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La trappola

Foto tratta da MLB.com 

di Frankie Russo

Tratto da youthbaseballedge.com

LA TRAPPOLA – SEGUIRE ALCUNE SEMPLICI REGOLE

Ecco un gioco che spesso si trascura sia a livello giovanile che senior. La trappola dovrebbe essere allenata sia in primavera prima del campionato che richiamata anche durante il campionato.

Osservate il seguente video, è quanto generalmente si verifica nel baseball giovanile.  Troppi tiri, addirittura sette e il corridore è salvo. Ma qualcosa di buono c’è, almeno i tiri non sono sbagliati come spesso accade. 

 

E non succede solo a livello giovanile, succede anche ai pro come possiamo vedere in quest’altro video dove la difesa di Colorado gioca come nelle giovanili.

 

Le trappole sono un vero e proprio regalo per la difesa e la mancata eliminazione del corridore può essere devastante per la squadra che la sbaglia. Al contrario, uscire salvo dalla trappola è motivo di esaltazione per la squadra in attacco. La squadra non può permettersi di regalare queste eliminazioni e non è veramente così difficile attuarle, basta osservare alcuni principi e applicarli tenendo conto che la trappola deve iniziare con la palla in possesso del difensore più vicino al corridore, che in effetti è ciò che da luogo alla trappola. 

 

1- Il difensore che inizia la trappola deve inseguire il corridore alla massima velocità tenendo la palla nella mano di tiro, in alto e ben in vista.

Rincorrere l’avversario velocemente permette al difensore di toccarlo senza effettuare alcun tiro ed impedisce al corridore di fare il ballerino andando avanti e indietro tra le basi, cosa che riesce a fare solo se non viene inseguito con aggressività. Ciò ci lascia intendere quanto sia importante l’azione del difensore che inizia la trappola.  Il motivo principale per cui la palla deve essere tenuta in alto nella mano di tiro, è per evitare di tenere la palla nel guanto per poi estrarla al momento di effettuare la toccata. Così facendo, questa azione offre al corridore l’opportunità di arrivare salvo in base. In questa fase, un altro aspetto che riveste importanza fondamentale è che bisogna evitare assolutamente le finte. A volte far finta di tirare la palla al compagno può ingannare il corridore e costringerlo a ritornare indietro divenendo facile preda del difensore in possesso di palla, ma sfortunatamente questa tecnica può trarre in inganno anche l’altro difensore che si stacca dal sacchetto per ricevere il tiro permettendo al corridore di sottrarsi alla toccata e arrivare salvo. Due errori che abbiamo visto nei filmati è che il difensore non ha rincorso l’avversario velocemente ed in entrambi i casi ha tirato la palla troppo presto.

 

2 - Quando il difensore che insegue il corridore non è in grado di effettuare la toccata, la palla deve essere tirata al compagno quando il corridore è più vicino al sacchetto che intende raggiungere. 

Uno dei principali problemi che comporta l’esito negativo della trappola, oltre naturalmente ai tiri sbagliati, è che il tiro al compagno avviene troppo presto e questo permette al corridore di cambiare direzione ed iniziare la sua danza tra le basi. Quindi, qual è la distanza giusta per tirare la palla? Non esiste una regola in assoluto che lo stabilisce, ma approssimativamente possiamo indicare che il momento del tiro deve avvenire quando il corridore si trova a circa un metro e mezzo o due dal sacchetto. Questa distanza va ben mostrata in allenamento per evitare incomprensioni e in modo che i ragazzi ne possano avere la piena conoscenza. Alcuni coach insegnano al difensore in attesa di ricevere la palla gridando “ora” o quant’altro. Non è cosa sbagliata, ma a volte le voci si possono accavallare creando disguidi. 

 

3 - Il difensore in attesa di ricevere la palla deve andare incontro al corridore nel momento in cui sta per ricevere il tiro.

Appena il difensore in attesa di ricevere la palla ritiene che il corridore sia alla debita distanza, o che il compagno sta per tirare, egli deve muoversi verso il corridore. Ciò gli permette di guadagnare velocità al momento della presa, ed essendo già in movimento verso il corridore, questo gli permette di effettuare una pronta toccata per l'eliminazione. 

 

Queste semplici tre regole, se eseguite correttamente permettono di chiudere la trappola con un solo tiro, se non addirittura nessuno, non importa quanto veloce sia il corridore. Questa strategia va praticata con meticolosità in allenamento, e se o quando si effettuano più di due tiri, l’azione deve essere interrotta per far enfatizzare l’importanza di effettuare non più di un tiro. Ogni tiro in più offre al corridore una ulteriore opportunità di non essere eliminato.

 

Oltre a queste semplici regole, si aggiungono altri metodi di insegnamento di diverso pensiero che riteniamo comunque utile riportare per una più vasta visione della strategia.

 

Seguire il tiro andando a coprire la base successiva o tornare alla base di origine?

E’ una delle domande più comuni riguardo la trappola e in definitiva possiamo dire che entrambe le teorie sono valide e lo si può vedere anche guardando i pro. Il vantaggio di seguire il tiro consiste nel fatto che il difensore segue il tiro per poi rafforzare la copertura della base stessa. Sottolineiamo che qualora la trappola è eseguita alla perfezione, ogni copertura è superflua. Lo svantaggio invece è che è più facile incorrere in una ostruzione, evento che viene completamente escluso nel caso in cui si torni alla base di origine. Entrambi i metodi sono validi, importante che tutti sappiano quale si sta utilizzando. 

 

Costringere il corridore a tornare alla base di origine. 

Questo comune pensiero nasce dalla credenza che se la difesa sbaglia la trappola, l’obiettivo resta quello di almeno far tornare il corridore alla base da cui è partito. Ma se si verifica questo evento, è più probabile che la difesa dimentichi questo particolare facendo sì che si sia perso solo tempo prezioso in allenamento. E’ più opportuno focalizzare l’insegnamento nell'eseguire la trappola in modo corretto e concentrarci sull’eliminazione del corridore. 

 

A seguire riportiamo un video dei Boston Red Sox mentre si allenano sulla trappola in varie situazioni.

 

Prima di concludere vogliamo riportare un suggerimento per quanto riguarda la più frequente delle situazioni di trappola: il Pick Off in 1B.

In questo particolare caso suggeriamo che il prima base faccia qualche passo verso il lanciatore per anticipare la presa e trovarsi con una più ampia visione verso il sacchetto di seconda. Se il corridore corre verso la seconda, il 1B deve fare il corretto movimento dei piedi per essere pronto a tirare in seconda per l’eliminazione. Nel caso invece che il corridore si trovi ancora a metà corsia, allora il prima base dovrà iniziare la trappola come suggerito in precedenza. Un tiro e il corridore è eliminato.

BUONA TRAPPOLA!

 

  

Frankie Russo

 

 

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