NLCS GARA # 6 DIAMONDBACKS @ PHILLIES
Delle quattro squadre ancora in gioco Philadelphia è l’unica che sa che se perde avrà ancora il diritto di disputare Gara 7. E si trova nel moneto giusto e al posto giusto giocando in casa dove in questa PS sono 6-0. Poi ha sul monte Aaron Nola che in questi PO è 3-0 in 18,2 inning lanciati con 2 BB e 19 SO.
Arizona sta avendo delle buone prestazioni da parte di Marte, Moreno e Thomas ma non basta, al gruppo si devono unire Walker e Carroll se vogliono continuare il loro cammino. E Carroll deve essere più aggressivo sulle basi, fino ad ora stando in prima ha guardato 38 lanci senza tentare una rubata, inconsueto per lui dopo aver rubato 54 basi nella RS.
Ma il baseball è imprevedibile e lo ripeto, non vince la squadra migliore ma chi gioca meglio, e il partente dei D-backs Merrill Kelly è stato semplicemente fantastico lanciando 5 inning concedendo un solo punto.
Dopo che Kelly ha lasciato due corridori in base nel 1°, i D-backs segnano tre punti nel secondo. Aaron Nola sembra un altro lanciatore quando mette i primi 4 corridori in base. Tommy Pham interrompe la striscia negativa con un HR dopo essere stato lasciato in panchina in Gara 5. Gurriel Jr lo imita subito dopo per il 2-0. Nola concede la base a Thomas che segna sul doppio di Longoria e a metà ripresa Arizona è in vantaggio 3-0.
I Phillies rispondono con doppio di Realmuto e una valida di Marsh a destra per il 3-1. Sulla battuta di Marsh, Carroll ha la pretesa di eliminare Realmuto a casa con un tiro che salta completamente l’uomo di taglio, ma così facendo non fa altro che permettere a Marsh di raggiungere la seconda. Meno male che Kelly c’è riuscendo a lasciare altri due corridori in base.
Per due riprese Nola dà l’impressione di essersi ripreso eliminando i sei battitoi affrontati ma nel 5° si fa vivo Carroll con una valida e segna sul triplo di Marte. Il 4° punto di Arizona comporta la sostituzione di Nola che termina la sua prestazione con 4,1 IP, 6 H, 4 R, 2 BB, 4 SO e 2 HR. Mentre Lorenzen chiude senza altri danni, Kelly lancia un perfetto 5° eliminando Schwarber, Turner e Harper, ivi incluso 2 SO sul primo e sul terzo.
Nel 6° subentra Thompson a Kelly la cui linea è di 5 IP, 3 H, 1 R, 3 BB, 8 SO.
Nel settimo Arizona arrotonda il punteggio con una valida di Perdomo che ruba la seconda e segna su valida dell’onnipresente Ketel Marte. E’ la sua 25^ valida nelle ultime 15 gare. La gara praticamente finisce qui con gli Arizona Diamondbacks che hanno conquistato il diritto di disputare Gara 7 delle NLCS.
Per avere la meglio sull’attacco di Philadelphia, Kelly ha dovuto ricorrere a tutto il suo arsenale. Palle veloci alte, sinker fuori, curve e slider basse nella zona. Ha destato qualche perplessità quando Lovullo lo ha sostituito con 90 lanci a carco dopo aver lasciato al piatto sia Schwarber che Harper. Ma l’esito della gara ha dato ragione al manager.
I Phillies ora dovranno trovare la necessaria concentrazione per Gara 7 dopo la prima sconfitta casalinga subita nella PS. Lo stesso dovranno fare i D-backs che hanno sorpreso l’intero mondo del baseball arrivando al punto dove sono ora e dove nessuno aveva previsto potessero arrivare.
Per Arizona in Gara 7 il partente sarà il rookie Brandon Pfaadt che fino ad ora ha impressionato molto e se la dovrà vedere con Ranger Suarez che ha lanciato anch’egli bene in questa PS. Sarà un interessante rematch di Gara 3 che ha visto Arizona prevalere.
