
Da un coach di College (che stava osservando ragazzi da reclutare)
Lo scorso fine settimana ero ad una gara di torneo e ho potuto notare alcune cose che mi hanno fatto girare le spalle e andare via e che riguardavano i ragazzi che avevo sotto osservazione: Genitori dalle tribune che gridavano contro gli arbitri e contro i giocatori in campo, compresi i loro figli; Giocatori che durante la partita uscivano dal dugout per andare a parlare con i genitori circa le decisioni del coach, delle chiamate arbitrali o chiedendo qualcosa da mangiare. Per quanto possa sembrare strano, personalmente non voglio ragazzi che corrono dai genitori per criticare e ragazzi ai quali servono raccomandazioni durante la gara;
Guardare in modo dispregiativo gli arbitri o contestando verbalmente le loro decisioni;
Reagendo in malo modo dopo aver subito uno strike out, o dopo un errore o una decisione che non è piaciuta;
Mancando di entrare e uscire dal campo di corsa o rispondendo al coach o rimproverando i compagni.
Come coach noi vogliamo reclutare non solo l’atleta, ma anche la famiglia. Noi prestiamo attenzione anche all’attitudine e al comportamento.
Cerchiamo atleti che sanno recuperare da un errore e superare le difficoltà.
Cerchiamo ragazzi che si impegnano anche di fronte alle difficoltà e quando le cose non vanno come vorrebbero.
Reclutiamo ragazzi con grinta e atletismo uniti a una profonda conoscenza del gioco.
Cerchiamo ragazzi che non si arrendono e non accusano gli altri per le loro colpe.
Vogliamo ragazzi che s’impegnano a catturare la palla e non rinunciano mai a una giocata.
Vogliamo ragazzi che non mollano, che siano dei leader e che siano competitivi.
Se volete raggiungere un alto livello, siate pronti per ogni giocata e ogni azione.
Non sapete mai chi è in tribuna ad osservarvi.
Frankie Russo
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