L'anno che verrà

Immagine da illustoon.com
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di Paolo Castagnini

Siamo giunti al 2025 e ognuno di noi ha delle "speranze". Come ha detto il Papa che ha iniziato il "Giubileo della speranza" definendolo "il desiderio e l'attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé". Ma prima di scrivere di baseball dove elencherò le mie speranze, faccio un auspicio affinché il 2025 sia un anno di pace dove si possa tornare al confronto sereno, dove la tecnologia sia un aiuto all'essere umano e non la sua mortificazione. Un anno in cui il mondo trovi i suoi equilibri e finiscano le guerre per risolvere le controversie. Speranza.... speriamo. Ma adesso andiamo su un argomento più frivolo, ma a cui tutti noi teniamo. Il nostro Baseball e Softball.

 

La mia speranza è di avere una Federazione che affronti realmente i problemi e che possa iniziare un periodo di crescita e non una semplice gestione di ciò che si ha. Certamente serve gestire i bilanci, tarare le regole dei campionati, organizzare le gare, ma per far questo è sufficiente avere dei bravi gestori che sappiano navigare nella burocrazia a volte così complessa e che abbiano una capacità politica di saper capire le esigenze delle società.

 

Noi però abbiamo bisogno di qualcosa in più, anzi molto di più. Abbiamo bisogno di persone creative che si tuffino nel lavoro, che credano in un'Italia del baseball e softball migliore. Argomenti ce ne sono all'infinito.

 

Come sempre parlo dei giovani sempre comunque dimenticati. Si ok non è del tutto vero, ci sono i progetti scolastici, ci sono i campionati giovanili, ci sono i tornei e ci sono le accademie. Ciò che manca è un Progetto vero. Ogni volta che che parlo di Progetto sono quasi sicuro che pochi mi comprendano.  Come si affronta un problema; come darsi un'obiettivo a corto, medio, lungo termine. I passaggi intermedi, le risorse necessarie, ecc.  Forse non tutti sanno che fino al 2016 esisteva una Commissione Giovanile o dei coordinatori di attività giovanile soppressa dopo quell'anno, da non confondere con la COG che altro non è che l'organizzazione delle gare,  Poi il nulla.

 

Ecco questa potrebbe essere la mia speranza. Una persona, un'insieme di persone, una commissione composta da persone competenti che possano sviluppare progetti veri di sviluppo quantitativo e qualitativo del nostro baseball e softball da presentare al Presidente e al Consiglio Federale.

 

Tutti ci siamo accorti che lo sport non è più lo stesso; non è più quello di vent'anni fa e nemmeno quello dello scorso anno. La liberalizzazione del tesseramento atleti ha di fatto scompigliato tutte le carte. Se aggiungiamo che ora le famiglie vogliono conoscere ciò che fa la propria società sportiva per decidere se il figlio deve rimanere o cambiare, è evidente che ora tutt'altra cosa. Ieri avevi una squadra ora potresti non averla più. Ieri non avevi la squadra oggi ne potresti avere più di una. In base a quello che sei, in base a quello che fai potrai avere successo come no.

 

Per non parlare dell'attività di vertice. Quando ci chiedevano chi erano le nazioni più forti in Europa rispondevamo senza tema di smentita Italia e Olanda. Ora non più. Molte nazioni ci hanno superato, nazioni che hanno sviluppato progetti di crescita, accademie, selezioni giovanili che giocano un intero anno semplicemente per prepararsi ad un Campionato Europeo. 

 

Urge un grande cambiamento. La nuova gestione FIBS è appena iniziata e ha quattro anni davanti a se.

 

Ecco questa è la mia piccola speranza.

 

Buon Anno a tutti voi da parte mia e di tutti gli amici che scrivono su

Baseball On The Road

 

Paolo Castagnini

 

 

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