ma che facciano gli esercizi a piedi nudi.
La scivolata è parte integrante del saper correre bene sulle basi e spesso potrà far la differenza tra salvo e out, vittoria o sconfitta.
Frankie Russo
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