NLCS GARA # 7 DIAMONDBACKS @ PHILLIES
Come per l’AL anche per la NL la serie ci porta a Gara 7 in una simile situazione di o vinci o torni a casa, una gara che determinerà chi sarà la finalista della NL a disputare le Ws contro i Texas Rangers. E come ho sempre sostenuto, non vince la squadra migliore ma la squadra che gioca meglio, e Arizona, una volta messa la museruola al poderoso attacco dei Phillies, ha giocato meglio.
La sfida sul monte è tra Ranger Suarez per i Phillies e Brandon Pfaadt per i D-backs, un rematch di Gara 3 dove entrambi hanno avuto ottime e simili prestazioni. Suarez 5,1 IP, 3 H, 0 R, 1 BB, 7 SO con 69 lanci. Pfaadt 5,2 IP, 2 H, 0 R, 0 BB, 9 SO con 70 lanci.
Quando si arriva a questo punto della stagione devono essere le star che prendono per mano la loro squadra. I Phillies possono contare sul trio Schwarber, Turner e Harper. I più produttivi per Arizona sono stati Moreno, Gurriel Jr e Marte che ha battuto valido in tutte e 15 le gare in cui ha giocato nella PS. Rob Thompson conferma in toto il suo lineup mentre Torey Lovullo effettua la solita inversione contro lanciatori mancini con Marte leadoff seguito dal mancino Carroll. Per lo stesso motivo viene tenuto in panchina il mancino Erik Thomas al quale è preferito Tommy Pham all’esterno destro. In gara 6 i D-backs hanno finalmente aggiunto un’altra arma quando hanno rubato 4 basi.
Dopo lo SO iniziale di Marte, la gara si accende con le valide di Carroll e Moreno posizionando corridori agli angoli. Il primo punto della partita è di Carroll che segna su battuta in diamante di Walker. Il 2° inning vede Arizona ancora aggressiva con Gurriel che batte valida sul primo lancio e ruba la seconda ma nulla più. Intanto nel bullpen di Philadelphia si vede già movimento con Hoffman che si riscalda. Il suo ingresso è previsto più per un eventuale matchup che per la prestazione di Suarez.
La parte bassa dell’inning inizia con nel box Alec Bohm che in molti vorrebbero fuori dal lineup o almeno posizionato più in basso per scarsa produzione. Bohm ripaga la fiducia del suo manager segnando il suo primo punto nei PO con un HR che porta il punteggio in parità 1-1.
Il 3° inning è il primo senza segnature ma si assiste alla seconda valida di Carroll che parte subito per rubare la seconda. Suarez intuisce e tira in prima ma il tiro di Harper in seconda è alto e Arizona ha corridore in posiziona punto, ma lì rimane. Per i Phillies, Marsh apre con una valida, Rojas lo porta in seconda con un sacrificio ma né Schwarber, 2° SO, né Turner riescono a portarlo a casa.
Nel 4° i Phillies vanno in vantaggio ma non sfruttano al massimo le ghiotte opportunità. Come Carroll ha cominciato a fungere da catalizzatore per Arizona, così lo comincia a fare anche Bohm per Philadelphia. Dopo l’HR del pareggio, Bohm si guadagna la base su ball e sprinta a casa per il 2-1 sul doppio di Bryson Stott al suo 9° RBI della serie. Realmuto batte valida, e con 2 out, al caldo Marsh è riservato il trattamento di una base intenzionale mascherata. Con le basi cariche Pfaadt esce dai pasticci lasciando Rojas al piatto.
I D-Backs non ci stanno e rispondono con 2 punti nel 5° mentre si assiste al trantran delle strategie che cominciano a girare più velocemente. Emmanuel Rivera batte valida e arriva in seconda su sacrificio di Perdomo. Due battitori dopo, è il risorto Carroll che con la sua 3^ valida della serata porta il punteggio in parità. E arriva il momento che Thompson aveva studiato sin dall’inizio, utilizzare il destro Jeff Hoffman al posto del mancino Suarez per affrontare il pericoloso Gabriel Moreno in battuta. La mossa però non funziona. Ancora aggressività sulle basi con Carroll che ruba base per la seconda volta in serata seguito dalla valida a destra di Moreno per il 3-2. Castellanos raccoglie e tira in diamante dove trova l’uomo di taglio Harper al posto giusto che cattura e spara in seconda eliminando il forse troppo aggressivo Moreno per la terza eliminazione. Ma Arizona è tornata in vantaggio.
Per i Phillies il 5° sembra iniziare con il migliore degli auspici. Arriva il momento per cui anche Lovullo deve tirare fuori il suo partente chiamando sul monte lo specialista mancino Joe Mantiply per affrontare prima Schwarber e poi Harper. Dopo i 2 SO subiti da Schwarber contro Pfaadt, questa volta il bomber batte un doppio a destra. Mantiply resta per due battitori ancora eliminando Turner su rimbalzante e Harper su una lunga volata catturata al muro da Gurriel. Superato il pericolo dei due pericolosi mancini, Matinply è sostituito da Ryan Thompson che chiude su Bohm.
Nel 6° degno di nota è solo il proseguimento della crisi di Castellanos che dopo l’HR in gara 2, sta battendo 0x21 con 11 SO. In entrambi i bullpen sono rimasti solo i cavalli di razza!
