Articolo tratto da MLB.com
Questa è una storia straordinaria, le gesta di Spottwood Pooles sono sconosciute ai più principalmente perché ha cominciato a giocare nel 1909, ancora prima che nella Negro League si cominciasse a tracciare le statistiche che poi avvenne nel 1920. Le gesta dei giocatori afro-americani cominciarono ad essere tramandate ai posteri negli anni 30 e 40 quando, all’epoca, molti dei pionieri della Negro League erano già passati a miglior vita. Ma come John Donaldson e Cannonball Dick Redding, Poles fu una legenda. Poles giocò per varie squadre come i Philadelphia Giants, i New York Lincoln Giants e Atlantic City. Seppure resta difficile trovare degli score ufficiali, Poles è conosciuto per essere stato un ottimo battitore la cui media battuta dovrebbe essere tra 300 e 400. John Holway, noto ricercatore di SABR, sostiene che Poles abbia battuto 440 nel 1911, 364 nel 1912 e un incredibile 487 nel 1914. La sua bravura in battuta non si limitava solo contro lanciatori della Negro League ma anche contro lanciatori della Major League in occasione di gare di rappresentanza. Poles affrontò questi ultimi per 41 volte realizzando 25 valide pari a una MB di 610 e tra questi lanciatori alcuni sono oggi nella HOF.
Ma la sua bravura non era limitata semplicemente alla battuta, la sua velocità non era da meno. Il più veloce della Negro League all’epoca era Cool Papa Bell, forse il più veloce in tutta la storia del baseball. Per avere un'idea, la legenda ci narra che Bell veniva colpito dalle sue stesse battute mentre scivolava in seconda. Vien da sé, che se uno è paragonato a Bell, deve essere veramente veloce, e Poles lo era. Bell però ha iniziato la carriera 12 anni dopo Poles, quindi si è avuto modo di tracciare le sue statistiche.
Purtroppo non vi sono molti aneddoti sulla velocità di Poles se non per il fatto che una volta corse i 100 metri in meno di 10 secondi. Spesso, però, veniva definito come il Ty Cobb negro, ai giorni più recenti si potrebbe paragonare a un Ichiro Suzuki o Lou Brock (BOTR 14-9-20).
Poles non giocò nel 1918 quando scelse di partire militare nella Prima Guerra Mondiale, e lo fece nonostante il Governo Statunitense rifiutasse di arruolare gli uomini di colore.
Così, come altre migliaia di afro-afroamericani, Poles si arruolò nella 369^ Fanteria della Francia meglio conosciuti come gli "Harlem Fighters". A Poles furono riconosciute 5 onorificenze per aver combattuto in un reggimento che spese il maggior numero di giorni in prima linea perdendo più soldati rispetto a qualsiasi altro alleato.
Quindi la storia di Poles va ben oltre il solo baseball, questi soldati di colore andarono a combattere per una nazione che non combatteva per loro, ma vollero dimostrare che anche essi erano americani. Per questo è giusto che il personaggio di Spot Poles deve essere conosciuto ai posteri.
Terminata la guerra, Poles tornò a fare ciò che aveva sempre fatto, colpire una palla da baseball. Nel 1919 realizzò una MB di 294, 333 nel 1920, 304 nel 1921 e 368 nel 1922. Si ritirò dal baseball agonistico a fine 1923, non perché non poteva più battere, ma si era stancato delle lunghe trasferte in treno caricandosi di borse e borsoni.
Poles merita di entrare nella HOF ma questo potrà avvenire solo nel dicembre 2031 quando si riunirà la Commissione Epocale. John McGraw, 17 anni da giocatore nelle majors (1891-1907) e 33 anni da manager (1899-1932) con 2.763 vittorie, disse che Poles sarebbe stato uno dei 4 giocatori che avrebbe voluto con lui se solo le regole dell’epoca glielo avessero consentito.
Poles, umile eroe di guerra e uno dei più grandi esterni del suo periodo, aveva una semplice risposta quando gli veniva chiesto il motivo per cui non avesse mai giocato nelle majors: “Forse il vecchio Poles è nato troppo presto e non ha avuto mai l’opportunità”.
Frankie Russo
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marco modena (giovedì, 09 marzo 2023 00:38)
grazie