Erano in programma tre gare dove una squadra o vinceva o andava a casa, ebbene, si sono salvati solo i Dodgers. I White Sox si sono arresi davanti ai forti Houston Astros che per il 5° anno consecutivo disputeranno le Champion Series e troveranno sul loro cammino i Boston Red Sox, una rivincita del 2018. Vanno a casa anche i Milwaukee Brewers che hanno trovato sulla loro strada gli Atlanta Braves il cui monte di lancio ha saputo gestire al meglio l’attacco degli avversari. Nella terza gara i Dodgers hanno forzato i Giants a Gara 5.
ASTROS @ WHITE SOX
Gli Astros hanno tutte le intenzioni di chiudere la serie in Chicago che permetterà loro di programmare al meglio la rotazione oltre ad offrire un paio di giorni di riposo in più. Con questo scopo Dusty Baker manda sul monte il suo asso Lance McCuller mentre Tony LaRussa si affida al mancino Carlos Rondon. Nel 2° inning Gavin Sheets porta Chicago in vantaggio con un HR. Da lì a poco per gli Astros McCormick deve sostituire l’esterno centro Meyers causa infortunio che mette in forse la sua presenza per la prossima serie. I White Sox sembrano aver fatto i compiti e sono più disciplinati al piatto evitando di sventolare lanci fuori la zona. Ma tutto ciò non è sufficiente contro una forte compagine come gli Astros che nel 3° prendono le misure su Rondon, si portano in vantaggio 2-1 decretando la fine gara del partente di Chicago. Nel 4° Houston continua la carica e segna altri tre punti portandosi sul 5-1. Con un tale vantaggio Baker pensa bene di risparmiare McCuller e i successivi 5 rilievi concedono solo 2 valide ai battitori di Chicago che sembrano aver già alzato bandiera bianca.
Al contrario gli Astros non tolgono il piede dal pedale e continuano a battere valide. A fine gara saranno ben 14, i punti finali saranno 10 oltre a 4 basi rubate come per mandare un messaggio a Chicago e mettere a tacere le polemiche facendo intendere che gli Houston Astros non sono solo quelli del “signal stealing”.
Michael Brantley ha una striscia di 16 gare con valide, gli Astros hanno battuto 37 valide nella serie e sono la migliore squadra offensiva nelle majors, i Red Sox sono 4^.
Con i White Sox ormai con le spalle al muro, lo stadio si riaccende solo quando Jose Abreu viene colpito dal lancio (22 volte è successo nella RS). Tony LaRussa trova il modo di guadagnarsi lo stipendio dibattendo con l’umpire e chiedendo l’espulsione di Graveman. Per grazia ricevuta gli è permesso di proseguire oltre misura nella contestazione senza che venga espulso. Sono scene che si vedono sempre meno dall’introduzione del replay ma rappresenta sempre un divertimento per il pubblico.
Bisogna anche dare merito agli appassionati di Chicago di essere rimasti fino alla fine per salutare i loro beniamini nonostante l’uscita di scena. Il risultato finale è 10-1 e per i White Sox è la fine della stagione. Gli Astros continueranno il loro cammino incontrando i Red Sox di Boston nella ALCS con Gara 1 in programma venerdì prossimo alle 2 di notte.
BREWERS @ BRAVES
Come per gli Astros, nemmeno i Braves hanno intenzione di tornare a Milwaukee per Gara 5 e così, con soli 3 giorni di riposo, Brian Snitker manda sul monte il suo asso Charlie Morton chiedendo un minimo di 4 riprese.
Lo scopo è anche quello di tenere dormienti le mazze dei Brewers che hanno fortemente deluso nella serie con una MB di 176, OBP 242, OPS 484, segnando 2 punti, subendo 33 strike out lasciando 16 corridori in posizione punto.
Altre variazioni per i Braves sono l’inserimento nel lineup di Joc Pederson dopo i 2 HR da PH, lo spostamento in alto di Riley e lo spostamento di Dansy Swuanson a leadoff in sostituzione di Jorge Soler risultato positivo al test Covid 19.
Per Milwaukee fa il suo debutto nei playoff il rookie Eric Lauer che nella seconda metà ha lanciato molto bene. Già nella 2^ ripresa aI Braves si presenta l’occasione di segnare con 2 corridori in base e 1 eliminato. Il problema è che il corridore in 2^ è Adam Duvall che già si era messo in evidenza per errori sulle basi. Su una volata corta a sinistra Duvall sprinta verso casa con Cristian Yelich che effettua una facile presa e lo raddoppia in seconda per il DP.
