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La Russia e il baseball

Foto da Wikipedia

di Allegra Giuffredi

Come ho già avuto modo di scrivere in altre occasioni, non credo sia un bene che lo sport s’intrecci con la politica e se lo fa, deve unire, più che dividere. So bene, peraltro, che dal pugno guantato di nero sollevato nelle Olimpiadi del 1968 a Città del Messico in poi, tra boicottaggi e altre esclusioni coatte del “nemico” di turno, anche lo sport è rimasto contaminato dal lato più triste della politica, realizzato, magari anche a fin di bene, per far riflettere, questa o quella popolazione sul fatto di quanto sia brutto, restare esclusi dalle competizioni sportive, come conseguenza di determinate azioni, ma tant’è. Da quando poi la Russia ha indubitabilmente aggredito ed invaso l’Ucraina, bisogna sempre iniziare con una premessa chiara che è già insita nelle parole iniziali di quanto sto scrivendo, ma una cosa me la sono comunque chiesta: possibile che in Russia non ci siano squadre di baseball?

Subito mi sono risposta che no, non era possibile e che se anche ci fossero state, il Regime le avrebbe chiuse, perché troppo vicine allo spirito sportivo e culturale degli Stati Uniti che attualmente è particolarmente inviso in terra russa.

 

E invece ci sono! Del resto ai Russi la cultura europea ed occidentale in generale è sempre interessata e come in Giappone ci sono i grattacieli vicino ai templi, così in Russia, ci sono molti degli status symbol che, nel bene e nel male, ci uniscono culturalmente.

 

L’Italia poi ha - e da sempre - un rapporto molto speciale con la Russia, pur non dimenticando mai le sofferenze del popolo ucraino, al quale siamo altrettanto affezionati, non foss’altro che per l’enorme lavoro di cura verso i nostri anziani.

 

Ma torniamo al baseball; in Russia esiste l’RBF Russian Baseball Federation con nove squadre che nel 2024, rappresentano la massima serie russa:

  • RusStar (Mosca)
  • Yunost (Mosca)
  • SSHOR MosKvich (Mosca)
  • Volki (Mosca)
  • Severenyye Zwezdy (Mosca)
  • Vostok (Mosca)
  • St Petersburg (San Pietroburgo)
  • Olimpiya (Mosca)
  • Meteor Balašicha (città satellite di Mosca)

Ora, io non so se sia davvero possibile evitare i conflitti sedendosi a tavola come ultimamente suggerito da qualcuno, ma in fondo anche il ping pong tra Stati Uniti e Cina, aiutò parecchio politicamente a creare un rapporto diplomatico tra USA e Cina e l’iniziale quanto fortuito incontro tra giocatori sancì quel terreno su cui poi si ritrovarono il Presidente Richard Nixon e Mao Tzedong e Zhou Enlai.

 

E allora, c’è solo da sperare che un giorno anche il baseball possa contribuire alla pace che tutti vogliamo, a prescindere da come la vogliamo, pur se “est modus in rebus”.

 

Sarebbe davvero bello vedere una partita di baseball tra USA e Russia o tra qualche formazione tra quelle che ho citato prima e qualche squadrone americano e forse un giorno ciò sarà possibile: un tempo le guerre si fermavano per le Olimpiadi, adesso invece al massimo sono solo rinviate, proprio come successo prima di quel maledettissimo 24 febbraio 2022.

 

Allegra Giuffredi

 

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