Se vuoi essere milionario a 10 anni......

Samuel Aldegheri tra i ragazzi del Verona

di Allegra Giuffredi

Come ben sappiamo, le ultime World Series ci hanno consegnato una vittoria netta per i Dodgers di Los Angeles, contro i New York Yankees e tra le tante storie e i tanti aneddoti su cui ci siamo già intrattenuti, ve ne è uno ulteriore, perché questo capitolo ancora non si chiude …  Dovete sapere infatti che quando il bravo Freddie Freeman ha battuto il walk-off Grand Slam home run con cui sono entrati quattro punti alla decima ripresa di Gara1, cosa che non era mai successa durante le partite di World Series e che quindi costituiva già di per sé un record, lo stesso episodio ha procurato molta felicità in casa Ruderman.

E la felicità non è solo derivata dal gran slam di cui sopra, perché già quello ti dà una scarica di adrenalina se lo realizzi o ti butta come sotto un treno se lo subisci, a seconda di come si tifa, ma il fatto è che Zachary Ruderman, un simpatico bimbo di dieci anni ha avuto la ventura di recuperare la palla battuta da Freeman e così facendo di diventare milionario insieme alla sua famiglia.

Ma andiamo per ordine.

La famiglia Ruderman, originaria di Venice, sobborgo di Los Angeles, in California, negli Stati Uniti, località rigenerata sia socialmente che urbanisticamente, dopo anni di degrado, è diventata milionaria grazie al figlio di 10 anni, Zachary. 

 

Zachary, infatti, ha contribuito alla presa di suo padre della palla che Freddie Freeman aveva appunto spedito nei bleachers e all’asta quella palla è stata ulteriormente battuta per oltre un milione e mezzo di dollari: 1,56 per la precisione. 

 

E dire che quel giorno Zachary credeva di passarlo dal dentista, dove pensava lo stessero portando i suoi genitori che invece lo hanno accompagnato allo stadio dei Dodgers, uno dei più grandi, se non proprio il più grande dedicato al baseball negli USA.

E dopo una mangiata di tacos da Guisados, come dicono le cronache e che evidentemente deve essere un posto rinomato per questa prelibatezza, Zachary e il suo papà hanno fatto la presa della vita, anche se non so quanto la mangiata di cui sopra e il posto dove l’ha fatta abbiano contribuito; ad ogni modo, così come quando si va a San Marino, per vedere le partite al Serravalle si passa dal piadinaro de “Il boschetto” un po’ infrattato, lungo la strada per lo stadio, così, quando si passasse per LA, tutti andremo da Guisados: chissà, vuoi mai!

 

Caso poi ha voluto che l’indomani dello storico “acchiappo” condiviso col papà, Zachary sia andato in viaggio con la mamma Ann, indossando la tenuta d’ordinanza dei fans dei Dodgers (e non solo), ossia felpa e cappellino.

 

Sull’aereo, pare che una hostess, vedendo il bambino così bardato gli abbia chiesto se avesse visto l’home run di Freeman e naturalmente, alla risposta affermativa, condita di tanta ulteriore cronaca dei fatti, è seguito il tripudio, datogli dal Comandante dell’aereo che non ha visto l’ora di comunicare a tutti i passeggeri che con loro c’era chi aveva fatto la storica presa del walk-off Grand Slam.

 

E il resto ormai è storia. Fra poco ricomincerà lo spring training delle diverse squadre e si ricomincerà a tifare, sia in terra statunitense che in Italia per le proprie squadre del cuore. Lo farà anche il nostro Zachary, con un milioncino di dollari in più sul conto corrente! Go Zachary!

 

Allegra Giuffredi

 

 

Scrivi commento

Commenti: 0