Una eliminazione sarebbe devastante per i Phillies in quanto considerati i più probabili della NL a tornare a disputare le WS dopo le eliminazioni dei super favoriti Braves e Dodgers. Ma i Diamondbacks sono imprevedibili, hanno diverse armi a loro disposizione, una solida difesa e specialmente l’aggressività sulle basi come hanno fatto oggi rubando 4 basi. Una loro vittoria significherebbe il ritorno alle WS da dove mancano dal 2001 quando sconfissero gli Yankees in Gara 7 con una walk-off valida di Luis Gonzalez contro Mariano Rivera. Ma quella avvenne al Chase Field in Arizona, al Citiziens Bank Park in Philadelphia sarà tutt’altra storia.
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ALCS GARA # 7 RANGERS @ ASTROS
Resta veramente difficile prevedere quale di queste due squadre uscirà vincente da questa Gara 7, una squadra è campione uscente, un’altra ha il migliore attacco dell’AL e i numeri sono altrettanti simili in tutto e per tutto. Vittorie nella RS 90-72 entrambe; Vittorie nella serie 3-3; Valide 46 T – 48 H; OPS 718 T – 714 H. Ovviamente la pressione è sui due partenti. Max Scherzer, che non ha brillato nella sua precedente prestazione, è molto determinato e lancerà la sua seconda gara in 35 giorni e i suoi numeri nella post season sono tra i migliori di tutti i tempi.
Cristian Javier ha una micidiale FB alta e buon controllo dei lanci secondari e oltre a saper controllare le emozioni. Il suo problema è che non sa tenere i corridori e i Rangers, avendo fatto bene i compiti, ne sapranno trarre vantaggio.
Dusty Baker ha dovuto aspettare fino all’ultimo per sapere se aveva a disposizione Bryan Abreu sospeso per due gare a seguito del colpito su Garcia in Gara 5. Abreu si è appellato e quindi la commissione ha dovuto emettere la sentenza definitiva nella tarda serata di ieri. Il responso è stato la conferma delle due giornate di sospensione ad Abreu, ma per non compromettere l’andamento della serie, le due giornate dovranno essere scontate ad inizio 2024. Quindi Abreu stasera ci sarà se le circostanze lo richiederanno.
I primi sei battitori dimostrano subito che Javier non è in giornata. Dopo la prima eliminazione di Semien, è il turno di Seager nel box di battuta. Nelle DS Seager ha battuto 500, nelle LS sta battendo 192 e i Rangers hanno bisogno del suo apporto, quando lui va, tutta la squadra va. Seager sa di essere il leader e lo dimostra quando porta il punteggio sull’1-0 con un mostruoso HR al secondo livello a destra. Carter si guadagna la base su ball e ruba la seconda. Garcia batte valida con Carter che segna il secondo punto. Garcia ruba la seconda. Garver batte valida al centro e Garcia segna il punto del 3-0. La successiva valida di Jonah Heim costringe Dusty Baker a ricorrere ai ripari e la gara di Javier qui finisce con una linea di 0,1 IP, 4 H, 3 R, 1 BB, 0 SO, 1 HR, 2 BR e 23 lanci di cui solo 12 strike. Come detto, i Rangers hanno fatto bene i compiti e con Maton sul monte ruba la seconda anche Heim, la terza della ripresa. Josh Jung pone fine all’agonia rimanendo al piatto.
Houston cerca di reagire con i pezzi da novanta. Il solito Altuve apre con un doppio e dopo l’eliminazione in diamante di Bregman, sul conteggio di 3-0, con la prima libera, ad Alvarez viene concessa la intenzionale. La valida di Abreu accorcia le distanze ma Brantley batte in doppio gioco con l’inning che si chiude sul 3-1.
Essere stato colpito in Gara 5 seguito dai 4 SO per cominciare Gara 6, sembrano aver risvegliato l’istinto combattivo di Garcia. Infatti Garcia si sveglia dal letargo. I suoi ultimi due turni sono un grand slam in Gara 6 e un RBI singolo nel 1° inning. Questa volta Garcia apre la ripresa con un solo HR per il 4-1.
