Alcuni amici mi chiedono di raccontare la mia esperienza con il baseball qui a Kansas City. Il 2 e 3 giugno ho avuto l'occasione di partecipare al Mini Camp delle squadre Royals Team presso il Benedectine College in Atchison (Kansas City). Ma faccio un passo indietro per presentare il programma dei Kansas City Royals per i giovani della città. Alla Urban Youth Academy di Kansas City si può iscrivere qualunque ragazzo senza pagare un dollaro e questo per un accordo tra la città e i Royals. Allo stesso tempo i Royals attraverso dei Try out scelgono i migliori talenti per costituire queste squadre che si chiamano Kansas City Team da Under10 a Under14 e Scout Team dai U15 a U17. I primi fanno attività da ottobre a luglio ininterrottamente, i secondi sospendono per la stagione delle loro High School (Febbraio Maggio) e riprendono poi a Giugno e questo Camp é l'inizio della stagione dei tornei estivi. Queste squadre sono anche dette Travel Teams.
Ho avuto la fortuna tre anni fa di entrare in questa organizzazione e ogni estate che torno i coach e i ragazzi mi accolgono sempre con grande affetto. Conosco quasi tutti i ragazzi di quest'anno e a questo Camp partecipavano 48 giovani tra i 15 e i 17 anni suddivisi in tre squadre che poi faranno appunto i tornei. Una di 15, una di 16 e una di 17 anni. A seguirli in questo Camp siamo in 8 coach io compreso, coordinati dal Capo Coach Brett Bailey (nella foto di copertina con le squadre). Il Benedectine College é una delle Università private tra le più prestigiose degli Stati Uniti.
Il Presidente Dott. Stephen D. Minnis ci accoglie e racconta attraverso le analogie con il baseball che cos'è il Benedectine College. Tra il College e i Kansas City Royals esiste una collaborazione e l'ospitalità ne è la prova.
Ma veniamo al baseball:
Iniziamo alle 1 del pomeriggio con tutti i ragazzi pronti ad ascoltare le raccomandazioni del capo coach che illustra il programma dell'allenamento.
Come consolidato si inizia con un particolare riscaldamento che tutte le squadre di questa organizzazione fanno e che ci tengo a spiegare perché lo trovo assolutamente da copiare.
Che cos'è che non piace fare ai ragazzi? Correre ovviamente. Quale fondamentale non si fa mai? la trappola. E allora perché non mettere assieme la corsa e l'esercizio della trappola? ( vedi la prima parte del video sotto)
Poi si passa allo stretching dinamico e poi si formano i gruppi. Lanciatori, ricevitori, gruppo di battuta al tunnel con le macchine lanciapalle, infield e outfield. Tutti noi coach abbiamo il programma scritto e discusso in una precedente riunione. Io lavoro con il fungo verso il seconda base e nelle due giornate batto un migliaio di palle (non esagero) I ragazzi che vengono da me devono eseguire la presa in backhand, ma attenzione non sulle palle battute lato backhand, ma su tutte anche quelle battute lato guanto. Se ci pensate quanto alleniamo i nostri ragazzi alla presa in backhand? Non siamo sempre a dire "se ce la fai prendila con il guanto diritto!" Questo è un grave errore nell'insegnamento del fondamentale. Ecco allora che il mio compito era fungare palline soprattutto lato guanto anche spostate di parecchio e la raccolta doveva avvenire in backhand. Fatelo anche voi e vi stupirete dei progressi dei ragazzi.
La cosa che più impressiona è l'attrezzatura e l'organizzazione. Ci sono borsoni pieni di palle seminuove, macchine lanciapalle di ogni tipo per la difesa e per la battuta, per la fastball e la curva, insomma lavorare qui é sicuramente molto agevole.
Al termine della prima giornata meeting sia con i ragazzi che tra coach dove si discute di com'è andata e si pianifica l'allenamento del giorno dopo. Cena e poi tutti a letto nei dormitori del College.
Il giorno successivo siamo nuovamente in campo per altre 4 ore di allenamento. Si ripetono gli esercizi sui fondamentali e chiudiamo con una partita di 9 inning dove io lancio a 10 metri di distanza e i ragazzi picchiano duro con difese che fanno cose che solo ragazzi di talento possono fare.
Qui sotto un breve video per quello che ho potuto fare essendo impegnato per tutti e due i giorni e un amico genitore mi ha anche inviato qualche clip dove fungo e poi dove lancio durante la partita (a fine video)
Ecco questo è quello che faccio qui a Kansas City durante la mia permanenza ovviamente oltre a fare il nonno.
Paolo Castagnini
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