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Il Baseball al cospetto di sua Maestà

Foto da Wikipedia
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di Allegra Giuffredi

Da alcuni anni, come sappiamo, a Londra si svolgono le London Series ed anche quest’anno si sono tenute tra l’8 e il 9 giugno, vedendo contendersi le squadre dei Mets di New York e dei Phillies di Philadelphia, il risultato di quelle che sono delle vere e proprie partite di Regular Season, trasferite sul suolo inglese. Si è giocato nel London Stadium, costruito per le Olimpiadi del 2012, dove regolarmente vi gioca una delle tante squadre londinesi di calcio, ossia il West Ham Utd e come ogni anno, da che vi si gioca anche il baseball, c’è stato il solito successo di pubblico, perché sono alcuni anni che la MLB ha deciso di investire in Inghilterra sul baseball e pare che il “batti e corri” piaccia. Si parla spesso di un tour itinerante in Europa, che sarebbe bellissimo toccasse anche l’Italia, ma in attesa che ciò avvenga, torniamo in Inghilterra, perché il legame tra quest’ultima e il baseball c’è sempre stato ed è davvero tradizionale.

Alla fine, dell’800, infatti, Sir Francis Ley, dopo un viaggio negli USA, decide di importare il baseball in Inghilterra e precisamente a Derby, tanto da costruire uno stadio, il Baseball Ground, che fino a quando non è stato demolito nel 1997, secondo l’abituale modalità britannica di “buttar giù tutto”, o quasi, è stata la casa del … Derby County.

Il Derby County, come sanno gli appassionati di … football è appunto una squadra di calcio, ma lo stadio dove ha giocato per oltre un secolo, nacque per il baseball e in effetti il Derby Baseball Club nel 1897 vi ha vinto la English Cup at Baseball con Steve Bloomer (1874 – 1938) in seconda base, prima che lo stesso diventasse un giocatore e poi un allenatore di calcio, così come Jack Robinson (1870 – 1931) che ha giocato anch’egli e negli stessi anni, nel Derby Baseball Club, prima di diventare un portiere di football.

 

Il Derby Baseball Club ha vinto almeno tre volte il campionato inglese, così come il Derby County, negli anni Settanta ha vinto il Campionato di football inglese almeno due volte, mentre adesso gravita in seconda divisione e mantiene un’aspra rivalità con il Nottingham Forrest, che se ho letto bene, ha avuto anch’esso un trascorso nel baseball.

 

Questo collegamento tra football e baseball è assai interessante, perché nello spirito di Ley, uno dei motivi per cui aveva deciso di introdurre il baseball in Inghilterra stava nel fatto che questo gioco era appunto un gioco e quindi utile per il “dopo lavoro” degli operai, i suoi operai.

 

E in effetti questo è lo spirito con cui il baseball si è affermato, come un passatempo cioè utile a ricrearsi e a svagarsi semplicemente: il baseball è uno sport famigliare su cui peraltro oggi gravitano un sacco di interessi economici ed è proprio interessante a questo proposito fare qualche considerazione.

 

Perché le MLB statunitensi puntano tanto sull’Inghilterra? Per l’antico retaggio storico che lega queste due Nazioni? Per la comunanza linguistica? O perché l’Inghilterra è particolarmente appetibile economicamente parlando?

 

Non è un caso che proprio il football inglese sia preda di Emiri e magnati russi e stranieri che investono soldi “a palate” nella Premiership. Chissà, magari lo si può fare anche nel baseball e nonostante che vi siano altri Paesi particolarmente lanciati in Europa, come, a parte l’Italia e l’Olanda, la Germania che sta recuperando posizioni, su posizioni nel ranking mondiale.

 

Che sia una questione di mera burocrazia, oltre che di organizzazione? Di certo esiste un legame storico che ogni anno si rinnova e che sarebbe bello esportare anche da noi, dove il baseball arrivò con gli americani, anche se da noi Emiri che possano contare sugli introiti del merchandising e dello stadio non se ne vedono e forse è meglio così, anche se potremmo fare bene anche noi, pur senza Emiri ed una “due giorni di baseball” internazionale potremmo benissimo organizzarla anche amministrativamente, se solo ci sapessimo vendere meglio, sia con la MLB, che con gli Amministratori locali. 

 

Italian Series? Perché no …

 

Allegra Giuffredi

 

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