tratto da myproactivept.com
Saremo ripetitivi. Riporteremo cose già dette e ridette, ma riteniamo che di questo settore non si conosce mai abbastanza ed è sempre bene ed utile tornare sull’argomento. Può essere molto semplice evitare infortuni ai giovani lanciatori. In questo articolo specialisti della medicina sportiva ci danno dei consigli in merito. Esistono istruzioni ben precise per prevenire gli infortuni. La prima è di non esagerare. Secondo, giocatori, genitori e coach devono lavorare in sintonia per tenere sotto controllo il numero di lanci che un lanciatore tira in allenamento, in gara, in una settimana, e in una stagione. Il numero massimo di lanci varia a secondo dell’età del lanciatore. Si preferisce tener conto del numero dei lanci per inning e non numero di inning lanciati. Un giovane lanciatore può effettuare anche 45 lanci in un singolo inning. In questi casi lo stress sul braccio equivale a 75 lanci effettuati in una gara con una media di 15 lanci per inning.
Il vero problema consiste nel numero di lanci ad alta intensità che un lanciatore effettua. La stessa importanza del numero di lanci consiste nel tempo che si concede al braccio per riposare. Il tempo di riposo aiuta a recuperare dai lievi dolori e riparare i danni a seguito di microtraumi. Ai giovani va insegnato di segnalare immediatamente eventuali dolori al braccio, al gomito o alla spalla e non di nasconderli.
Quando un giovane riesce anche a tirare a 85mph e oltre, le parti strutturali del braccio non sono in grado di sopportare lo stress, ed è per questo che la durata del tempo di riposo deve essere predeterminata.
Per esempio, ai giocatori del settore giovanile dai 16 anni in giù dovrebbero essere concessi almeno tre giorni di riposo dopo avere eseguito 61 e più lanci. Anche le lesioni minori richiedono un necessario tempo di riposo per recuperare.
Preparatori atletici e coach devono aiutare i giovani ad apprendere la corretta tecnica. Studi relativi alle analisi motorie dimostrano come una meccanica non corretta aumenta la coppia di rotazione e lo sforzo sulla spalla e sul gomito.
Vi sono lanci che creano più problemi di altri. Per esempio i lanci come curve e slider, quando tirati incorrettamente, aumentano dal 50 all’85% il rischio di dolori al braccio e di infortuni.
Durante la preseason, e durante la pausa tra un campionato e l’altro, la cosiddetta offseason, è essenziale pianificare un programma di esercizi di potenziamento e di condizionamento in modo da ridurre il rischio di infortuni al braccio di lancio. E’ consigliabile anche un programma di fitness/riabilitazione che sostituisca il programma di pesi per coloro che li devono evitare. Questo è estremamente importante per i ragazzi con una struttura scheletrica ancora fragile.
Il programma può essere immaginato come una piramide dove in basso è rappresentata la parte più voluminosa. Il programma inizia con la forma fisica che prevede stabilità, flessibilità e una equilibrata postura. Non si passa alla fase successiva fino a quando l’atleta non ha dimostrato di aver assunto in pieno la prima fase. Tutto questo per prevenire infortuni alle giunture passando poi al livello successivo.
Nel secondo livello si passa alla pliometria, allenamento tipico del pallavolista. La pliometria si riferisce a un tipo di esercizio finalizzato a produrre velocità, a potenziare i movimenti e ad aumentare le funzioni del sistema nervoso. Da qui l’atleta è pronto per un lavoro più duro allo scopo di migliorare la velocità e la potenza con l’utilizzo di pesi e pratica di sovraccarico e sottocarico nel lavoro di formazione. Andando avanti, queste attività intensificheranno la velocità.
Attraverso il condizionamento piramidale, si riesce ad allenare tutti i gruppi muscolari in modo uniforme, particolarmente utile per il bilanciamento muscolare per i giovani lanciatori.
L’atto di lanciare richiede la coordinazione di molti muscoli che devono lavorare in perfetto sincronismo. Problemi possono sorgere se anche un solo muscolo è affaticato o sovra caricato.
I giovani lanciatori che vanno in superallenamento sono soggetti allo sviluppo di condizionamento definito SICK: Sovraccarico e fatica comportano mal posizionamento scapolare - prominenza del bordo mediale Inferiore - impingement coracoideo - discinesia scapolare. Tutti questi elementi associati alla SICK comportano una alterata posizione e movimento della scapola che è una parte cruciale nel complesso movimento della fase di lancio.
Un altro comune infortunio, conseguenza di una errata meccanica, è la “sindrome del braccio morto”. Il giocatore esegue una limitata rotazione della spalla con affaticamento che comporta un problema di controllo. La capsula posteriore della spalla si restringe e non è più in grado di proteggere appieno il braccio.
E’ possibile per i giovani lanciatori evitare infortuni e/o tornare a giocare abbastanza presto dopo un infortunio seguendo le indicazioni dell’organizzazione della Little League. Tenere sotto controllo il numero e tipo di lanci, disporre del giusto tempo di riposo, ed evitare il super allenamento sono tutti suggerimenti utili per rimanere in salute. La stessa importanza riveste il programma di condizionamento.
Frankie Russo
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