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Istanti di Baseball

Progetto del nuovo stadio degli Athletics di Las Vegas (da MLB.com) 

di Michele Dodde

Gli “Istanti di Baseball”  di Stefano Duranti Poccetti superando i canonici due secondi ora si sono sublimati in una ricercata seconda edizione densa di particolarità di un’amata poesia, che tocca le emozioni, e di puntualizzazioni che, dopo essere state lette, invitano ad una studiata e meditata dolcezza poiché in essa il lettore plasmerà il suo sapere verso una nuova conoscenza che sarà capace, attraverso il gioco, a sprigionare ulteriori dimensioni spirituali. Ed infatti sigilla il finale del suo saggio con la fascinosa ricerca di alcuni Haiku di grandi poeti giapponesi che nel baseball hanno individuato il pregio dell’esistenza con un segno particolare a quello intimo e struggente di Ismai Sei:

 

Camminare verso casa

 

col guantone sulla testa

 

al frinire delle cicale.

La scelta di queste Storie Poetiche del Batti e Corri è frutto di una precisa sensibilità dell’autore che, dopo aver rispolverato alcune sue tematiche, da buon appassionato e cultore del sapere richiama il lettore al racconto e ad un pièce teatrale che svelano arcani e sentimenti che diventano profondi ed eterni. Essi sono da condividere ed assimilare senza scelta poiché in tutte loro c’è una intrinseca armonia, un equilibrio perfetto, gradevoli risvegli momentanei ma soprattutto la coinvolgente magia del silenzio, quel silenzio che parla al cuore e scuote i sentimenti.

Il lettore così si troverà ad essere invaso da più momenti di riflessione per via delle diverse immagini che si vivificano e poi si sfuocano nell’ombra per l’eterna ricerca della poesia perduta.

 

E qui l’autore consapevolmente ed anzi perdutamente confuso nel suo istinto primordiale cerca così di mostrarsi nei suoi completi sentimenti verso il gioco del baseball una volta lasciato e poi riamato ed in via di trasformazione per via di una intima applicazione unita a certezze acquisite da atti di fantasiosa esperienza e realtà che migliorano il suo mondo che sembrava smarrito in un angolo.

 

Poi si ritrova nel confermare in poesia come “la pallina da baseball è come la vita…” che in sintesi raccoglie il suo luminoso via vai dei personaggi, tra gli altri, da Babe Ruth a Joe Shoeless, da Ty Cobb a Pete Rose, da Perry Werder a Joe Di Maggio senza dimenticare lo spagnolesco dugout ed il romantico Ebbet Field e nelle loro mute risposte risuona il fragore di un tempo passato e di un presente che non riesce ad assorbire il calore sviluppandosi in un continuo vortice senza fine.

 

Sono pensieri e racconti che sfiorano la saggezza di lunghe ombre di figure che sempre via via sembrano sollevare momenti di tensione o calmi abbandoni. Una scelta che dà respiro ad interpretazioni per via di ispirazioni a volte razionali o sempre intuitive a calmierare e configurare una realtà da cui non si fugge e che comunque si rispetta ed evidenzia. E poi, come detto, gli Haicu veri tumultuosi purosangue in continua ricerca della libertà e che mai tradiscono l’essenza ma anzi ne delineano i limiti dentro i quali tutto è compiuto. Bisogna leggerli e poi rileggerli poichè senza soluzione di continuità tradiscono fragilità e durezza, volontà ed accettazione, realtà e sospirati sogni in un insieme di forte vitalità che mal accetta il tutto pur assecondando ciò che è stato, ciò che è, ciò che sarà. E sono mute indicazioni o sopiti messaggi senza mai eccedere per recondite visioni che dall’alto, scevre di vanità o rivalse, libra una commedia umana recitata con superba naturalezza mai paragonabile. 

Con questi principi Stefano Duranti Poccetti ha assemblato i suoi “Istanti di Baseball” dimostrando totalmente il suo amore per il gioco che nasce poi dall’averlo letto, poi visto, infine giocato, da ultimo vissuto intensamente con la mente, col cuore, con le parole. E si rincorrono i suoi istanti nel suo mondo ideale tra la fantasia e la realtà, tra eventi e sentimenti che invitano il lettore a continue pause per plasmarsi in modo totale alle apparenti difficoltà del gioco rivelandosi poi atti intimi di stile di vita con il suo personale Haicu:

 

Sul verde campo la palla si srotola,

 

s’abbatte sul piatto. Ride e geme il partente.

 

Infranta è l’attesa del trionfo la morte.

 

congedandosi con un sogno che vuole sempre rivivere…”adesso è quasi buio. I giocatori riprendono le loro mazze, che avevano lasciato cadere sul prato. Raccolgono l’attrezzatura e se ne vanno. I colori delle squadre si confondono mentre questi “soldati” se ne vanno tutti in fila, coi loro elmetti in testa. A questo punto non si capisce neanche se essi siano reali, frutti di fantasia o fantasmi ritornati dal passato per qualche ragione. Infine scompaiono misteriosamente, in una nube di luce”.

 

Ma ciò che più resterà nella meditazione del lettore saranno i muti dialoghi di pensieri inseriti nella sequenza teatrale tra un corridore, giunto ormai sulla terza base, ed il lanciatore che cercherà di arrestarne il cammino vero casa base

 

CorridoreCosa ho intenzione di fare? Ma lo sai anche tu che il gioco è stato inventato dai Massoni per spiegare ai profani cosa sia il vivere. Così da Bussante sono sceso nel box di battuta, da Apprendista sono arrivato in prima base, da Maestro ho raggiunto la seconda base, la Keystone ovvero la conoscenza della Chiave di Volta, ora che sono sulla terza base ho acquisito il diritto di essere un Maestro Venerabile e…se conquisterò il punto è come aver conosciuto la parola perduta di Hiram. Ed è il mio fine…Dunque cercherò il momento opportuno per correre verso casa base e segnare il punto. Ma ora prima dimmi qualcosa di te. Cosa provi quando un corridore ti scappa via, quando un battitore ti sbatte la pallina fuori dal campo?

 

Il lanciatore cerca di eliminarlo con un pickoff, ma senza riuscirci. Infatti il corridore se ne torna tranquillamente in base, senza neanche bisogno di scivolare.

 

LanciatoreIo sono come un faro. Tengo d'occhio tutto e tutti e faccio in modo che niente mi sfugga, anche se questo non è possibile, nel baseball come del resto nella vita. Non potrò mai guardare allo stesso tempo sia la prima, la seconda e la terza base e non potrò mai scendere in campo senza la certezza che alcuni battitori sapranno intercettare la mia pallina. Potrei tirare una curva perfetta, una slider impeccabile, una veloce apparentemente intoccabile, ma dall'altra parte c'è sempre qualcun altro, che potrebbe essere ancora più infallibile di me. Anche se il mio faro avesse una luce in grado di vedere tutte le porzioni del campo, quella luce non sarebbe mai abbastanza per evitare qualche inconveniente.

 

Magia del Baseball? Magia del Teatro? Magia da leggere…

 

Michele Dodde

 

Il libro Istanti di Baseball si può acquistare su La Feltrinelli

 

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Commenti: 1
  • #1

    Rosa Mariano (giovedì, 28 dicembre 2023 06:52)

    Aggiungo : magia dello scrivere e del tuo raccontare