Gli Astros cercano ancora di reagire con Bregman che porta il punteggio sul 4-2 con un solo HR. Il triplo che segue dell’infrenabile Alvarez sembra riaccendere le speranze per Houston, ma è il canto del cigno. Scherzer affronta il suo ultimo battitore Abreu prima di essere sostituito dopo 44 lanci, 2,2 IP, 4 H, 2 R, 2 BB, 2 SO. Bochy non vuole correre rischi e manda il suo mancino Montgomery per affrontare il mancino Brantley che batte una linea catturata da Seager.
Nel 4° inning si assiste a una vera esplosione dell’attacco di Texas che manda in base 7 uomini segnando 4 punti portando il punteggio sull’8-2, praticamente fuori portata per gli Astros a meno di un miracolo. Intanto per Houston si sono alternati già 4 rilievi sul monte.
Nel 6°, dopo che Bryan Abreu colpisce Garver, Lowe batte un HR che porta i punti a 10, che diventano 11 quando nell’8° Garcia batte il suo secondo HR della serata. Houston segna ancora due punti per la gloria quando il solito Alvarez con una valida porta a casa Bregman e nel 9° Altuve batte un lungo HR a sinistra.
A fine gara si contano 8 rilievi per frenare l’attacco di Texas. L’ultima nota degna di cronaca può essere McCormick che viene colpito da una FB di Chapman che viaggia a 103,7mph. Ouch!
Ad essere onesti, per come hanno performato in questa stagione, Houston non aveva molte possibilità per confermare il titolo. Basta guardare i numeri:
Record in casa 40-46; In trasferta 56-30; differenza punti segnati in casa -28; In trasferta +165; punti x gara in casa 4,4; In trasferta 5,8. Mai nella storia del baseball una squadra è arrivata alle WS con un record negativo in casa! Possiamo definire questa la fine di una gloriosa era degli Astros? A fine 2024 scadranno i contratti di Altuve e Bregman, Maldonado compirà 38 anni. Niente di definitivo, ma Dusty Baker ha annunciato che questa potrebbe essere la sua ultima stagione. A questo punto solo il tempo ce lo dirà.
Ora, è vero che Houston non ha giocato al meglio, ma il dilemma è e resterà sempre fino a che punto è loro demerito e fino a che punto è merito dell’avversario. Corey Seager si è svegliato al momento giusto dopo essere andato 5x26 fino a Gara 6, poi 3x5 con una BB in Gara 7. A parte i 4 SO consecutivi, Adolis è stato una spina nel fianco battendo 5 HR in 4 gare con 10 RBI, ma diciamo pure che il lineup dei Rangers è più completo da cima a fondo.
Dulcis in fundo va riconosciuto il merito all’artefice di questa ricostruzione dopo le 102 sconfitte del 2021. Quando lo scorso anno il GM Cris Young ha messo sotto contratto con cifre estremamente lucrose sia Corey Seager che Marcus Semien, in Arlington si è avuta la netta sensazione che la società aveva intenzioni serie. Dopo altri rinforzi, la ciliegina sulla torta è stata convincere Bruce Bochy a tornare in gioco dopo che si era fermato per tre anni. Poche parole semplici e convincenti: “Non ti voglio qui perché ti ho troppo stimato come mio manager quando giocavo, ma perché so che sei l’uomo giusto per portare questa squadra alla terra promessa.” Dopo questi più che soddisfacenti risultati, avremo ancora l’occasione di vedere questo navigato manager incamminarsi verso il monte con passo claudicante come se avesse le scarpe di due misure più piccole.
Nell’attesa di conoscere l’avversario che uscirà stanotte dall’incontro tra Philadelphia e Arizona, di una cosa siamo certi, chiunque sarà l’avversario, i Rangers avranno il vantaggio campo.
Frankie Russo
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