La gara viaggia su binari tranquilli quando improvvisamente si risveglia l’attacco di Milwaukee. Morton, con 60 lanci a carico, dà segni di stanchezza. Con due corridori in base Narvaez batte valida per l’1-0 che decreta la fine gara di Morton sostituito da Jesse Chavez che non può evitare il secondo punto.
Nella parte bassa i Braves portano il punteggio in parità ma non senza alcune contestazioni. Viene contestato un balk non chiamato che probabilmente c’era.
Poi c’è una rocambolesca presa in foul dove la palla balza fuori dal guanto del ricevitore ma viene recuperata dal 3B portatosi nelle vicinanze. Gli umpire decretano per l’out ma i video mostrano che la palla aveva toccato terra. Adesso mi chiedo: Se è stato introdotto il replay per ridurre gli errori al minimo, perché per alcune azioni si adotta e per altre no?
A cominciare dal 4° inizia la girandola di sostituzioni e spostamenti, tutto mentre i Brewers passano in vantaggio 4-2 con un HR del 1B Rowdy Tellez. Ashby non riesce a mantenere il vantaggio quando riempie le basi con valida, base su ball e colpito seguite da 2 valide che riportano il risultato sul 4-4.
Ormai la gara è nelle braccia dei due bullpen, i 5 rilievi di Atlanta permetteranno a un solo Brewer di raggiungere la base. Dopo Ashby, Counsell utilizzerà il partente Woodruf prima di passare la palla nell’8° a Josh Hader, tra i migliori closer nelle majors. Hader elimina i primi due battitori con strikeout ma contro Freddy Freeman lascia una palla troppo centrale che finisce in tribuna per il definitivo 5-4.
E’ stata una serie molto combattuta dove, eccetto le due riprese centrali di oggi, le gare sono state dominate dal monte di lancio e dalle due difese. I Brewers vano a casa dopo uno straordinario campionato dominando la NL Central. I Braves si preparano per trasferirsi in California in attesa di conoscere l’avversario che sarà la vincente tra Giants e Dodgers.
GIANTS @ DODGERS
In un’altra gara dove o vinci o vai a casa entrambi i manager sono in vena di cambiamenti. Gabe Kapler sposta in avanti Brandon Crawford seguito da Buster Posey e Kris Bryant. Inserisce più battitori mancini cercando si alternarli il più possibile. Per Bryant si stratta della 4^ posizione in 4 gare.
Sul monte i Giants si presentano con Anthony DeSclafani. Roberts sposta in avanti Trea Turner e Wily Smith rispettivamente 3° e 4° abbassando alla 6^ e 7^ posizione Justin Turner e Cody Bellinger che torna a schierarsi in 1B.
Rientra nel lineup anche un altro mancino Gavin Lux all’esterno centro. Con soli 3 giorni di riposo Walker Buehler chiede ed ottiene di essere il partente in Gara 4. I Dodgers non hanno nessuna intenzione di tornare a casa e aggrediscono subito DeSclafani e dopo solo 6 lanci i Dodgers hanno battuto 2 valide e segnato un punto.
Da segnalare che nel 2° inning la valida di Kris Bryant interrompe la striscia di 19 eliminazioni consecutive realizzate da Los Angeles, infatti l’ultima valida è stata l’HR di Longoria.
DeSclafani affronta ancora 5 battitori nel 2°, concede 3 valide e 1 punto quando viene sostituito da Jose Alvarez che chiude la ripresa prima di essere sostituito a sua volta ad inizio 3° da Kevin Castro.
Castro dura solo per 3 battitori mettendo due in base per ball. J. Garcia concede ancora una base su ball riempiendo le basi e le cose potevano andare molto peggio se non fosse per una presa in acrobazia con spalle al muro di LaMonte Wade.
Nonostante il dominio dei Dodgers e il punteggio di 5-1, i Giants sono ancora in gara ma Gabe Kapler ha un gran da fare per gestire i suoi rilievi. Dopo Garcia si alterneranno ancora Leone, Rogers, Littell e McGee.
San Francisco mette corridori in base ma non riesce a segnare se non nell’8° con due battute in diamante precedute da un doppio di Crawford. Los Angeles arrotonda il vantaggio con un HR da due punti di Wily Smith.
Risultato finale di 7-2 per i Dodgers che è stata l’unica squadra ad arrivare a Gara 5 che si disputerà all’Oracle Park di San Francisco alle h. 3:07 di venerdì notte, e questa volta non ci saranno sopravvissuti.
Frankie Russo
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