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I nuovi coach della battuta

 

di Frankie Russo

Articolo tratto da totallytigers.com

Non esiste al mondo cosa più facile che dare la colpa all’hitting coach se la squadra non batte. E’ ormai voce comune che il ruolo dell’hitting è quello più a rischio e più difficile da conservare. Nelle majors mediamente un hitting coach non dura oltre i due anni. Solo due squadre hanno conservato il posto per 5 anni, e solo 6 squadre, Astros, Blue Jays, Braves, Dodgers, Rays e Giants, hanno avuto lo stesso hitting coach per più di due anni. Basta guardare le statistiche. In un anno, dal 2021 al 2022, 17 delle 30 squadre hanno cambiato il loro hitting coach. Nel 2023 10 squadre hanno cambiato il loro istruttore di battuta.  Perché si cambia così di frequente? Come per tutte le domande le risposte sono molteplici.

Il baseball è cambiato di molto. Le approfondite analisi ora giocano un ruolo fondamentale e i loro studi devono essere applicati, ma nello stesso tempo la dirigenza richiede ai coach di raggiungere un sempre più alto livello di insegnamento. Ai pitching coach ora vengono messe a disposizione un ammontare infinito di nozioni nei confronti degli avversari offrendo suggerimenti per come affrontare i battitori lanciando sugli angoli e/o cambiando velocità. Il modo di preparazione alla gara è sviluppato drasticamente. Si è creata una situazione di sopravvivenza, o ti adatti o sei fuori.    

Ma è pur vero che i pitcher sono diventati molto più bravi sia per come è aumentata la velocità di lancio, sia per quanto hanno esteso il loro repertorio. 

 

Ormai tutte le società hanno creato il loro laboratorio per lanciatori abbracciando il programma del P.I.T.C.H. Lab che non è altro che l’acronimo di "Pitching, Instruction, Training, Conditioning and Healthcare". Il P.I.T.C.H Lab è dedicato ad analizzare i movimenti dei lanciatori. Con il P.I.T.C.H Lab si susseguono una serie di valutazioni dei movimentI per identificare quelli inefficienti e che potenzialmente possono causare infortuni.

 

Per iniziare il pitcher lancia una sessione di bullpen indossando dei sensori a 4D Motion che permette di scomporre la sequenza cinetica del lanciatore che sarebbe l’ordine dei movimenti con cui il suo corpo si muove per lanciare la palla. Identificare una sequenza errata aiuta il lanciatore ad aggiustare la sua meccanica fino a divenire più efficace sia per la location che per la velocità.

 

Il terzo aspetto del P.I.T.C.H. LAB è che, con il sostegno del sistema analitico Rapsodo, si riesce a misurare in tempo reale la qualità del movimento della palla consentendo una immediata correzione. Gli infortuni ai lanciatori sono diventati epidemici; poter identificarne le cause e le disfunzioni può portare ad una diminuzione degli stessi e migliorare le loro prestazioni.  

 

Con questa tecnologia a disposizione le società pretendono che i lanciatori migliorino. La biomeccanica viene utilizzata per correggere la meccanica e aumentare la velocità. Tutto questo ha portato al punto in cui i lanciatori lanciano più breaking ball e la media di velocità nel 2022 è stata di 94mph.  Ed è anche il motivo per cui si dice che lanciare è controllabile ma la battuta è una reazione. Tutto ciò ci porta alla conclusione che anche il mestiere del pitching coach è diventato notoriamente più impegnativo. 

Ed è anche il motivo per cui molte squadre ora hanno tre hitting coach, tutti con diverse specializzazioni e con esperienza nelle analitiche e biomeccaniche. Solo gli hitting coach di nuova generazione riescono a sopravvivere. Potendone disporre di tre ci fa capire quante informazioni devono passare ai loro giocatori, in sintesi il lavoro è pressoché triplicato.

 

Il loro compito è di contrastare il dominio dei lanciatori, quindi ora si concentrano su vari aspetti della battuta e dell’anatomia dello swing invece che insegnare semplicemente la meccanica.

 

Ironicamente, coloro che oggi hanno maggiore successo come hitting coach, sono coloro che non hanno mai giocato professionalmente, essi sono specializzati in scienze motorie e sono anche molto più giovani, l’età media è scesa da 53 a 42 anni. Quest’anno, 19 dei nuovi coach sono compresi tra 30 ai 40 anni. 

 

Cos’altro è cambiato? I giocatori, oltre ai coach di squadra, ora si rivolgono anche a istruttori privati dai quali attingere maggiori informazioni. Questi istruttori di battuta privati sono oltretutto consigliati dalle società stesse! 

 

Nonostante tutti questi cambiamenti, battere una palla da baseball resta una corsa in salita nelle majors. La media di punti segnati nella scorsa stagione ha continuato a decrescere fino a 4,26 punti per gara con una media di 8,16 valide per gara. 

 

Ma come in tutte le cose, i miglioramenti non saranno immediati. Ci vuole del tempo per ogni hitting coach per conoscere e capire ogni battitore. I dati devono essere raccolti e studiati. I video mostrano ogni piccolo difetto dello swing e il movimento del corpo viene monitorato e studiato. I coach devono lavorare in sintonia con i loro giocatori e correggere la meccanica. Il miglioramento non sarà mai lineare, ci saranno momenti di crisi, ci saranno alti e bassi. I coach devono anche imparare a come insegnare ai propri battitori e come motivarli per farli cambiare e questi cambiamenti potranno avvenire solo con l’impegno e il duro lavoro. 

 

In conclusione abbiamo certamente capito una cosa. Non licenziate il vostro hitting coach dopo solo un anno di lavoro. 

 

Frankie Russo

 

Nella foto sopra Michael Brdar (27 anni) il nuovo hitting coach dei Tigers di Detroit proveniente dai Padres (2022)  - Laurea in economia e comunicazione, Brdar cinque anni fa giocava shortstop per l'University of Michigan e tre anni fa era coach volontario nella University of San Diego e lo scorso anno l'esordio in MLB con i Padres. 

  

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