Il 7° inizia con Hoffman che elimina Rivera in diamante. Thompson vuole che i due switch hitter Perdomo e Marte battano dal lato destro dove sono più deboli e pertanto chiama sul monte il fidato Jose Alvaredo. Quello che segue è il contrario di quanto sperato. Perdomo con valida e Marte con un doppio posizionano corridori in seconda e terza. Per Marte è la 16^ valida in 16 gare disputate nella PS ed è ora secondo solo a Derek Jeter con 17. Alvaredo attacca Carroll con 5 FB a 100mph, ma sull’ultimo Carroll prende il tempo e batte una volata di sacrificio che porta a casa il punto del 4-2. Per frenare l’attacco dei D-backs Thompson non può fare altro che rivolgersi al suo asso Zack Wheeler reduce dai 70 lanci in 7 riprese lanciate sabato, quindi con soli 2 giorni di riposo. Al piatto, Moreno è il terzo eliminato.
Cambiamenti seguono per Arizona. Thomas entra al posto di Pham e il mancino Andrew Saalfrank sostituisce sul monte Thompson. Saalfrank ottiene l’eliminazione di Marsh ma mette in base per ball i due successivi battitori. Affrontati il minimo di tre battitori, e con due corridori in base, Lovullo chiama sul monte il suo set-up man Kevin Ginkel generalmente utilizzato solo nell’8°. Ma nei playoff le strategie possono cambiare lancio dopo lancio, uno potrebbe essere troppo tardi, uno troppo presto. Kevin induce Turner (0x13) e Harper a due volate per chiudere l’inning.
L’obiettivo dei D-backs nell’8° è di mettere almeno un corridore in base per assicurare un altro turno a Marte e lo fa Walker con una base su ball e poi ruba la seconda, la 4^ della serata per Arizona. Brividi per i tifosi di Philadelphia quando Thomas batte una lunga linea nell’angolo a destro dove però arriva Castellanos e cattura dopo una lunga corsa. Segue un’altra battuta pericolosa di Gurriel, questa volta corta all’esterno sinistro dove Marsh non ha possibilità di arrivare. Lo fa invece l’interbase Turner che in tuffo con le spalle al diamante deposita la palla nel guanto.
Anche i Phillies vorrebbero mettere almeno un corridore in base per permettere a Schwarber di avere un’altra possibilità di battere, ma il cinico Ginkel non perdona e con i suoi 14 lanci lascia al piatto Bohm, Stott e Realmuto.
Dopo la prima eliminazione nel 9° Zack Wheeler esce con una standing ovation da parte del pubblico. Lo sostituisce Matt Strahm che chiude senza punti. Agli Arizona Diamondbacks mancano tre eliminazioni per avanzare alle World Series. Per questo ancora un cambio sul monte dove Lovullo chiama il suo closer Paul Seawald arrivato a Arizona dai Mariners a luglio in occasione del trade dead-line. Castellanos, Marsh e il PH Jake Cave sono eliminati al volo. Finisce qui la stagione per i Philadelphia Phillies, un’altra delusione dopo la sconfitta dello scorso anno contro gli Astros.
Per vincere i Phillies avevano bisogno che funzionasse al meglio l’attacco ma la strategia di Lovullo in collaborazione con il pitching coach Brent Strom ha avuto la meglio tenendo a freno le mazze di Schwarber, Turner e Harper che in Gara 6 e 7 hanno battuto un misero 1x21. Alla lunga invece il probabile ROY della NL Corbin Carroll si è aggiunto a Marte, Moreno e Gurriel battendo in Gara 6 e 7 4x8 con 3 punti segnati e 2 RBI. Non vanno trascurate nemmeno le prestazioni del monte di lancio che alla fine ha saputo avere la meglio contro il temibilissimo attacco dei Phillies.
Arrivano così a disputare le World Series due squadre con alcune similitudini nel loro percorso negli ultimi due anni. Nel 2021 i Rangers hanno chiuso con 102 sconfitte nella RS, i D-backs con 110. In due anni i Rangers hanno costruito la squadra con l’acquisizione di alcune stelle come Seager, Semien, e un manager di navigata esperienza. I D-backs hanno invece puntato su un gruppo di talentuosi giovani quali Carroll, Perdomo, Thomas, Moreno e Pfaadt motivo per cui di questa squadra probabilmente ne sentiremo parlare in futuro.
Entrambe le squadre sono arrivate ai playoff come Wild Card e nessuna delle due, come riportato in un nostro articolo del 7 ottobre, veniva favorito dagli esperti a proseguire il loro cammino. Mai fidarsi degli esperti. Ai Rangers venivano attribuiti 2 voti su 11 e ai Diamondbacks addirittura nessuna probabilità. In tutte e tre le serie entrambe le squadre erano date per underdog. Invece i Rangers hanno sorpreso prima vincendo la WC a zero in casa dei Rays, poi 3-0 contro gli Orioles ed infine l’’altalenante serie contro gli Asros. Ancora più sorprendente il cammino dei D-Backs che hanno eliminato nella WC i Brewers vincitori della NL Central, poi facendo tutto un boccone dei rivali di sempre Los Angeles Dodgers per finire con questa meritatissima vittoria contro i favoritissimi Phillies.
Cosa possiamo prevedere per queste finali? Come abbiamo visto le previsioni lasciano il tempo che trovano. I Rangers potranno contare sul loro poderoso attacco guidato da Seager, Garcia e il sorprendente Carter oltre che sul monte ai navigati Eovaldi, Montgomery, Scherzer e Leclerc. I Diamondacks si affideranno al loro gioco più spumeggiante e ottima difesa sperando che i giovani talenti possono ripetere le prestazioni fino ad ora messe in atto senza soffrire troppo per le emozioni.
Arrivederci a venerdì 27 ottobre (28 in Italia) alle 2;03 per Gara 1 Arizona Diamondbacks @ Texas Rangers.
Frankie Russo
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