Più volte, a chi glielo chiedeva, il nonno aveva cercato di spiegare in parole semplici e con esempi di natura quotidiana cosa fosse il gioco del baseball nella sua genialità ma in verità in cuor suo gli piaceva caldeggiare sempre il parafrasare un aforisma denso di contenuti: “Se il baseball fosse un pezzo di legno che il giocatore volesse intagliare a suo piacere per confezionare la personale mazza con cui battere le palline lanciate unitamente alle avversità e con ciò scoprirne sempre più la bellezza, allora sarebbe oltremodo opportuno che andasse a guardare anche e soprattutto i trucioli asportati e rimasti a terra, poiché è da loro che giungerebbe la giusta risposta”. Ed in effetti è proprio così poiché ognuno di quei trucioli non sarebbero stati altro che i momenti topici, gli eventi di particolari scelte, i suoni, le meditazioni ed a volte la solitudine che hanno sempre accompagnano chi ha avuto la fortuna di praticare il gioco ma anche vissuto come appassionato.
Questo il nonno al nipote Giorgio aveva sempre raccontato configurando con lui i tanti aspetti e gli insegnamenti morali che da esso si trae per divenire poi alla lunga un vero uomo. E come con gli scacchi insieme cercavano una soluzione virtuale verso azioni immaginate o tratte da gare vere per il solo gusto di perorare la vitalità delle percentuali e poi alla fine sempre sbagliate per il piacere di riderci sopra.
Ed ora, all’avvento del Santo Natale, al nonno sembrò giusto delineare e tramandare quella sua passione al nipote regalandogli un guanto da baseball tutto nuovo ed una pallina per farlo divenire la sua impronta definitiva. Ed in quel freddo inverno venne il giorno del Santo Natale che schiuse buone promesse, felicità negli auguri e rinnovi propositi tutti da aspettare.
C’erano gioia e sorrisi tutt’intorno e l’apertura dei regali dettero calore ed umanità tra tutti. Per Giorgio la sorpresa in verità fu mitigata poiché in cuor suo quel regalo lo aspettava da tempo pur sapendo quanto fosse difficile giocare a baseball d’inverno ma il suo sorriso nell’indossare quel guanto fece capire al nonno che quello era il tempo giusto.
Felice incominciò a sentire l’odore della pelle del guanto, la sua confezione ed a misurare l’alveo di ricezione della pallina, pallina che lo incuriosiva per le sue 108 cuciture e che si avviò a contare. Sì, aveva avuto ragione il nonno: erano proprio 108. Allora poi si avvicinò al nonno, lo prese per mano e con lui si incamminò per andare in giardino.
Lì giunti, a forte voce disse: “Nonno, ora giochiamo a baseball?”.
Si commosse il nonno? Non lo si è mai saputo…di certo ci fu un passaggio generazionale misto ad una affettuosa tradizione che edulcorò a dismisura quel Santo Natale, questo nostro Santo Natale che sia felice per tutti noi.
Michele Dodde
Come sempre noi di Baseball On The Road approfittiamo del tradizionale racconto di Michele per Augurare un
Felice e Sereno Natale a tutti
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Alberto Parade (venerdì, 22 dicembre 2023 10:13)
Complimenti a mister Michele, bellissimo racconto!
Claudio Claudani (venerdì, 22 dicembre 2023 10:34)
Grazie Michele per aver con dolcezza alimentato sentimenti e sensazioni che troppo spesso ignoriamo; nel tuo nipote Giorgio io ho rivisto i miei “ nipotoni” Alberto e Jacopo ,che hanno vissuto la stessa gioia per il regalo natalizio, non un guantone da baseball ma un paio di Ski da gara , che stanno onorando in veramente importanti impegni agonistici. Nel nostro caso , i trucioli di legno dell’ immaginifica mazza, vanno sostituiti con fiocchi neve … anche questi uniscono la storia del nonno al futuro dei giovani . Quanto affetto e quanta gioia riusciamo a condividere con lo sport che preferiamo. Tanti auguri!!!
Ezii Cardea (venerdì, 22 dicembre 2023 11:45)
Da nonno a nonno, grazie e un carissimo abbraccio con tanti, tantissimi Auguri di Buon Natale
MauGal (venerdì, 22 dicembre 2023 17:37)
Grazie Michele per questo toccante racconto. I passaggi generazionali quando fruttuosi sono sempre emozionanti.
Aguri di buone feste a tutti.
P.S. Esistono due stagioni, l'inverno e poi ... il baseball
Anna (sabato, 23 dicembre 2023 22:55)
Bellissimo racconto... Sì ha la sensazione di essere con loro...