ASTROS @ TWINS - GARA 3
La serie era in parità 1-1 e non era facile per gli Astros affrontare i Twins che in Houston hanno interrotto una serie di 12 vittorie consecutive dei Campioni in carica. I Twins potevano contare su un superlativo Carlos Correa che si era mostrato il vero trascinatore in questi playoff battendo 8x15 (533), 3 doppi, 4 RBI e 2x2 con RISP. Minnesota non aveva segnato molto, ma quando lo ha fatto, Correa è stato sempre parte dell’azione. Sul monte i Twins potranno contare su Sony Gray che ha avuto una buona stagione con un record di 8-8 solo perché la squadra non lo ha supportato con molti punti. La sua arma migliore è lo sweeper oltre ad aver concesso pochi HR ed essere tra i primi nell’AL per PGL, Opp. OPS e Opp. AVG.
Il problema è che gli avversari sono gli Houston Astros, e se c’è una squadra che sa tirare fuori il meglio di se nei momenti difficili, questi sono proprio gli Astros, e molto spesso lo fanno proprio in trasferta. Dusty Baker si affida a Cristian Javier che lo scoro anno è stato impeccabile nella postseason. In Gara 3 della LCS ha lanciato 5,1 inning, 1 H, 0 ER, 5 SO e 3 BB. In gara 4 delle WS 6 IP, 0 H, 9 SO, 2 BB. Jose Altuve, in dubbio la sua presenza fino all’ultimo, dopo aver battuto un HR come leadoff in gara 1, e arrivato in base con un drag bunt come leadoff in gara 2, in gara 3 si presenta con una valida a sinistra, ed è solo l’inizio.
Gli Astros sono subito aggressivi contro Gray che riesce a lasciare Bregman al piatto, ma Alvarez, incontenibile, batte un doppio a destra poi cambiato in errore del prima base, seguito da una valida di Kyle Tucker che porta a casa Altuve per l’1-0. Jose Abreu mette un punto esclamativo con un HR da 3 punti. Cinque battitori, 3 valide, un errore e il punteggio è di 4-0.
I Twins sembrano in grado di rispondere riempiendo le basi con un out, ma Javier chiude con due strikeout sui pericolosi Royce Lewis e Carlos Correa.
La gara viaggia abbastanza tranquilla fino al 5° quando si sveglia anche Alex Bregman che con un HR in apertura porta il punteggio sul 5-0. Un doppio di Alvarez e la BB a Tucker decretano la fine gara di Gray che si conclude con 4 IP, 5 R, 1 BB e 6 SO. Subentra Emilio Pagan che elima i successivi tre avversari. Nel 6° è ancora Bregman che porta a casa il punto del 6-0 dopo che Jeremy Pena era arrivato in base per BB.
La parte bassa della ripresa vede entrare Hunter Brown al posto di Javier la cui prestazione termina con 5 IP, 1 H, 0 R, 5 BB, 9 SO portando a 16,1 le riprese lanciate nella postseason senza punti. Contro Brown i Twins cancellano lo zero dal tabellone con W. Castro che batte valida dopo una BB di Matt Wallner e una valida di Correa. Con due corridori in base, Ryan Jeffers batte in DP che chiude la ripresa.
Gli Astros non si fermano. Nel 9° Alvarez batte un solo HR per il 7-1, Tucker arriva per BB e Abreu batte il suo 2° HR della serata fissando il risultato finale sul 9-1. Houston è a un passo dal conquistare la sua settima presenza consecutiva alle Champion Series.
Ciò che fa degli Astros una squadra così difficile da affrontare è la loro esperienza, nessuna situazione sembra metterli in difficoltà. E’ una squadra costruita per la postseason trovando sempre l’uomo della provvidenza sia che egli sia Altuve, o Bregman, o Alvarez o il nuovo arrivato Abreu.
Non sarà facile per i Twins, ma va tenuto presente che hanno già interrotto una striscia negativa di 18 sconfitte nei PO, quindi la speranza è l’ultima a morire. E Baldelli pone le speranze nelle mani di Joe Ryan che ha visto un buon inizio di stagione tanto da far parte dell’AS Team per poi avere una deludente seconda metà di stagione.
A suo favore comunque resta il fatto che ha ottenuto 197 SO e ha concesso solo 2 HR in 10 prestazioni da aprile a giugno. Dusty Baker invece consegnerà la palla a Josè Urquida che non è stato brillante nel 2023 anche perché fermo tre mesi causa infortunio alla spalla. Ma l’esperienza può tornare in suo favore avendo partecipato a 4 postseason con gli Astros accumulando tre vittorie con un PGL di 3,72 concedendo 15 punti in 36,1 in 12 gare.
