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La regola 20/80 di Vittorio Pareto applicata al baseball giovanile

 

di Frankie Russo

tratto da  Youth Baseball Edge

La regola dell’80/20 può cambiare totalmente il vostro modo di organizzare gli allenamenti. E’ una regola adatta al baseball giovanile e ci insegna come può trasformare il nostro modo di preparare gli allenamenti. Una delle nostre principali recriminazioni è che il tempo per gli allenamenti è sempre molto limitato. Pertanto, è necessario che impariamo a gestire il tempo con saggezza. Dobbiamo chiederci se ciò che facciamo in allenamento rispecchia in pieno ciò che succede in gran parte della partita. Altrimenti è arrivato il momento di rivedere i nostri piani e porre fine alle cattive abitudini. Tutti i coach insegnano la stessa cosa: la battuta, il lancio, ricevere, difesa, il tiro e correre sulle basi. Ma i migliori coach fanno ciò che in effetti interessa di più e lo fanno nel modo migliore. Ma prima di arrivare a spiegare cos’è la regola 80/20, esaminiamo ciò che abbiamo fatto fino ad oggi.

L’attuale panorama

Molto spesso i coach delle giovanili sono abitudinari o superstiziosi. In definitiva, noi coach spesso non ci chiediamo perché facciamo certe cose, le facciamo e basta. Forse perché abbiamo sempre fatto così, forse perché la squadra vince e non riteniamo sia il caso di cambiare. O forse pensiamo che siccome abbiamo avuto successo in passato, ciò che facciamo è tutto corretto.

 

Per questo motivo è una fortuna che coloro che sono coinvolti nella tecnologia non la pensino alla stessa maniera. Provate ad immaginare se la tecnologia si fosse fermata alla radio, saremmo rimasti ancora per anni con l’orecchio attaccato alla radio. Non avremmo avuto la possibilità di vedere la partite in TV, prima in bianco e nero e poi in alta definizione. Perché creare la televisione a colori se già c’era in bianco e nero? Per fortuna la tecnologia non si è fermata a ciò che si è fatto in passato e meno male che l’abitudine non fa parte della tecnologia. Quindi, perché i coach devono essere vincolati alle vecchie abitudini? Considerato che è nostro dovere lavorare per migliorare i ragazzi, è tassativo che costantemente cerchiamo di migliorare prima noi stessi. 

 

COS’E’ LA REGOLA 80/20 IDEATA DA VITTORIO PARETO? (Economista, sociologo e ingegnere italiano (1848  1923)

La regola 80/20 si fonda sul principio che l’80% dei risultati dipendono dal 20% delle cause. E’ un principio che si riscontra in una vasta gamma di argomenti come:

L’80% della ricchezza dipende dal 20% del popolo (economia);

L’80% dei blocchi dei software dipende dal 20% dei virus (programmazione);

L’80% delle grosse vendite dipende dal 20% dei clienti (affari);

L’80% della propria produzione giornaliera dipende dal 20% del proprio lavoro (gestione del tempo).

E lo stesso vale se invertiamo le percentuali, cioè il 20% delle cause produce l’80% dei risultati.

[Va precisato che il Principio di Pareto non si applica per i fondamentali. Una volta acquisiti i fondamentali, allora si passa allo studio della relazione tra causa/effetto].

 

Qui il problema è che molte persone pensano che tutte le cause producono gli stessi effetti quando invece non è vero. Vi sono cause che producono maggiori effetti rispetto ad altre. Questo significa che vanno priorizzate le cause che producono maggiori effetti.

 

Per esempio, se riducendo la quantità di pasta nella vostra dieta provoca più riduzione del peso rispetto alla ginnastica giornaliera, allora sarebbe cosa saggia ridurre i carboidrati invece di insistere a lungo nella ginnastica. Ciò non significa eliminare la ginnastica, significa semplicemente concentrarsi su ciò che produce migliori risultati. 

 

Come la regola 80/20 influisce sul baseball giovanile

Il concetto è molto semplice: l’80% dei risultati dipende dal 20% delle capacità.

Le principali capacità nel baseball giovanile consistano in:

  • Lanciare
  • Battere
  • Ricevere
  • Tirare
  • Raccogliere rimbalzanti
  • Prese di palle al volo
  • Prese di tiri
  • Corsa sulle basi
  • Intelligenza difensiva
  • Smorzare

Di queste tecniche, quelle che costituiscono l’80% dei risultati sono il lancio, la battuta e il ruolo del ricevitore. 

 

Vale anche per il Tee ball? No. Nel Tee Ball s’insegna ai bambini i principi del gioco, quindi le tecniche vanno insegnate in modo parametrico. Per questo, come detto, la regola 80/20 non si applica sui fondamentali ed è il motivo per cui non si applica quando si sta imparando a leggere, a scrivere o quando si comincia a studiare la matematica. 

 

Quando lancia il coach

Cosa succede quando è il Coach che lancia? In questa fase molti ragazzi stanno imparando ancora i principi del gioco, ecco perché è importante insegnare in maniera parallela tutte le tecniche. Ma per i ragazzi che hanno uno spiccato senso di apprendimento, si potrà notare come la regola 80/20 prenda spazio con naturalezza, trattandosi della tecnica da cui ha inizio ogni azione: la battuta.

In questa fase, infatti, non sono coinvolte tutte le tecniche sopra menzionate, ma solo alcune:

  • la battuta
  • la difesa
  • la corsa sulle basi
  • il tiro
  • la presa

Di tutte queste tecniche, una sola è presente in ogni azione, la battuta appunto. Sia sulle rimbalzanti che sulle palle al volo, la difesa è chiamata in gioco molto spesso, ma non su ogni azione considerato che esiste anche lo strike out.

 

Ciò che è unico nel baseball, è che teoricamente puoi giocare una gara intera senza mai raccogliere una palla, mai correre sulle basi, o fare un tiro o prendere un tiro. Ma tutti devono andare a battere e con questo non vogliamo dire che battere è la sola cosa importante quando lancia il coach, ma per i ragazzi che sono nella fase di apprendimento, l’80% di ciò che succede in campo dipende dalla battuta. Il rimanente 20% dipende dalla difesa, prendere la palla, tirare la palla e correre sulle basi. 

 

Quando lanciano i ragazzi

Per questa fase di gioco intendiamo: 1) sia la fase in cui i ragazzi cominciano a lanciare che; 2) la fase in cui i ragazzi più grandi si adeguano a tutte le regole. Restano in vigore le stesse regole di quando lancia il coach, ma subentra il principio dell’80/20 dove ora l’80% è composto dalla battuta e dal lancio che a sua volta coinvolge anche il ruolo del ricevitore. Il restante 20% è composto dalla difesa, dal tiro e dalla corsa sulle basi.

 

Il concetto è valido anche per il baseball giovanile più avanzato dove la palla viene messa in gioco più spesso. In questo caso molti coach ritengono che sia basilare insegnare la difesa, ma la regola 80/20 ci suggerisce esattamente il contrario. Infatti, l’80% di ciò che succede in campo è il confronto tra battitore e lanciatore, quindi, invece di enfatizzare sulla difesa per combattere le capacità di battuta, il coach dovrebbe concentrarsi più sul lancio per combattere la battuta.

 

Se si riesce a migliorare il settore del lancio in modo che i battitori potranno si mettere la palla in gioco, ma più frequentemente rimbalzanti in diamante, questo eviterà di spendere tanto tempo per praticare la difesa permettendo al coach di enfatizzare gli esercizi sulla battuta, sul lancio e sul ruolo del ricevitore. 

 

Come la regola 80/20 può migliorare gli allenamenti del baseball giovanile

L’esempio del baseball più avanzato è una dimostrazione di come la regola 80/20 può cambiare i vostri allenamenti. Tornando al discorso del coach abitudinario, è facile intuire il motivo per cui la maggior parte dei coach insegna tutti gli aspetti equamente, è perché vogliamo che i nostri ragazzi siano più versatili. Ed è anche il motivo per cui si suggerisce ai ragazzi di praticare anche altri sport, ed è un intento nobile. Tuttavia, quando si parla di baseball, molta dell’azione si riduce a un piccolo cerchio di fattori: battere, lanciare e il ruolo del ricevitore. Non è una coincidenza che la battuta e il lancio siano le due tecniche che richiedono un insieme preciso di meccanismi complicati a cui dedicare molto tempo prima di essere assimilati. Le altre tecniche, corsa sulle basi, tirare, smorzare e anche la difesa, sono senza dubbio più facili da imparare. Eppure l’allenamento di un’ora e mezza è quasi sempre lo stesso: 

10 minuti riscaldamento;

10 minuti di palleggi;

10 minuti esercizi di tiro;

10 minuti raccolta di rimbalzanti;

10 minuti esercizi di meccanica di battuta;

10 minuti soft toss;

30 minuti partitella. 

 

In pratica, stiamo dedicando circa il 22% dell’allenamento (20 dei 90 minuti) in battuta e/o lancio, cioè di quei fattori che più realisticamente avvengono in campo. Il rimanente 80% del tempo è dedicato al 20% di ciò che in effetti avviene in partita.

 

Un programma più utile invece potrebbe essere: 

10 minuti di riscaldamento; 

10 minuti dedicati alle diverse impugnature con il ricevitore che si esercita sui blocchi; 

10 minuti lavorando sul controllo della zona dello strike e i ricevitori lavorano sul framing; 

10 minuti meccanica di lancio ed esercizi con ricevitore; 

10 minuti meccanica di battuta con tee; 

10 minuti soft toss; 

10 minuti BP; 

10 minuti difesa; 

10 minuti corsa sulle basi. 

 

Con questo format si dedicano 60 dei 90 minuti su quei fattori che influiscono all’80% dei risultati in partita. I restanti 30 minuti devono essere sempre spesi per la corsa sulle basi, sulla difesa e su qualsiasi altro specifico aspetto di cui si ritiene opportuno. 

 

In conclusione la regola 80/20 nel baseball giovanile ci aiuta a concentrarci sugli aspetti più frequenti del gioco e aiutare i ragazzi a crescere. 

 

Frankie Russo

 

 

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