WHAT A GAME! WHAT A SERIES!
Siamo ancora a Gara 2, forse troppo presto per valutare, ma è probabile che abbiamo assistito a una delle gare più entusiasmanti di questi playoff. Cinque vittorie con walk-off e i Dodgers sono stati coinvolti in tre di queste, i Braves in due. Ora, è sempre un gioco divertente per gli appassionati muovere critiche ai manager specialmente quando avvengono, come troppo spesso accade, il giorno dopo. Ma in passato si sono verificati episodi che hanno dettato quali sono le regole da seguire in certe circostanze, ma evidentemente Dave Roberts ha memoria corta. Ma procediamo con ordine. Per i Braves queste Champion Series sono la rivincita di quelle dello scorso anno e si presentano con una squadra più compatta rispetto al 2020 anche se, come detto in più occasioni, il trio degli esterni è stato reinventato diverse volte durante il campionato. Oltre ai soliti Freeman, Albeis e d’Arnaud, Brian Snitker può contare per il monte di lancio su Charlie Morton e un migliorato Ian Anderson senza dimenticare le stelle nascenti Max Freid, lanciatore, e il candidato MVP, Austin Riley che già si è messo in evidenza in Gara 1 pareggiando il punteggio nel 4° e battendo a casa il punto della vittoria nel 9° inning.
Per i Dodgers pare sia finita la strategia dei rilievi, o almeno così sembrerebbe, visto che per Gara 2 Max Scherzer riceve la chiamata per la sua 4^ apparizione in 6 giorni. Justin Turner è fuori dal lineup per un dolore al collo e viene sostituito da Gavin Lux che si schiera all’esterno centro con spostamento di Chris Taylor in terza base. Per i Braves Ian Anderson fa la sua 2^ apparizione in 7 giorni e la 6^ nella postseason. Brian Snitker conferma il lineup vincente in Gara 1.
I Dodgers non hanno mai perso una gara dopo una sconfitta e son ben consci che il tallone di Achille di Anderson è il primo inning e lo aggrediscono subito.
Mookie Betts batte valida e Corey Seager con un HR da 2 punti porta Los Angeles in vantaggio. Pur concedendo successivamente 2 BB, Anderson esce dalla ripresa senza ulteriori danni. La media di lanci nella prima ripresa è di 21, Anderson ne ha fatti già 28 di cui 15 ball anche se dal dugout di Atlanta arrivano un gran vociare per alcune chiamate a casa. Anche se la prestazione è andata via via migliorando, Anderson non metterà i piedi nel box di battuta sostituito dal PH Johan Camargo.
Lato Dodgers curiosa la visita sul monte da parte di Will Smith e del pitching coach Mark Prior come per suggerire a Scherzer come affrontare il nuovo battitore. Per la seconda volta in questi playoff, Scherzer pare non gradire la visita facendo intendere che ha giocato per 7 anni contro i Braves e che conosce molto bene i giocatori. Infatti super Max lo mette kappa.
Con l’inizio della 4^ ripresa, contrariamente a quanto programmato, la gara diventa dei rilievi. Per i Braves si alterneranno 7 rilievi dopo Anderson mentre per i Dodgers la saga è solo rimandata al 5°. Dopo aver eliminato Ozzie Albeis, Austin Riley si guadagna la BB e Joc Pederson si ricorda di essere stato un Dodger lo scorso anno e punisce i suoi ex compagnai con un HR che porta il punteggio in parità.
Dal 5° si verifica un alternarsi di lanciatori e battitori impressionante per un totale di 8 lanciatori per i Braves, 7 per i Dodgers con totale utilizzo di tutti i giocatori in panchina. Questo esasperato utilizzo di rilievi da parte di Roberts potrebbe finire per far pagare il dazio alla sua squadra considerato il grande utilizzo in Gara 1 a differenza di Snitker che di rilievi il giorno prima ne ha fatto ricorso a soli 3.
Con 2 out, Betts, arrivato per BB ruba la seconda. Il mancino Mintor dà la base intenzionale a Will Smith per affrontare il mancino Gavin Lux. La strategia funziona e Lux è eliminato al volo. Swuanson apre la parte bassa del 5° con una valida, il PH Arcia è eliminato al piatto e con soli 79 lanci, ma con solo due giorni di riposo, Scherzer è rimosso dalla gara sostituito dal mancino Alex Vesia che deve affrontare i due mancini nel lineup atlantino, Rosario e Freeman. Freddy Freeman, dopo aver battuto l’HR contro Milwaukee e che ha decretato il passaggio alle CS, subisce il 7° SO consecutivo.
Il 6° per i Dodgers inizia con Chris Taylor che arriva in base per ball e ruba la seconda. Jacob Webb, subentrato a Minter, ottiene due eliminazioni e nel box di battuta entra il PH mancino Matt Beaty al posto del lanciatore Vesia. Snitker risponde sostituendo il lanciatore destro Webb con il mancino Tyler Matzek. Roberts richiama in panchina Beaty e manda nel box il futuro Hall Of Famer Albert Pujols, vittima di uno SO e fine inning.
Le ruote continuano a girare nel 7°. Il leadoff Mookie Betts arriva per ball e sullo SO di Seager ruba la seconda. Finisce SO anche Trea Turner. Con un mancino a seguire Will Smith, Matzek concede la base intenzionale a Smith per affrontare il mancino Gavin Lux. Roberts corre ai ripari sostituendo Lux con Justin Turner.
La risposta di Snitker non si fa attendere procedendo con un “double switch” (doppio cambio). Dentro il destro Luke Jackson che sostituisce Matzek sul monte ma prende il posto nel lineup di Adam Duvall che viene a sua volta sostituito all’esterno centro da Guillermo Heredia che prende il posto di Matzek nel lineup ritardando in questo modo il turno in battuta del lanciatore.
Per i meno informati, questa strategia, molto in uso nella NL ed uno dei motivi per cui non vogliono il DH, deve essere comunicata contemporaneamente all’umpire di casa base. Ora, il manager può attuare tutte le strategie di questo mondo, ma ad eseguirle sono sempre i giocatori ed in momenti molto spesso cruciali. Infatti, Luke Johnson riempie le basi colpendo Turner. Chris Taylor batte doppio portando a casa due punti per il 4-2. Nel box è il turno del mancino Cody Bellinger, ancora una base intenzionale riempie le basi per AJ Pollock che però chiude la ripresa andando kappa. A seguito di queste sostituzioni si verificano anche diversi cambi interni che non staremo qui a elencare.
Ancora cambi sul monte nell’8° per i Braves con Jackson che viene sostituito da Chris Martin il quale chiude l’inning 1-2-3. Roberts aveva pianificato il mancino Julio Urias come partente per Gara 4, ma l’utilizzo di troppi rilievi lo costringe all’utilizzo del 25enne messicano anche perché i primi due battitori per i Braves sono Rosario e Freeman, ma è un disastro.
E’ il solito Rosario che batte la sua terza valida della giornata seguito dall’eliminazione di Freddy Freeman. Ozzie Albeis batte una valida a destra che viene raccolta da Souza mentre Rosario sprinta intorno alle basi, e anche su segnalazione dell’aggressivo coach di terza Ron Washington, si invola verso casa. Il tiro di Souza è perfetto ma non in tempo per evitare il punto del 4-3.
I Dodgers richiedono il replay ma il punto rimane. Sul successivo lancio di Urias, Austin Riley non perde tempo e batte un doppio che supera Betts al centro che porta a casa Albeis per il 4-4.
Si arriva così al 9° e Snitker manda sul monte il suo closer Will Smith che chiude con una volata e due SO. Roberts aveva Kenley Jansen a riscaldare nel bullpen ma poi decide di mandare fuori Brisdar Graterol, probabilmente con la speranza di arrivare al 10° in vantaggio per poi usare il suo closer.
L’inning si apre con una valida di d’Aranud, sostituito da PR Cristian Pache che però viene eliminato su tentativo di smorzata non riuscito da Swuanson. La palla è raccolta dal lanciatore che effettua un tiro non preciso in seconda che solo l’abilità di Seager evita che manchi l’eliminazione e arrivi all’esterno.
Dopo la seconda eliminazione, Roberts decide che è arrivato il momento di Jansen che deve affrontare Rosario. L’esterno dei Braves conclude la giornata con la sua 4^ valida su 5 turni con la palla che passa sotto il guanto di Seager, viene raccolta da Betts che tira preciso a casa. Anche in questa situazione Washington prende il rischio di mandare Swuanson a casa che segna il punto del definitivo 5-4.
I Braves ora conducono la serie 2-0 già sapendo che dopo la trasferta a Los Angeles eventuali altre gare necessarie saranno giocate in quel di Atlanta.
Ora andiamo ad analizzare alcune decisioni di Dave Roberts (Dodgers) che non voglio dire siano sbagliate, ma senza nessuna contro prova e se prese diversamente, forse avrebbero potuto portare a migliori risultati (il condizionale è di rigore).
Max Scherzer è un cavallo di razza, non si tirerà indietro ed è stato molto utilizzato in questa ultima settimana. Forse si è affidato troppo sulla sua resistenza pensando che potesse andare profondo in Gara 2. Con questo in mente, forse si è fatto un utilizzo esagerato del bullpen anche tenuto conto delle dure sfide contro i Giants.
Altra scelta più opinabile è quella di utilizzare Graterol nel 9° al posto di Jansen. Nel mondo del baseball vige un detto: “Mai perdere con i migliori in panchina”. Non bisogna tornare molto indietro nella storia per verificare che altri manager hanno voluto prendere questo rischio e hanno pagato di persona per aver perso lasciando il loro closer in panchina il loro closer che poi generalmente risulta essere il migliore dei rilievi.
Restano ancora 5 gare da disputare e quindi nulla è definitivamente perso per i Dodgers anche se la strada è in salita, ma è probabile che ora i sonni di Roberts siano meno sereni pensando a come gestire un bullpen abbastanza tassato.
Stasera al Fenway Park con inizio alle 2:08 italiane, si disputerà Gara 3 della ALCS dove gli Astros affronteranno i Red Sox con la serie in parità 1-1. A vedersela sul monte di lancio saranno Eduardo Rodriguez per Boston e Josè Urquidy per Houston.
Frankie Russo
Sotto il condensato della gara
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