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ORIOLES @ RANGERS - GARA 3
Vincere 101 gare nella RS significa poco o niente quando si arriva ai Playoff così come significa poco o niente non aver subito uno sweep da un anno e mezzo. In questa serie contro i Rangers niente ha girato nel verso giusto per gli Orioles. Il monte di lancio non è sembrato all’altezza con i lanciatori dando l’impressione di essere intimoriti dal micidiale lineup dei Rangers. Trovarsi troppo spesso indietro nel conteggio si tramuta spesso in molti corridori in base che significa concedere troppi punti, il tutto guida al fallimento.
Non è stato sufficiente nemmeno il talentuoso roster di giovani prospetti scesi in campo con tanto entusiasmo ma che fanno ben sperare per il futuro facendo di Baltimore una delle squadre da tenere sotto il mirino. Ma come già detto, il monte di lancio di Baltimore deve far meglio, è principalmente sulla fastball che devono avere più controllo per preparare i lanci secondari. Il partente Dean Kremer sa che deve essere perfetto, è una gara da vincere o tornare a casa, ma come vedremo, la sua prestazione non dura molto.
Lo sweep subito contro i Mariners nell’ultima serie della RS non faceva sperare nulla di buono per i playoff. Ma nella Wild Card i Rangers hanno fatto tutto un boccone dei favoriti Tampa Bay Rays in casa loro e dopo qualche tentennamento in attacco in gara 1 contro Baltimore, è esploso l’attacco con un perentorio 11-8 con 11 punti, 11 basi su ball e 11 valide. I Rangers tornavano a giocare in casa dopo tre settimane consci che una vittoria significava partecipare di nuovo alle LCS dopo 12 anni.
I Rangers fanno affidamento su Nathan Eovaldi che li ha guidati per tutto il campionato e reduce da 6 inning lanciati contro i Rays concedendo una sola valida, forte anche del suo letale sweeper. Dopo aver vinto le World Series con i Dodgers, Corey Seager ha firmato un contratto decennale con i Rangers intenzionato a ripetere l’esperienza con la sua nuova squadra, e lo sta mostrando battendo 14x21 in questi playoff. Dopo aver stabilito il record per la MLB con 5 BB in una sola gara di PO, Seager apre le marcature con un solo HR.
Il destino di Kremer e degli Orioles è segnato però nella seconda metà del 2° principalmente per l’incredibile turno in battuta di Nathaniel Lowe il quale, dopo essere stato in svantaggio nel conteggio 0-2, costringe Kremer a 15 lanci prima di essere eliminato su volata a sinistra. Ma la stressante sfida ha le sue conseguenze su Kremer. La successione dei seguenti battitori è: valida, PO, doppio, IBB, doppio, HR che decreta la fine gara di Kremer sul 6-0 avendo lanciato solo 1,2 riprese, 7 H, 6 R, 1 B, 0 SO, 2 HR.
La prematura uscita di Kremer conferma la difficoltà dei lanciatori di Baltimore di chiudere sui battitori con 2 strike, situazioni verificatesi troppo spesso nel corso della serie. Le prestazioni dei tre partenti sono innegabilmente poco confortanti: Gara 1 = 4,2, Gara 2 = 1,2, Gara 3 = 1,2 che può essere solo parzialmente giustificato dal forte lineup di Texas.
Nel 5° gli Orioles mettono un punto sul tabellone ma Eovaldi è in pieno controllo della gara. Non contento di essere stato l’artefice del big inning nel 2°, Lowe vuole far parte della festa e batte un solo HR per il definitivo 7-1. Eovaldi lancia nel 7° terminando la sua prestazione dopo 5 H, 1 R, 0 BB con 7 SO. La sconfitta segna la fine della corsa per Baltimore che però è sulla buona strada per una squadra vincente nel prossimo futuro da costruire intorno ai giovani prospetti.
Per i Rangers invece è la conferma di un'ottima campagna acquisti effettuata in questi due anni da parte del GM Chris Young che ha saputo portare ad Arlington free agent di qualità quali appunto Seager, Semien, Eovaldi e Jacob deGrom (attualmente infortunato) oltre alla crescita dei giovani locali Josh Jung, Leody Tavares e Evan Carter (6x14 nei PO). Ma nonostante l’arrivo dei big free agent, tutto questo non sarebbe stato possibile senza la guida del manager Bruce Bochy vincitore di tre World Series con i Giants e unico a portare tre squadre alle LCS.
I Rangers potrebbero già conoscere questa notte l’avversario per la prossima serie in caso di vittoria di Houston, altrimenti tutto è rimandato a gara 5 in programma il giorno 13.
Frankie Russo
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Michele (mercoledì, 11 ottobre 2023 18:34)
Cosa dire... è tutto così semplice bello difficile ed affascinante...