Leggi la 1^ stagione 2022
Anche quest’anno ho deciso che saremmo andati in Corsica a fare le vacanze ed anche quest’anno siamo su quest’Isola affascinante e bellissima, che vi consiglio. E dopo un po’ di tempo che non ci sentiamo, eccomi qua a raccontarvi un po’ di baseball visto da un’altra angolazione, la mia, e questa volta appunto vacanziera e … corsa. Dovete sapere infatti che nel Palazzo del Governatore di Bastia, dove fino al ‘700 si sono avvicendati i Governatori genovesi e adesso c’è il Museo di Bastia, in questi giorni e fino al 23 dicembre c’è una mostra molto bella dedicata al periodo bellico vissuto in Corsica dal ’39 al ’45. In pratica vi è la ricostruzione di quegli anni iniziati con le idee irredentiste filoitaliane e terminato con l’adesione convinta alla Francia del Generale De Gaulle, anche se la toponomastica, le case, i viottoli e i cognomi delle persone tradiscono un’origine genovese ed italica che dà da pensare …
Comunque sia i corsi, sono corsi e quando gli americani arrivarono in Corsica, come si racconta nella mostra di cui vi parlavo, vi portarono il latte condensato, le bibite gassate e naturalmente il baseball e qui volevo arrivare.
Nel curare i cimeli esposti, tra le gamelle e le divise delle prime truppe alleate che liberarono l’isola e che in verità provenivano dal Marocco (e delle cui “prodezze” un bellissimo ritratto ne diede Sophia Loren nel film “La Ciociara”), Sylvain Gregori, ossia il Direttore del Museo di Bastia, ha inserito anche una mezza mazza da baseball, una mazza spaccata e un trofeo vinto da una squadra di soldati americani arrangiata durante una competizione improvvisata in quel di Ghisonaccia a metà tra Bastia e Bonifacio.
Ghisonaccia fu infatti uno dei principali campi della US Force durante l’ultimo conflitto mondiale e tra i soldati si giocava a baseball.
E il baseball significava l’arrivo di novità sportive e culturali statunitensi, pur se, osserva Gregori, non ebbe quell’eco favorevole tra la gioventù corsa, con l’unica eccezione di una squadra di ragazzi che proprio a Ghisonaccia si formò tra i locali, che impararono le basi del gioco dai soldati americani.
Tanto che non solo a Ghisonaccia, ma anche a Migliacciaru che è una frazione dell’entroterra corso, il baseball si affermò tra i ragazzi, almeno, almeno, scrive Gregori, fino alla fine della Seconda Guerra mondiale e quindi fino al 1945.
Il Trofeo è ricavato da un bossolo d’artiglieria con sopra incise delle frasi a ricordo di questo torneo così particolare ed è stato ritrovato nel foyer della stazione di Ghisonaccia, dimenticato chissà da chi e chissà con quale rimpianto.
Così come in Italia il baseball arrivava, con i soldati americani, in posti dove si gioca ancora, come a Nettuno, anche in Francia o per meglio dire in Corsica arrivava questo sport che comunque sia ha lasciato tracce di sé e chissà forse qualche ricordo tra gli ex ragazzi e ormai grandi vecchi di Ghisonaccia.
Ma forse Gregori non è ben informato: l’anno scorso, infatti, vi proposi un tour sportivo in quel della Corsica, dove avreste trovato squadre amatoriali a Bastia, con i Bulldogs e quindi ad Aleria dove giocano i Pastori, i Filanci di Alata e gli Imperatori di Ajaccio, quindi del baseball sull’isola ce ne è ancora un bel po’ e meno male!
E allora Go baseball … corso!
Allegra Giuffredi
Scrivi commento
franco ludovisi (lunedì, 31 luglio 2023 09:16)
Brava Allegra. Bel racconto che si legge con piacere tutto di un fiato. Ciao e buone vacanze: